POLITICA - Mini glossario della politica svizzera

Dizionario dell'italiano ticinese, grigionese e federale. Lessico svizzero italiano. Glossario di termini utilizzati in Svizzera.

 

HOMEPAGE              AUTORITÀ CANTONALI E COMUNALI                       BIBLIOGRAFIA

 

A  B  C  D  E  F  G  H  I  J  K  L M  N  O  P   Q   R  S  T  U  V  W   X  Y  Z 

 Divertiti con i miei

CYBER ANAGRAMMI TICINESI E ITALIANI

Conosci i POLITICI TICINESI


ELEZIONI FEDERALI 2011 
> Parlamentswahlen-2011.ch
 Consiglio nazionale   Consiglio degli Stati  -  Membri, candidati, dimissionari, ecc. - Pagina speciale Swissinfo.

Ho raccolto in questa pagina le voci del dizionario alfabetico che riguardano la politica, togliendo qualche considerazione di ordine puramente linguistico. Per un buon numero di termini ho saccheggiato copiaincollando il Glossario del Parlamento (citando sempre la fonte). Ho tolto con rammarico gli "hyperlink" (collegamenti ipertestuali) visto che i webmaster della Confederazione amano cambiarli spesso, non avendo di meglio da fare.

Per uno schema riassuntivo con le denominazioni delle autorità esecutive e legislative cantonali e comunali va alla pagina AUTORITÀ.

 

Acquis comunitario -> "Diritto comunitario" è più semplice e chiaro anche se incompleto: l'espressione è di solito usata in Svizzera parlando dei rapporti con l'Unione europea e del necessario adeguamento del diritto elvetico a quello europeo. Acquis comunitario è utilizzato anche in italiano: "L'acquis comunitario (dalla locuzione francese "(droit) acquis communautaire" ovvero "(diritto) acquisito comunitario") è l'insieme dei diritti e degli obblighi giuridici e degli obiettivi politici che accomunano e vincolano gli stati membri dell'Unione Europea e che devono essere accolti senza riserve dai paesi che vogliano entrare a farne parte." (da Wikipedia). V. anche Glossario UE.

AELS - Associazione europea di libero scambio, di cui fa parte anche la Svizzera -> Wikipedia. In Italia prevale la sigla inglese Efta: European Free Trade Association -> Wikipedia.

Agrario - Membro o simpatizzante del vecchio Partito agrario e ceto medio, oggi Unione democratica di centro (v.). L'aggettivo è ancora usato a volte con riferimento a questo partito, specialmente nella Svizzera francese.

Alleingang -> Via solitaria, via isolata. La parola è spesso utilizzata, nel linguaggio politico svizzero, per indicare la via solitaria elvetica in Europa, la sua volontà di rimanere fuori dall'Unione europea. A volte si usa anche fuori da questo contesto. -> de.wikipedia.

Anello degli Indipendenti (AdI) - Partito costituito nel 1936 dal fondatore della Migros (v.) Gottlieb Duttweiler (-> Wikipedia) e sciolto nel dicembre 1999. In tedesco: Landesring der Unabhängigen (LdU) -> de.wikipedia, in francese  Alliance des Indépendants (fr.wikipedia). 

AreaLiberale o Area Liberale - Nuovo partito fondato il 2.3.2012 a Monte Carasso e presieduto da Sergio Morisoli (deputato indipendente al Gran Consiglio, già candidato PLR al Consiglio di Stato 2011, poi al Consiglio degli Stati sostenuto da Lega e UDC, in precedenza collaboratore della consigliera di Stato PLR Marina Masoni; sito web, curriculum vitae). Info -> Ticinonline; Mattinonoline). Distinto da IdeaLiberale (v.).

Arrocco -> Rimpasto ministeriale, nuova ripartizione dei dipartimenti. Arrocco - sentito al TG della RSI ("eccezionale arrocco in seno al Consiglio federale") il 27.9.2010 in occasione del grosso rimpasto interno (nuovi titolari per quattro dipartimenti) del governo svizzero - e anche al radiogiornale della stessa RSI (17.12.2011) è traduzione a orecchio del tedesco "Rochade" (pronunc. roshade) e del francese "rocade", che sono entrambi puri elvetismi in questo senso (Rochade = "Orts- oder Personenwechsel in bzw. von Aemter oder Institutionen"; Rocade = "Permutation, échange entre titulaires de fonctions politiques ou administratives, avec ou sans réciprocité"). V. anche Arrocco doloroso in Consiglio federale - swissinfo.ch e altri risultati Google. Personalmente userei arrocco solo nel caso di uno scambio di dipartimenti tra due ministri. V. qui sotto alla voce Consiglio federale.

Assemblea comunale - Corpo legislativo formato dall'insieme dei cittadini di un comune. Viene convocata nei piccoli comuni, dove non esiste un Consiglio comunale (parlamento comunale). Tedesco: Gemeindeversammlung, francese: Assemblée communale.

Assemblea federale - Il parlamento federale svizzero. L’Assemblea federale consta di due Camere: il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati. Le due Camere sono dotate delle stesse competenze. Esse si riuniscono congiuntamente, in Assemblea federale plenaria per eleggere i membri del governo (Consiglio federale) e i giudici del Tribunale federale. Tedesco: Bundesversammlung; franc. Assemblée fédérale. -> WikipediaSito web ufficiale: Parlament.ch

Attinenza -> Origine, cittadinanza di un comune. Ogni cittadino svizzero è originario, cittadino - "attinente" - di un comune. La naturalizzazione si ottiene innanzitutto a livello comunale: non si diventa svizzeri senza diventare "attinenti" di un comune elvetico e quindi cittadini di un cantone. Sulla questione si vedano la Legge federale sulla cittadinanza (LCit) e la Legge sulla cittadinanza ticinese e sull'attinenza comunale (LCCit). Tedesco: Bürgerrecht (Gemeindebürgerrecht, Kantonsbürgerrecht). 

Audizione ->  Interrogazione di esperti o altre persone da parte di una commissione parlamentare, o anche interrogazione di candidati al Consiglio federale da parte dei gruppi parlamentari. Detta anche Hearing (v.). Ted. Anhörung; franc. Audition. "Audizione" potrebbe impropriamente ricalcare anche il francese Audition (ted. Anhörung) nel senso di una procedura di consultazione (v.) su "progetti di portata minore"; la traduzione italiana ufficiale della Confederazione è tuttavia Indagine conoscitiva, distinzione per altro abolita dal 1° aprile 2016 (v. a questa voce).

Avamprogetto -> Disegno preliminare (di legge, di ordinanza). V. procedura di consultazione. Tedesco: Vorentwurf; francese: avant-projet.

Bilaterali - Accordi bilaterali conclusi tra la Svizzera e l'Unione europea dopo il no del popolo elvetico, il 6 dicembre 1992 con il 50,3% dei voti, allo Spazio economico europeo (SEE). Bilaterali I: sono sette accordi firmati il 21 giugno 1999 a Lussemburgo, approvati in votazione federale il 21 maggio 2000 con il 67,2 % di "sì" ed entrati in vigore il 1. giugno 2002. I principali: libera circolazione delle persone, con la relativa clausola di salvaguardia (v.), trasporti terrestri, trasporti aerei. Sono riuniti in un unico pacchetto e su di essi grava la cosiddetta clausola ghigliottina: se viene disdetto un accordo  cadono tutti gli altri. Se il popolo svizzero l'8 febbraio 2009 avesse detto no alla proroga dell'accordo sulla libera circolazione, valido fino a maggio 2009, e alla sua estensione a Romania e Bulgaria (le due questioni sono state presentate dal Parlamento in un unico pacchetto: prendere o lasciare), la Svizzera si sarebbe esposta a questa clausola. Il popolo ha detto sì con il 59,62% (ma il 65,8% dei ticinesi ha detto no!). Bilaterali II o bilaterali bis: 10 accordi, firmati il 26 ottobre 2004 a Lussemburgo e ratificati dalla Svizzera nel corso del 2005. I principali: tassazione del risparmio, lotta contro la frode, adesione allo Spazio Schengen (sicurezza interna), effettiva per la Svizzera dal 12 dicembre 2008 con la soppressione dei controlli personali alle frontiere, adesione al trattato di Dublino (asilo). Contro gli ultimi due è stato lanciato il referendum: il popolo svizzero li ha accettati il 5 giugno 2005  con una maggioranza del 54,6%. -> Pagina info Admin.ch. Tipo: PDF Gli Accordi bilaterali II: Una panoramica sui dossier (Dicembre 2004).

Blocheriano - Di, relativo a, sostenitore di Christoph Blocher: miliardario zurighese, leader carismatico dell'UDC (v.) -> Wikipedia. Blocherismo: la dottrina politica ed economica di Blocher.

Borghese - In Svizzera l'aggettivo non ha il senso generalmente negativo che ha (o perlomeno aveva prima dei trionfi berlusconiani) in Italia. Lo ha per le persone di sinistra, ma è fatto proprio anche dal centro  e dalla destra: l'espressione corrente partiti borghesi (ted. Bürgerliche Parteien, franc. partis bourgeois), che sembrerebbe un retaggio del '68,  è utilizzato da questi stessi partiti di centro e di destra (Partito liberale radicale, Partito popolare democratico, Unione democratica di centro UDC, Partito liberale, in particolare, cui si è aggiunto nell'estate 2008 il neocostituito Partito borghese democratico formato da dissidenti dell'UDC). Non è solo l'espressione di una contrapposizione classista  polemica verso i "partiti marxisti" (i partiti di sinistra). Bürger e bourgeois sono nel tedesco e nel francese svizzeri sinonimi di cittadino, o più specificamente di attinente (v.) = persona che ha la cittadinanza di un comune e quindi quella elvetica, in alcuni cantoni anche di patrizio (v.). Nella Svizzera romanda bourgeoisie è la innanzi tutto la cittadinanza comunale. Nel canton Ticino la parola borghese come sinonimo di patrizio si ritrova a Locarno, dove è sopravvissuta la Corporazione borghese di origine medievale.

Bunker del Consiglio federale - "Centrale di comando" sotterraneo nei pressi di Kandersteg, nell'Oberland bernese (più info e foto -> Zone-interdite.net; Google Maps), che sarebbe a disposizione del governo svizzero in caso di emergenza: grave crisi o catastrofe. La decisione di costruire il bunker - costituito di due grandi caverne,  con locali abitativi e impianti tecnici - fu presa nell'ottobre 1986, negli ultimi anni della guerra fredda. L'opera è stata ultimata nel 1999 ed è costata 238 milioni di franchi. La località in cui si trova il bunker, denominato "K 20" nei testi ufficiali, doveva rimanere segreta ma è stata in pratica rivelata nel 1992 dal giornale bernese "Der Bund", che ha pubblicato anche una foto del cantiere. Nel 1994, la TV tedesca ZDF ha poi ulteriormente pubblicizzato il nuovo "ridotto nazionale" (v.) anche fuori dai confini elvetici.


                                                "Atrio" del bunker del Consiglio federale - foto Tabasio

Camera bassa, camera alta - Consiglio nazionale (v.), Consiglio degli Stati (v.). Termini di uso giornalistico, trovati persino nel Glossario del Parlamento, ma ho letto una volta di uno studente di legge bocciato a un esame per averli usati. Motivo: le due camere sono in tutto e per tutto equivalenti quanto a potere decisionale: qualsiasi testo legale, per entrare in vigore, deve essere approvato da entrambe.

Cancelleria dello Stato - Stato maggiore del governo e del parlamento cantonali, diretta dal cancelliere di Stato. In Ticino comprende in particolare la Segreteria del Consiglio di Stato e la Segreteria del Gran Consiglio.  Tedesco: Staatskanzlei. Francese: Chancellerie d'Etat.

Cancelleria federale - Stato maggiore del Consiglio federale, diretto dal Cancelliere della Confederazione (v.). La Cancelleria è anche l'organo competente per i diritti politici: in particolare verifica la validità delle firme per iniziative e referendum (v. a queste voci). Essa cura le pubblicazioni ufficiali (Foglio federale (v.), Raccolte delle leggi). Coordina inoltre l'informazione al pubblico e l'attività di traduzione in seno all'Amministrazione federale. Ted. Bundeskanzlei, fr: Chancellerie fédérale. -> Sito web.

Cancelliere della Confederazione - Capo della Cancelleria federale, stato maggiore del Consiglio federale. Il cancelliere coadiuva il presidente della Confederazione e il governo nello svolgimento dei loro compiti. Il suo status corrisponde a quello di un direttore di dipartimento (ministro). Elezione: Il cancelliere  è eletto dall’Assemblea federale plenaria secondo le regole applicate all’elezione dei consiglieri federali. Cancelliere federale è utilizzato dalla stampa e da Wikipedia. Femminile (anche ufficiale): cancelliera. V. anche la voce Cancelliere della Confederazione nel Dizionario storico della Svizzera. Tedesco: Bundeskanzler, Bundeskanzlerin; fr.: chancelier, chancelière fédéral(e).

Candidato selvaggio -> V. Candidatura selvaggia. Franc.: candidat sauvage, ted.: wilder Kandidat, event. Sprengkandidat.

Candidatura selvaggia - Candidatura presentata da una persona senza l'appoggio del proprio partito di appartenenza, o contro il volere di quest'ultimo. Francese: candidature sauvage; tedesco: wilde Kandidatur. Nell'elezione del Consiglio federale si può eventualmente parlare di "candidatura selvaggia" per tradurre il termine tedesco Sprengkandidatur( -> de.wikipedia), quando indica la manovra politica con la quale partiti avversari di quello cui spetta il seggio di governo, per sabotare il o i candidati ufficiali del partito in questione, ne propongono un altro, membro del partito ma non sostenuto da quest'ultimo; una chiara violazione del sistema della concordanza (v.). Un clamoroso esempio recente: la candidatura di Eveline Widmer-Schlumpf, sostenuta da PS, Verdi e PPD, che il 12.12.2007 ha permesso di estromettere dal governo il consigliere federale UDC Christoph Blocher (-> Wikipedia). Casi precedenti con esiti diversi, quelli dei socialisti Francis Matthey (1993 ) e Otto Stich (1983). V. anche Sprengkandidat.

Cantone - Ciascuno degli stati che compongono la Confederazione elvetica. La Svizzera conta 26 cantoni: stati a tutti gli effetti, con una propria Costituzione, un governo, un parlamento e una relativa autonomia rispetto allo Stato federale ->Wikipedia. Cantone, scritto maiuscolo (almeno al singolare), è utilizzato nel senso di Stato, Amministrazione cantonale; cantone scritto minuscolo nel senso di territorio cantonale. Dunque: il cantone è inondato, il Cantone paga i danni. Ma non tutti seguono questa regola, scrivendo tutto maiscolo o tutto minuscolo. Camera dei cantoni: il Consiglio degli Stati (v.). Cantoni primitivi: quelli della Svizzera delle origini: Uri, Svitto e Unterwalden (v.).

Casa von Wattenwyl - Casa patrizia nella città vecchia di Berna, vicino alla cattedrale, oggi di proprietà della Confederazione -> G26.ch. Una delegazione del Consiglio federale (v.) e rappresentanti dei partiti di governo (presidente e capogruppo) vi si riuniscono prima di ogni sessione parlamentare per discutere dei principali temi in agenda: colloqui di casa von Wattenwyl, colloqui von Wattenwyl.

Circolo - Suddivisione politico-amministrativa, più piccola del distretto. In tedesco: Kreis. Nel canton Grigioni, che ha 39 circoli, ci sono anche elezioni di circolo (v.) mentre sono stati soppressi nel 2001 i tribunali di circolo. A partire dal 1.1.2011 i Circoli grigionesi hanno perso tutti i compiti giudiziari che ancora avevano, con il trasferimento di tutti i compiti di diritto penale alla Procura pubblica e di tutti i compiti di diritto civile ai tribunali distrettuali. Per un elenco di distretti e circoli grigionesi v. in de.wikipedia Kreise und Bezirke des Kantons Graubünden. Il Ticino conta 38 circoli in cui sono ripartiti i comuni. Ogni circolo ha un giudice di pace. Elenco nella Legge concernente le Circoscrizioni dei Comuni, Circoli e Distretti.

Clausola cantonale - Norma costituzionale in vigore sino alla fine del secolo scorso: prevedeva che non si potessero eleggere più consiglieri federali di uno stesso cantone. La sua revoca è stata approvata il 7 febbraio 1999 a grande maggioranza dal popolo svizzero (74,7%), con fra i cantoni la sola opposizione di Vallese e Giura. "Le diverse regioni e le componenti linguistiche del Paese devono essere equamente rappresentate", prevede il testo italiano della nuova Costituzione federale entrata in vigore il 1° gennaio 2000 (< Art. 175 Composizione e elezione). Il testo dell'articolo in tedesco è molto meno imperativo, come ha fatto notare Orazio Martinetti su "Azione" (12.12.2011): "Dabei ist darauf Rücksicht zu nehmen, dass die Landesgegenden und Sprachregionen angemessen vertreten sind" (< Art. 175 Zusammensetzung und Wahl). Una reintroduzione della clausola cantonale è stata auspicata in particolare dal consigliere di Stato vodese Pascal Broulis dopo la sostituzione in governo nel dicembre 2011 di Micheline Calmy-Rey (GE) con il friburghese Alain Berset, che a suo avviso ha lasciato senza rappresentanza nel governo (comprendente due bernesi) l'Arco lemanico con i suoi 1,2 milioni di abitanti. 


Clausola di salvaguardia - Clausola del trattato bilaterale con l'Unione europea sulla libera circolazione delle persone entrato in vigore il 1.6.2002. Essa è tuttavia divenuta effettiva soltanto il 1.6.2007 quando sono stati soppressi i contingenti di lavoratori europei per i primi 15 membri dell'UE più Malta e Cipro. Detta a volte anche clausola valvola, essa consente alla Svizzera di ripristinare temporaneamente i contingenti di lavoratori europei qualora il numero di permessi rilasciati in un anno superi del 10% la media dei tre anni precedenti. La clausola è stata attivata per la prima volta dal Consiglio federale il 18.4.2012 a partire dal 1.5. 2012 per un anno nei riguardi di otto dei dieci nuovi stati membri dell'UE, tutti paesi dell'Europa orientale (Romania e Bulgaria non beneficiano ancora della libera circolazione). Il 24.4.2013 il governo ha deciso di prorogare la clausola per gli europei dell'Est e di estendere le restrizioni a tutti i lavoratori dell'UE se saranno adempiute le condizioni richieste, ossia se la soglia di 56'268 permessi B per l'UE-17 sarà superata tra il primo giugno 2012 e il 31 maggio 2013 (-> comunicato). La misura ha un impatto limitato visto che non p essere prorogata dopo fine maggio 2014. La clausola di salvaguardia non riguarda i frontalieri. Ted. Schutzklausel o Ventilklausel, fr. Clause de sauvegarde o clause de ventilation.

Clausola d'urgenza -  Clausola della legge sull'Assemblea federale (> Art. 77 Clausola d’urgenza), fondata sull'Art. 165 - Legislazione d’urgenza della Costituzione federale -> Dizionario storico della Svizzera. Essa consente al parlamento svizzero di adottare un atto legislativo ritenuto urgente, di durata limitata. È richiesta la maggioranza dei membri di entrambe le camere (101/24) e non solo quella dei votanti. Le leggi così emanate entrano immediatamente in vigore e non vi è possibilità di ricorrere al referendum se la loro validità non supera l'anno. Se invece la legge è valida per più di un anno, è sottoposta a referendum e la procedura referendaria viene applicata ad atti già in vigore. Quando una legge sottoposta al decreto di urgenza viene respinta, il referendum ha effetto abrogativo, in quanto fa decadere, un anno dopo la sua adozione, un atto legislativo che non può essere rinnovato. V. Clausola d'urgenza nel Dizionario storico della Svizzera. Tedesco: Dringlichkeitsklausel; franc. Clause d'urgence. Disposizioni simili vigono nella Costituzione ticinese  ( > Art. 43 Clausola d’urgenza). V. anche alle voci Diritto di necessità, Diritto d'urgenza.

Clausola generale di polizia - Clausola costituzionale o legale che permette alle autorità di prendere disposizioni anche in assenza di una base legale diretta, in caso di "pericolo grave, immediato e non altrimenti evitabile", ma non per avvenimenti prevedibili o che si ripetono. A livello federale la locuzione, raramente usata ma che ho trovato in alcune sentenze del Tribunale federale, sembra essere sinonimo di diritto di necessità (v.). Le norme al riguardo figurano negli Art. 36 Limiti dei diritti fondamentali  (cap.1), Art. 185 Sicurezza esterna e interna  (cap. 3), Art. 184 Relazioni con l’estero  (cap. 3) della Costituzione federale. Esse sono riprese anche in diverse costituzioni o leggi cantonali (es. Vaud). Ted.: Polizeigeneralklausel o polizeiliche Generalklausel; fr.: clause générale de police.

Clausura - Nel gergo politico svizzero, anche ufficiale, seduta di clausura è una seduta straordinaria del governo federale, o di un governo cantonale, o anche di un direttivo di partito, tenuta "a porte chiuse" (significato del tedesco Klausur), in genere fuori dalla sede consueta delle riunioni, spesso su una questione specifica.

Collegialità - Principio secondo il quale il Consiglio federale (ma anche gli esecutivi cantonali o comunali), una volta presa una decisione, deve mostrarsi unito nel difenderla, senza lasciar intravvedere gli eventuali dissidi interni. Pendant svizzero del centralismo democratico! Negli ultimi tempi tuttavia (in particolare durante il quadriennio di permamenza in governo del leader UDC Christoph Blocher, 2004-2007), i singoli ministri sono spesso venuti meno a questo principio. Tedesco: Kollegialität, Kollegialitätsprinzip; franc. Collégialité.

Commissione della gestione - Importante commissione nel parlamento federale e in quelli cantonali, a volte detta anche commissione di gestione. Ognuna delle due Camere federali ne ha una: "Le Commissioni della gestione (CdG) esercitano, su mandato delle Camere federali, l’alta vigilanza parlamentare sulla gestione del Consiglio federale e dell’Amministrazione federale, dei Tribunali federali e di altri enti incaricati di compiti federali, secondo l’articolo169 della Costituzione federale  e l'articolo 26 della Legge sul Parlamento." (dal sito web del parlamento Parlament.ch). Tedesco: Geschäftsprüfungskommission; franc.: commission de la gestion. Pagina web: Commissioni della gestione CdG.

Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) - In Svizzera,  la CPI è lo strumento di controllo più incisivo a disposizione del Parlamento (federale, cantonale, comunale). A livello federale, essa può in particolare decidere di interrogare testimoni e acquisire documenti andando, se necessario, anche contro il parere del governo. Anche se spesso invocata da politici dell'uno o dell'altro colore, una CPI è istituita solo in casi eccezionali, quando si verificano "fatti di grande rilievo" in seno all'Amministrazione federale che richiedono una analisi particolarmente approfondita e spinta (-> de.wikipedia). Finora (inizio 2010) è avvenuto solo quattro volte, per altrettanti scandali: nel 1964 (aerei Mirage),  nel 1989 (caso Kopp), nel 1990 (servizi segreti militari P26 e P27) e nel 1995-96 (gestione della Cassa pensione della Confederazione). Sigla tedesca: PUK (v.), sigla francese: CPE.

Comune - Il termine ha in Ticino lo stesso senso che ha in Italia -> Dizionario storico della Svizzera. Nel canton Grigioni si distingue invece tra Comune politico, che rappresenta tutti i cittadini svizzeri domiciliati sul territorio comunale, e Comune patrizialerappresentante soltanto le persone attinenti del comune (v. alla voce Attinenza), che hanno cioè la cittadinanza comunale (compresi i cittadini di fresca naturalizzazione). I suoi organi sono competenti per le naturalizzazioni di cittadini stranieri. Il Comune patriziale non è dunque esattamente la stessa cosa del Patriziato (v.) ticinese, che non ha peraltro nulla a che fare con le naturalizzazioni. Nella Svizzera tedesca il comune politico è chiamato in genere Einwohnergemeinde (GR, SG, ZH) o semplicemente Gemeinde, nella Svizzera francese Commune. Il Comune patriziale è chiamato in genere nella Svizzera tedesca Bürgergemeinde (BE, FR, VS) o Burgergemeinde (AG, LU, ZG), ma anche Ortsbürgergemeinde (SG), Ortsgemeinde (GL) o Tagwensgemeinde (ZH), nella Svizzera francese Commune bourgeoisiale o Bourgeoisie. Per maggiori precisazioni v. alla voce Patriziato nel dizionario alfabetico (-> P ) e alla pagina sul tema nel Dizionario storico della Svizzera. Nella Svizzera tedesca si parla anche di Kirchgemeinde (Comune parrocchiale), corrispondente alla Parrocchia in Ticino (Dizionario storico della Svizzera), ed esiste persino la Schulgemeinde (Comune scolastico), responsabile per la costruzione e gestione delle scuole comunali (compresa la retribuzione dei maestri).

Comune patriziale - V. alle voci ComunePatriziato.

Concordanza - In Svizzera sinonimo di democrazia consociativa, o consociativismo (Wikipedia), basato sulla gestione del potere mediante compromessi tra partiti di tendenze divergenti. Un processo iniziato negli anni '30 di fronte alla minaccia nazista e consolidatosi con la formula magica (v.) di un governo di coalizione comprendente i quattro maggiori partiti politici, dalla destra borghese(v.) alla sinistra socialista. Il sistema di concordanza è stato rimesso in questione dopo la mancata rielezione nel Consiglio federale del leader carismatico dell'UDC (v.) Christoph Blocher il 12 dicembre 2007, quando il suo partito ha annunciato il passaggio all'opposizione (v. alla voce Formula magica). L'UDC ha definito "un primo passo verso il ristabilimento della concordanza" l'elezione in governo di Ueli Maurer, ex presidente del partito e "clone" politico di Blocher, il 10 dicembre 2008, e ha in seguito insistito per il suo diritto al secondo seggio, difendendo il principio di una concordanza aritmetica, secondo cui la rappresentanza in governo deve riflettere la forza dei singoli partiti sancita dalle elezioni. Altri partiti hanno invece invocato una concordanza fondata maggiormente sull'effettiva collaborazione nel Consiglio federale. Paradossalmente l'UDC, il partito elvetico più litigioso, si presenta come l'unico vero paladino della concordanza in Svizzera! Tedesco: Konkordanz (-> Konkordanzdemokratie - de.wikipedia); franc. Concordance.

Conferenza di conciliazione - Conferenza convocata per appianare le divergenze tra le due camere del parlamento federale svizzero. "Se dopo tre deliberazioni di dettaglio in ciascuna Camera sussistono ancora divergenze, le commissioni delle due Camere incaricate dell’esame preliminare inviano ognuna 13 membri nella Conferenza di conciliazione che deve cercare di conseguire un’intesa. In caso di intesa, le due Camere procedono alla votazione finale. Se non si giunge a un’intesa o se la proposta di conciliazione è respinta da una Camera, l’intero progetto è tolto dal ruolo.
I decreti federali sul preventivo della Confederazione o su un’aggiunta al medesimo sono sottoposti a una procedura particolare. Se la proposta di conciliazione è respinta da una Camera, prevale la decisione della terza deliberazione che prevede l’importo più basso." (Glossario del Parlamento). Ted.: Einigungskonferenz; fr. conférence de conciliation. ->  Art. 92 Procedura decisionale nella conferenza di conciliazione
.

Congiunzione di liste - Raggruppamento di liste elettorali, considerate come lista unica in sede di assegnazione dei seggi. In questo modo, per alcuni piccoli partiti aumenta la probabilità di conquistare un seggio. Ted.: Listenverbindung; franc: apparentement des listes.

Consigliere agli Stati - Membro del Consiglio degli Stati (v.). Il termine "senatore" è a volte utilizzato dalla stampa per alleggerire. Femminile: consigliera agli Stati. Ted: Ständerat(in), fr. conseiller (-ère) aux Etats.

Consigliere di Stato - Membro di un governo cantonale (Consiglio di Stato). Femminile: consigliera di Stato. Ted. Staatsrat, fr. conseiller d'Etat.

Consigliere federale - Membro del Consiglio federale (governo). Il termine ministro è oggi utilizzato dalla stampa. Come femminile si è presto imposto consigliera federale. Solo qualche ultraconservatore incallito scrive ancora "il consigliere federale, signora ...". Ted. Bundesrat, f. Bundesrätin; fr. conseiller (-ère) fédéral(e)

Consigliere nazionale - Membro del Consiglio nazionale (v.), deputato federale. Femminile: consigliera nazionale. Ted. Nationalrat, f. Nationalrätin; fr. conseiller (ère) national(e).

Consiglio comunale - Parlamento comunale In Ticino e nel Moesano (canton Grigioni), esecutivo comunale in Val Poschiavo e Bregaglia (canton Grigioni). La denominazione Consiglio comunale è usata di solito, in analogia con il Ticino, per i parlamenti comunali di tutta la Svizzera, che esistono solo nei comuni più grossi. In quelli piccoli vige invece la democrazia diretta dell'Assemblea comunale (v.). I nomi del parlamento comunale variano da cantone a cantone, a volte all'interno dello stesso cantone. Gemeinderat e Conseil communal indicano a volte il legislativo e a volte l'esecutivo comunale, generando confusione. Altri nomi dei legislativi comunali: Einwohnerrat, Stadtrat, Grosser Stadtrat, Conseil de Ville, Conseil général, Conseil municipal.... Più info alla pagina AUTORITÀ CANTONALI E COMUNALI. V. anche alla voce Municipio.

Consiglio degli Stati (CSt) - Piccola camera del parlamento svizzero (46 membri), detta anche camera dei cantoni, poiché i suoi membri fungono da deputati dei cantoni (Stati della Confederazione elvetica), o, per abbreviare, gli Stati ("gli Stati hanno approvato...). Ha esattamente le stesse competenze del Consiglio nazionale (v.), ragione per cui un qualsiasi testo legislativo deve uscire esattamente nella stessa versione dalle due camere. I cantoni (ex semicantoni, v.) di Obvaldo, Nidvaldo, Basilea Città, Basilea Campagna, Appenzello Esterno e Appenzello Interno eleggono un deputato ciascuno; gli altri cantoni due. Il diritto applicato nell'elezione è quello dei singoli cantoni. Ogni cantone fissa dunque la data che vuole per l'elezione dei suoi rappresentanti. In genere questa avviene tuttavia in contemporanea con quella del Consiglio nazionale, ogni quattro anni in ottobre. L'elezione avviene con il sistema maggioritario, eccetto che nei cantoni Giura e dal 2011 anche Neuchâtel: passa al primo turno solo chi ottiene la maggioranza assoluta (un terzo dei voti a Ginevra, sono eletti i primi due classificati), altrimenti è necessario un secondo turno (si parla di ballottaggio generale se rimangono in palio i due seggi, di ballottaggio parziale se rimane da aggiudicare un solo seggio su due). "Camera alta" è sinonimo spesso usato dalla stampa e persino dalla Cancelleria federale e nel Glossario del Parlamento, ma ho letto una volta di uno studente di legge bocciato a un esame per averlo scritto. Il CSt è chiamato affettuosamente Stöckli (v.) = "casetta dei nonni" nella Svizzera tedesca, termine a volte ripreso dalla stampa ticinese. -> Wikipedia . Ted. Ständerat, fr. Conseil des Etats.

Der Ständeratssaal Aula del Consiglio degli Stati, da Panoramajournal.ch

 

Consiglio di Stato (CdS) - Nome del governo cantonale ticinese, utilizzato, per analogia, anche per gli esecutivi degli altri cantoni, eccetto quello dei Grigioni (cantone in parte italofono), il quale si chiama semplicemente Governo. Ted. Staatsrat, Regierungsrat; fr. Conseil d'Etat.

Consiglio federale (CF) - Il governo federale svizzero, composto invariabilmente sin dall'Ottocento - nonostante diverse proposte di riforma recenti  - di sette membri, detti a volte (ma sempre meno negli ultimi tempi!) "i sette saggi". La composizione partitica del Consiglio federale è stata retta a lungo da una "formula magica" (v.) che teneva conto della forza elettorale di ciascun partito. Dal 1959 al 2003 essa è stata: 2 PS, 2 PLR, 2 PPD, 1 UDC. Poi la formula è saltata con la perdita di un seggio PPD a favore dell'UDC (10.12.2003), che a sua volta ha in seguito perso un seggio a favore del PBD, nato nel 2008 da una scissione della stessa UDC. Il CF è rinnovato (in pratica: rieletto) ogni quattro anni, dopo le elezioni federali. I singoli ministri si dimettono individualmente, in genere quando sono stufi di rimanere in governo, e sono eletti singolarmente dall'Assemblea federale, tenendo conto della formula partitica. Non esiste in Svizzera il voto di fiducia o di censura. Il governo non si dimette mai "in corpore" (v.). I ministeri del governo svizzero sono chiamati dipartimenti. La ripartizione di questi ultimi fra i ministri viene discussa all'interno del governo stesso dopo ogni elezioni totale o parziale. La scelta avviene in genere in base al criterio di anzianità in carica: chi è da più tempo in governo può scegliere per primo e così via. Raramente, in caso di conflitti, c'è un voto di maggioranza per l'assegnazione: è successo il 27 settembre 2010. Il più delle volte i "vecchi" ministri mantengono il loro dipartimento e i nuovi ereditano il o i dipartimenti vacanti. Quando c'è un mini rimpasto interno, si parla in tedesco svizzero di "Rochade" (pronunc. roshade), tradotto in francese elvetico con "rocade" (che in buon francese non ha questo senso -> Trésor) e a volte in italiano con "arrocco" (il senso di Rochade in tedesco standard), termine scacchistico tuttavia poco corretto, perché non c'è necessariamente uno scambio di posizioni tra due ministri. Ted. Bundesrat, fr. Conseil fédéral. -> Wikipedia, Dizionario storico della Svizzera, La Confederazione in breve 2008 - Il Consiglio federale (506 kb | PDF)

Bundesrats Sitzungszimmer Sala per le sedute del Consiglio federale, da Panoramajournal.ch.


Consiglio nazionale (CN) - La camera dei deputati del parlamento svizzero, detta anche camera del popolo (anche se "camera delle lobby" sarebbe più indicato!). Per abbreviare è spesso chiamato semplicemente il Nazionale. "Il Consiglio nazionale (Camera bassa) rappresenta il Popolo svizzero. È composto di 200 deputati. In base alla popolazione attuale, vi è un seggio ogni 35’000 abitanti circa. Ogni Cantone forma un circondario elettorale che elegge almeno un rappresentante anche se la sua popolazione è inferiore a 35'000 abitanti. Ogni quadriennio si procede al rinnovo integrale." (dal Glossario del Parlamento). A proposito dell'espressione "Camera bassa", v. quanto indicato per "Camera alta" alla voce Consiglio degli Stati. -> Wikipedia. Ted. Nationalrat, fr. Conseil national.

Der Nationalratssaal Aula del Consiglio Nazionale, da  Panoramajournal.ch.

 

Consultazione - v. Procedura di consultazione. 

Controllo federale delle finanze (CDF) - Organo supremo di vigilanza finanziaria della Confederazione. È un Ufficio federale aggregato al Dipartimento federale delle finanze unicamente dal profilo amministrativo. Coadiuva il parlamento ed il Consiglio federale, è indipendente ed è "tenuto a osservare soltanto la Costituzione e la legge".  -> sito web in italiano Efk.admin.ch. Presso il CDF si trova anche il servizio cui possono rivolgersi i cosiddetti "whistleblower", ossia i dipendenti che vogliono segnalare comportamenti scorretti, operazioni illegali o altre irregolarità, in base al nuovo articolo  Art. 22a della legge sul personale federale in vigore dal 1° gennaio 2011 -> pagina web Whistleblowing; indirizzo email: verdacht@efk.admin.ch.  Ted. Eidgenössische Finanzkontrolle, fr. Contrôle fédéral des finances. -> Legge federale sul Controllo federale delle finanze.

Controllo parlamentare dell'amministrazione (CPA) - "Centro di competenza dell'Assemblea federale in materia di valutazione". Contribuisce all'alta vigilanza parlametnare con perizie scientifiche e valuta la concezione, l'attuazione e gli affetti delle misure prese dalla confederazione -> pagina web. Ted.: Parlamentarische Verwaltungskontrolle (PVK); franc.: Contrôle perlementaire de l'administration (CPA).

Controprogetto - Nel linguaggio politico svizzero, proposta alternativa, in genere più moderata, opposta dal governo o/e dal parlamento a una iniziativa popolare (v.). Si parla di controprogetto diretto quando al testo dell'iniziativa (proposta di modifica costituzionale) si contrappone un testo alternativo (sempre di modifica costituzionale): il popolo è chiamato a scegliere fra i due e, in caso di doppio sì, a scegliere il testo preferito. Si parla di controprogetto indiretto quando nella speranza di ottenere un ritiro dell'iniziativa da parte dei promotori viene proposta una modifica legislativa che vada incontro almeno in parte alle richieste formulate. Ted. Gegenvorschlag, fr. Contre-projet.

CVP - Sigla tedesca del Partito popolare democratico svizzero PPD (v.).

Dare seguito - Espressione usata in ambito parlamentare. Concluso l’esame preliminare, la Camera decide se "dare seguito“ o no a un'iniziativa parlamentare. Se lo fa, la trasmette alla competente commissione per l’elaborazione di un progetto di atto legislativo; se decide di non darle seguito, l’iniziativa è "tolta dal ruolo", è considerata cioè liquidata (dal Glossario del Parlamento). L'espressione è usata anche per il governo, che "dà seguito" a una proposta o richiesta del parlamento. Ted. Folge geben, fr. Donner suite.

Decreto federale - "Sono emanate sotto forma di decreto federale disposizioni costituzionali, singoli atti importanti e decisioni di principio. Un decreto federale non sottostante a referendum è definito decreto federale semplice." (dal Glossario del Parlamento). Ted. Bundesbeschluss, franc. Arrêté fédéral.

DEFR - Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca. Nuovo nome, dal 1° gennaio 2013, del Dipartimento federale dell'economia (DFE). La nuova denominazione rispecchia il fatto che gli ambiti della formazione, della ricerca e dell'innovazione sono ora integrati in questo dipartimento e riuniti nella nuova Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI), diretta da Mauro Dell'Ambrogio (-> comunicato). Ted. WBF, fr. DEFR. Sito web: Wbf.admin.ch.

Delegazione amministrativa (parlamento) - Delegazione parlamentare incaricata di sorvegliare la conduzione e la gestione finanziaria dei Servizi del Parlamento. È composta di sei membri, tre di ogni Ufficio delle due Camere federali: in generale, il presidente e i due vicepresidenti di ogni Consiglio ->  Pagina web. Ted. Verwaltungsdelegation (VD), franc. Délégation administrative (DA). Pagina web: DA - Delegazione amministrativa.

Delegazione del Consiglio federale per la sicurezza - V. Giunta del Consiglio federale...

Delegazione delle Commissioni della gestione (delle Camere federali), DCG, anche abbreviata in Delegazione della Gestione - Gruppo di parlamentari  - tre membri per ogni Camera - preposto alla vigilanza sui servizi segreti: ha infatti per mandato "il controllo dettagliato delle attività svolte nell'ambito della sicurezza dello Stato e dei servizi d'informazione (art. 53 LParl)". È il solo organismo parlamentare che può esigere informazioni riservate su inchieste federali in corso o operazioni di "intelligence". "Previa consultazione del Consiglio federale", la DCG "può esigere dalle autorità federali e cantonali nonché dai privati ogni documento utile. Ha inoltre il diritto di interrogare dei funzionari federali e delle persone private a titolo di persone tenute a fornire delle informazioni, e questo senza tenere in considerazione il segreto d'ufficio o il segreto militare (art. 154-155 LParl)", si legge sulla sua pagina webTed. Geschäftsprüfungsdelegation (GPDel), franc. Délégation des Commissions de gestion (DélCdG). Pagina web: Delegazione delle Commissioni della gestione (DCG).

Delegazione delle finanze (delle Camere federali) - Organo di controllo parlamentare sulle finanze federali. È composta di tre membri di ciascuna Commissione delle finanze delle due Camere. Ted. Finanzdelegation, fr. Délégation des finances. Pagina web: DelFin - Delegazione delle finanze.

Deliberazione di dettaglio - Espressione del linguaggio parlamentare. Indica "la seconda fase della procedura di deliberazione durante la quale le Camere discutono su un progetto articolo per articolo. Le commissioni, i parlamentari, i gruppi e il Consiglio federale possono proporre modifiche sulle quali si pronuncia la Camera. La deliberazione di dettaglio si svolge dopo il dibattito di entrta in materia (v.)." (dal Glossario del Parlamento). Ted. Detailberatung, franc. Discussion par article.

Democentrista - 1) Membro, elettore dell'Unione democratica di centro (UDC), partito decisamente di destra a dispetto del nome; 2) Relativo all'UDC; dell'UDC: congresso democentrista.

Democratici svizzeri - Piccolo partito xenofobo di estrema destra, erede dell'Azione nazionale di James Schwarzenbach e Valentin Oehen. Ted. Schweizer Demokraten, fr. Démocrates suisses. Più info: WikipediaSito web.

Democristiano - 1) Membro, elettore del Partito popolare democratico (PPD), d'ispirazione democristiana: in tedesco e francese è chiamato Partito democratico cristiano (CVP, PDC); 2) relativo al PPD, del PPD. 

Deputazione - Delegazione parlamentare, gruppo di deputati, rappresentanti un partito ("la deputazione socialista in Gran Consiglio", nel senso generico degli eletti del partito, non del gruppo parlamentare formalmente costituito) o un cantone: la "deputazione ticinese alle Camere federali" comprende gli otto consiglieri nazionali e i due consiglieri agli Stati ticinesi e ha lo scopo di fungere da lobby unitaria a difesa degli interessi del cantone al di là delle divergenze politiche.

Dibattito di entrata in materia - Espressione del linguaggio parlamentare. Indica la prima fase della procedura di deliberazione nel corso della quale la singola Camera discute e decide se entrare o no nel merito di un "oggetto" sottopostole (disegno di legge, credito, ecc.). L’entrata in materia è obbligatoria se si tratta di iniziative popolari, preventivi, rapporti di gestione, consuntivi, conferimento della garanzia a costituzioni cantonali e mozioni dell’altra Camera. Se il voto sull'entrata in materia è positivo, si passa alla deliberazione di dettaglio (v.). Ted. Eintretensdebatte, fr. Débat d'entrée en matière.

Dicastero  - Nel Ticino e nella Svizzera romanda (dicastère) corrisponde all'assessorato comunale in Italia, dove dicastero è invece sinonimo (mi sembra pochissimo usato) di "ministero".

Dipartimento - Ministero del governo federale o di un governo cantonale.  Nella Svizzera tedesca si parla anche di Direzione in quest'ultimo caso. Ted. Departement, fr. Département; Direktion a livello cantonale. Dipartimento federale dell'interno: non si tratta del ministero responsabile delle forze di sicurezza come in Italia e altri paesi ma di un maxiministero "ripostiglio" responsabile di sanità, assicurazioni sociali,  cultura, educazione scienza e ricerca. Dipartimento presidenziale (Präsidialdirektion): particolarità di Basilea Città,  introdotta nel febbraio 2009 dopo la revisione della Costituzione cantonale accettata dal popolo il 30.10.2005. Il capo del dipartimento e presidente del governo cantonale, eletto per quattro anni, funge anche da sindaco di Basilea. Basilea ha una situazione unica a livello svizzero: governo, parlamento e amministrazione del Cantone si assumono infatti i compiti che sarebbero del Comune, mentre possiedono organi politico-amministrativi autonomi gli altri due comuni: Riehen e Bettingen. A Poschiavo (canton Grigioni) dipartimento è usato in luogo di dicastero (v.) comunale (art. 16a della Costituzione comunale). Ripartizione dei dipartimenti: v. sotto Consiglio federale (a livello cantonale valgono gli stessi principi).

Direttore  - Nella Svizzera tedesca è chiamato direttore (Direktor) il capo di un dipartimento (v., Direktion) del governo cantonale. A livello nazionale ci sono dunque varie conferenze dei direttori cantonali, riunioni di coordinamento dei consiglieri di Stato (ministri cantonali) responsabili dei vari settori: direttori della sanità, direttori dell'educazione (istruzione), direttori della giustizia ecc..

Direzione - Dipartimento (v.) nei governi dei cantoni svizzerotedeschi (tedesco: Direktion).

Diritto di necessità, diritto di emergenza - "Diritto d'eccezione emanato dal potere legislativo o esecutivo tramite ordinanze o decisioni per far fronte ad uno stato di emergenza (gravi turbamenti dell'ordine pubblico o della sicurezza interna, situazione che minaccia la sicurezza esterna, l'indipendenza o la neutralità del Paese) che completa, modifica o abroga principi costituzionali, senza sottostare al consueto controllo democratico (referendum)" (definizione dalla banca dati della Confederazione TERMDAT).Traduzione del tedesco Notrecht, franc. droit de nécessité. In pratica due accezioni: 1) Diritto di eccezione (Ausnahmerecht) che si applica in situazioni di crisi straordinarie e gravi, come in caso di guerre, quando il Consiglio federale assume i pieni poteri, o catastrofi naturali. Non è disciplinato nella Costituzione federale, ma si può basare sugli art. 52, 173 e 185 della stessa, secondo il Dizionario storico della Svizzera. 2) Il termine Notrecht è usato correntemente per indicare decisioni urgenti del Consiglio federale in nome della ragione di Stato. Queste poggiano espressamente sulla Costituzione -> Art. 184 3 Relazioni con l'estero: "Se la tutela degli interessi del Paese lo richiede, (il CF) può emanare ordinanze e decisioni. La validità delle ordinanze dev'essere limitata nel tempo."; Art. 185 3 Sicurezza esterna e interna: "...può emanare ordinanze e decisioni per far fronte a gravi turbamenti, esistenti o imminenti, dell'ordine pubblico o della sicurezza interna o esterna". Stessa competenza per il parlamento -> Art. 173 1c. Nel caso 2) Notrecht è spesso tradotto impropriamente con diritto d'urgenza (v.). Quest'ultimo corrisponde infatti a Dringlichkeitsrecht, indicante una procedura legislativa accelerata con ricorso alla clausola d'urgenza (v.), che permette di evitare il ricorso al referendum popolare in situazioni che richiedono una soluzione rapida. V. a questo proposito il comunicato UFG 16.06.2006, giorno in cui il Consiglio federale ha rinunciato ad ancorare nella Costituzione la possibilità di attribuire al governo i pieni poteri. V. anche Clausola generale di polizia. In Wikipedia: Principio di necessità.

Diritto d'urgenza "Diritto emanato dall'Assemblea federale attraverso la procedura d'urgenza prevista nella Costituzione e, dopo l'entrata in vigore, sottoposto all'approvazione del Popolo (referendum facoltativo) o, se privo di base costituzionale, all'approvazione del Popolo e dei Cantoni (referendum obbligatorio). Attualmente la legge federale urgente è il solo esempio di vero diritto d'urgenza." (definizione dalla banca dati della Confederazione TERMDAT). Il diritto d'urgenza prevede il ricorso  alla clausola d'urgenza (v.). Tedesco: Dringlichkeitsrecht - droit d'urgence. A volte questa locuzione traduce in modo inesatto il tedesco Notrecht = diritto di necessità, diritto di emergenza (v.).

Domanda eventuale -> Domanda sussidiaria, nel caso di un doppio sì in una votazione. Domanda eventuale è usato ufficialmente nel canton Ticino, mentre la Confederazione ha optato per domanda sussidiaria, o domanda risolutiva (quest'ultima locuzione è utilizzata nel canton Grigioni e nell'Art. 139b Procedura in caso di votazione su un’iniziativa e sul relativo controprogetto della Costituzione federale; ted. Stichfrage, franc. Question subsidiaire). Nel caso di una iniziativa e di un controprogetto in votazione, se vengono accettate entrambe le proposte (doppio sì), sarà l'esito della domanda sussidiaria a decidere quale dei due progetti entrerà in vigore. Con questa domanda sussidiaria i cittadini possono scegliere a quale dei due progetti intendono dare la preferenza qualora entrambi venissero accettati.

Doppio Pukelsheim - Sistema elettorale che favorisce i partiti minori. Chiamato "doppio Pukelsheim" (ted. Doppelter Pukelsheim -> de.Wikipedia) dal nome del professore Friedrich Pukelsheim dell'Università tedesca di Augsburg (Augusta) che ne ha elaborato la formula su mandato del Canton Zurigo, il sistema abolisce le congiunzioni delle liste e introduce una ripartizione dei seggi in due fasi: nella prima si calcola il numero di mandati che vanno a ogni partito proporzionalmente ai voti ottenuti a livello cantonale. Nella seconda fase i seggi vengono distribuiti fra le circoscrizioni. In questo modo i voti ottenuti dai partiti minori nei circondari con pochi seggi non vanno persi, ma vengono considerati nel computo generale e possono dare diritto a un seggio in un altro circondario. Il sistema è già in vigore a Zurigo (dal 2006), Argovia e Sciaffusa ed è stato approvato dal popolo (22.9.2013) a Zugo e Nidvaldo per le prossime elezioni. A Turgovia è stato bocciato (15.05.2011).  L'introduzione del sistema a livello federale per le elezioni 2011 è stata proposta senza successo (-> Parlament.ch). Nella maggior parte dei cantoni e per il Consiglio nazionale vige il sistema Hagenbach-Bischoff  (-> en.Wikipedia).

EDU - Sigla tedesca dell'Unione democratia federale (v.). 

Elefantenrunde - "Round degli elefanti": pubblico dibattito tra i presidenti dei maggiori partiti elvetici alla Televisione della Svizzera tedesca dopo una elezione o una votazione federale. L'espressione è usata con significati simili in Germania e Austria (-> de.wikipedia). Nella Svizzera francese è a volte  tradotta con "ronde des éléphants". In Francia sono chiamati "elefanti" i maggiori dirigenti del Partito socialista, spesso in lite fra loro -> fr.wikipedia.

Elezione suppletiva - Elezione del subentrante a un membro dimissionario (o deceduto) in un esecutivo: Consiglio federale (da parte del parlamento), governo cantonale o Municipio (da parte del popolo), laddove vige il sistema d'elezione maggioritario; idem per i deputati nei cantoni dove anche il parlamento è eletto con il sistema maggioritario (totalmente nei Grigioni e nell'Appenzello interno, parzialmente ad Appenzello esterno, Uri, Svitto, Zugo e Sciaffusa, salvo modifiche recenti). In Svizzera, per il Consiglio nazionale (v.) e i parlamenti dei cantoni dove vige il sistema proporzionale, non ci sono elezioni suppletive per sostituire un deputato. A subentrare nel corso della legislatura a un parlamentare dimissionario è il cosiddetto primo subentrante, ossia il candidato non eletto che sulla stessa lista ha raccolto più voti. Se questi rinuncia l'incarico passa al secondo subentrante e così via, fin che si trova un subentrante disposto ad accettarlo. Nel Ticino, unico cantone con Zugo dove vige il sistema proporzionale anche per l'elezione del governo cantonale, il sistema del primo subentrante è in vigore anche per l'esecutivo.

Elezione tacita - Elezione in cui non è necessario il ricorso alle urne perché i contendenti si mettono d'accordo tra di loro sulla ripartizione dei seggi. Accade spesso per il Municipio nei piccoli comuni. Può esserci elezione tacita anche in presenza di un unico candidato. Ted. Stille Wahl, fr. élection tacite.

Entrata in materia -> V. Dibattito di entrata in materia.

Extra muros - Nel linguaggio politico svizzero si parla di sessione extra muros ("fuori delle mura") per indicare una sessione del parlamento o del governo fuori dalla sede consueta. Negli ultimi anni il parlamento federale ha tenuto sessioni extra muros nelle regioni linguistiche minoritarie, a Ginevra nel 1993, a Lugano nel 2001, a Flims nei Grigioni nel 2006. Una sessione extra muros del Gran Consiglio grigionese, la prima da 15 anni, è in programma a Poschiavo nel giugno 2009. Il 23 giugno 2010 anche il Consiglio federale ha tenuto una seduta extra muros, a Bellinzona, per mostrare al Ticino che il governo svizzero non lo ha abbandonato (dopo le lamentele per il mancato aiuto alla piazza finanziaria nella vicenda scudo fiscale italiano,  per i problemi causati dagli accordi bilaterali ecc.). Successivamente il Consiglio federale ha tenuto sedute "extra muros"nel Giura (2010), nei cantoni di Uri, Vallese e Basilea Città (2011), a Sciaffusa (2012), nel canton Vaud (2013 e 2016), a Svitto (2014), a Friburgo (2015) e a Glarona (2016).

FDP - Sigla tedesca del Partito liberale radicale svizzero (v.). Sta per Freisinnig-Demokratische Partei.

Federalismo - In Svizzera, dottrina che difende l'autonomia dei cantoni rispetto alla Confederazione e si oppone a centralizzare competenze ritenute loro prerogativa (scuola e fiscalità, per esempio). 

Foglio federale - Omologo svizzero della Gazzetta ufficiale italiana. "Dal 1849 il Foglio federale è il bollettino d’informazione ufficiale della Confederazione. Nel Foglio federale sono pubblicati i seguenti testi:  messaggi del Consiglio federale con i disegni di legge e di decreti e le relative spiegazioni all’'Assemblea federale; i decreti e le leggi adottati dal Parlamento, che sottostanno al referendum facoltativo o al referendum obbligatorio; i decreti federali; le decisioni della Cancelleria federale sull’esame preliminare, la riuscita formale o la non riuscita di iniziative e referendum; i decreti del Consiglio federale che accertano l’esito delle votazioni popolari (con tutti i risultati per Cantone); i rapporti del Consiglio federale al Consiglio nazionale sulle elezioni del Consiglio nazionale (con tutti i risultati per Cantone)" (Glossario del Parlamento). ->Foglio federale. Ted. Bundesblatt, fr. Feuille fédérale.

Foglio ufficiale - La "Gazzetta ufficiale" ticinese.

Formula magica - Espressione del gergo politico svizzero. Si riferisce alla composizione del Consiglio federale (governo) sulla base di una ripartizione fra i maggiori partiti, immutata negli anni. Dal 1959 al 2003 la formula magica è stata la seguente: due ministri liberali radicali (PLR), due popolari democratici (PPD, democristiani), due socialisti (PS) e un esponente dell'Unione democratica di centro (UDC). Dopo le successive vittorie elettorali che hanno fatto dell'UDC il primo partito svizzero, la formula è stata modificata il 10 dicembre 2003, con la perdita di un seggio per il PPD a favore dell'UDC, che ha portato in governo il suo leader carismatico Christoph Blocher. La mancata rielezione di Blocher il 12 dicembre 2007 e l'ingresso in governo dell'outsider Eveline Widmer-Schlumpf contro il volere del suo partito, l'UDC, ha portato a una situazione critica. Nel governo sono rimasti due ministri UDC, ma non più riconosciuti dal loro partito, che ha annunciato di voler passare alla completa opposizione. Il 10 dicembre 2008, dopo il ritiro dell'ex ministro UDC Samuel Schmid (passato nel frattempo al nuovo Partito borghese democratico PBD come la Widmer-Schlumpf), il parlamento ha tuttavia eletto quale nuovo membro del governo Ueli Maurer, esponente dell'ala dura UDC, riaprendo la via al sistema della concordanza (v. a questa voce). Ne è uscita la nuova formula di governo: 2 PS, 2 PLR, 1 PPD, 1 UDC, 1 PBD. L'espressione "formula magica" è applicata per analogia anche ai vari governi cantonali e ai Municipi (esecutivi comunali). In tedesco: Zauberformel, in francese formule magique. -> Wikipedia.

Frazione (parlamentare)  -> Gruppo (parlamentare), v. a questa voce.  Il termine è utilizzato ufficialmente nei Grigioni per il parlamento cantonale e spesso dalla stampa ticinese nelle corrispondenze da Berna. Dal tedesco Fraktion. Francese: groupe (parlementaire).

Freno all'indebitamento - "Meccanismo previsto dalla Costituzione federale per controllare il bilancio e limitare l’indebitamento al fine di consolidare a lungo termine le finanze federali. Esso deve preservare le finanze federali da squilibri strutturali ed evitare pertanto che l’indebitamento della Confederazione aumenti come in passato. Per derogare a tale norma è necessaria la maggioranza qualificata delle due Camere." (dal Glossario del Parlamento). Ted. Schuldenbremse, fr. frein à l'endettement.

Freno alle spese - Strumento previsto dalla Costituzione federale secondo cui l’adozione di nuove spese uniche di oltre 20 milioni di franchi o di nuove spese ricorrenti superiori a 2 milioni di franchi necessita della maggioranza qualificata delle due Camere. (dal Glossario del Parlamento). Ted. Ausgabenbremse, fr. frein aux dépenses.

GISO, GS - Gioventù socialista, il movimento giovanile del PS. La sigla GISO è utilizzata dalla sezione ticinese almeno sul -> Sito web, ma sul sito web nazionale si trova "la GS". Forse più frequente è però la sigla tedesca Juso o JUSO = JungsozialistInnen (-> de.wikipedia, sito web).

Giunta comunale - Legislativo comunale a Poschiavo, nel canton Grigioni. Composto di 16 consiglieri, eletti dalle singole frazioni del comune secondo una precisa ripartizione (art. 20 della Costituzione comunale). L'esecutivo poschiavino si chiama Consiglio comunale (v.).

Giunta del Consiglio federale in materia di sicurezza (GSic) - Delegazione del Consiglio federale composta dai ministri degli Esteri, di Giustizia e Polizia e della Difesa e presieduta da quest'ultimo. Prepara le decisioni del governo elvetico riguardanti la politica di sicurezza. È dotata di uno stato maggiore (SM GSic), che "funge da organo di informazione e contatto nel quadro della gestione delle crisi a livello di Confederazione, mettendo nel contempo a disposizione un'infrastruttura adeguata" -> (descrizione Admin.ch), Annuario federale: Stato maggiore della Giunta del Consiglio federale in materia di sicurezza. Nome tedesco: Sicherheitsausschuss des Bundesrates (SiA), SM GSic = Stab SiA; franc. Délégation du Conseil fédéral pour la sécurité (Délséc, EM Délséc), sul cui calco si trova spesso sulla stampa la traduzione italiana (migliore di quella ufficiale!): Delegazione del Consiglio federale per la sicurezza. Annuario federale: Stato maggiore della Giunta del Consiglio federale in materia di sicurezza .

Governo - Così è ufficialmente chiamato l'esecutivo del Canton Grigioni. Ted. Regierung. I cinque membri del Governo si chiamano tuttavia consiglieri di Stato, come nel canton Ticino. Per il governo federale v. Consiglio federale, per i governi cantonali v. Consiglio di Stato.

Gran Consiglio - Così è chiamato il parlamento cantonale nel Ticino, nei Grigioni e nella maggior parte dei cantoni svizzeri (ted. Grosser Rat, franc. Grand Conseil, in altri è chiamato Kantonsrat o Landrat). Per analogia il termine viene utilizzato per tutti i cantoni sulla stampa svizzera italofona. Il presidente del Gran Consiglio grigionese è chiamato in tedesco "Standespräsident Graubünden".

Gruppo parlamentare - Gruppo che riunisce deputati dello stesso partito o con lo stesso indirizzo politico: sono consentite alleanze, in particolare a beneficio delle piccole formazioni. Per costituire un gruppo parlamentare sono necessari, a livello federale, "almeno cinque membri di una Camera" (-> Art. 61 della Legge federale sull’Assemblea federale): non si possono dunque sommare quelli presenti nelle due Camere. La costituzione di un gruppo parlamentare consente una serie di vantaggi pratici (->  Art. 62 Compiti e diritti): accesso alle commissioni permanenti,  più tempo di parola nei dibattiti in aula, possibilità di partecipare ai colloqui pre-sessione a Casa von Wattenwil (v.), indennità di gruppo e singole (-> Art. 12 Contributi ai gruppi parlamentari della Legge federale sullae indennità parlamentari), ecc. Il gruppo è detto a volte anche frazione, sul calco tedesco (Fraktion).

Hagenbach-Bischoff (quoziente di) - Sistema di calcolo elettorale in vigore nella maggior parte dei cantoni per i rispettivi parlamenti e a livello federale per assegnare i seggi del Consiglio nazionale. Il metodo, messo a punto da Eduard Hagenbach-Bischoff (1833-1910), è minuziosamente descritto nella legge federale sui diritti politiciArt. 40 Prima ripartizione dei mandati tra le liste; Art. 41 Ripartizioni successive; Art. 42 Ripartizione dei mandati fra liste congiunte. "In un primo tempo i seggi da assegnare sono ripartiti fra le diverse liste concorrenti in funzione del numero di voti ottenuti. Se rimangono dei mandati da attribuire, si applica il quoziente di Hagenbach-Bischoff. In un secondo tempo i seggi vengono ripartiti fra i candidati ai primi posti nelle rispettive liste" (da Ch.ch). V. anche Metodo Hare-Niemeyer (Wikipedia), di cui è una variante. Il alcuni cantoni è stato adottato il metodo Doppio Pukelsheim (v.).

Hearing
-> Audizione (v.) di esperti o altre persone da parte di una commissione parlamentare, o anche di candidati al Consiglio federale da parte di un gruppo parlamentare. Termine importato dagli USA: Congressional hearing
, Unofficial hearing (en.wikipedia).

IdeaLiberale - Nuovo nome (aprile 2009) della corrente costituita dall'ala liberale (destra economica) del PLR ticinese, ha deciso di sciogliersi dopo le elezioni cantonali dell'aprile 2011 per poi risorgere il mese dopo ("La Regione", 18.5.2011 p. 4) e trasformarsi (22.09.2011) in movimento apartitico della destra liberista ticinese. Chiamata inizialmente dai media "Rosa dei venti" per il numero di deputati e sindaci presenti (v. "La Regione" 28.3.2009), un nome forse poco apprezzato dai liberali con un minimo di memoria storica: Rosa dei venti era in Italia nei primi anni '70 del '900 una misteriosa organizzazione segreta neofascista e golpista ... (-> wikipedia). Definita "'corrente' lib-lug" (= liberal-luganese, essendo forte soprattutto a Lugano) dal quotidiano "La Regione" (22.4.2009, p. 3). Sito web: Idealiberale.ch, membri di spicco; Statuti approvati nell'assemblea del 22.09.2011 a Rivera.

Incarico - Atto parlamentare previsto dalla Legge sul Gran Consiglio grigionese (art.47). Ted. Auftrag.
"L'incarico invita il Governo: a) a sostenere il Gran Consiglio nell'esercizio delle proprie competenze; b) a prendere autonomamente provvedimenti.
L'incarico ai sensi della lettera a ha l'effetto di un'istruzione, quello ai
sensi della lettera b ha l'effetto di una direttiva.Possono presentare un incarico le commissioni, le frazioni o almeno 20deputati."

In corpore  -> Al completo. Canonica l'espressione "il Consiglio federale in corpore".

Indagine conoscitiva - Procedura di consultazione (v.) su "progetti di portata minore" ->  Art. 10 Indagini conoscitive su progetti di portata minore  (ora abrogato) della  Legge federale sulla procedura di consultazione: "Su progetti di portata minore il dipartimento o la Cancelleria federale può procedere ad indagini conoscitive presso gli ambienti interessati esterni all’Amministrazione federale". Il concetto di indagine conoscitiva è stato abolito dal Consiglio federale con effetto dal 1° aprile 2016 -> comunicato 11.3.2016. Ted: Anhörung, Anhörungsvervahren, franc.: Audition.

Iniziativa cantonale - Mediante un’iniziativa cantonale ogni Cantone ha la possibilità di presentare all'Assemblea federale un progetto di atto legislativo o di proporne l’elaborazione (Glossario del Parlamento). Una iniziativa cantonale è presentata a Berna dal governo cantonale su incarico del Gran Consiglio (v.). Tedesco: Standesinitiative -> de.wikipedia, franc. Initiative cantonale.

Iniziativa individuale - Particolarità zurighese che consente al singolo cittadino di sottoporre al parlamento cantonale proposte di modifiche costituzionali e legislative. Il diritto all'iniziativa individuale - da sottoporre alla Landsgemeinde - esiste anche nei cantoni di Appenzello Interno e Glarona. Ted. Einzelinitiative (-> Wikipedia)

Iniziativa legislativa - Iniziativa popolare (v.), o presentata da un certo numero di comuni, con cui si propone l'accettazione, l’elaborazione, la modifica o l’abrogazione di una legge o di un decreto legislativo. Esiste solo a livello cantonale e comunale. Nel canton Ticino occorrono 7000 firme di cittadini o la richiesta di un quinto dei comuni. A livello federale il popolo ha votato nel 2003 una modifica della Costituzione che va nello stesso senso, ma questo diritto non è ancora mai stato utilizzato: governo e parlamento si sono pronunciati nel 2008 per la revoca (v. alla voce Iniziativa popolare generica). Per il canton Ticino v. art. 37 e 41 della Costituzione della Repubblica e Cantone Ticino inoltre: [PDF] 1.3.1.1 Legge sullesercizio dei diritti politici). A livello comunale v. per esempio la [PDF] Legge sullesercizio dei diritti politici nel Comune di Poschiavo). Ted. Gesetzinitiative, franc. Initiative législative,

Iniziativa parlamentare - Mediante un’iniziativa parlamentare un deputato può presentare un progetto di atto legislativo all'Assemblea federale o ne può proporre le linee fondamentali. Non è possibile presentare un’iniziativa parlamentare su un oggetto in deliberazione. La commissione della Camera in cui è stata depositata l’iniziativa decide di darvi seguito previo il consenso della commissione della seconda Camera o, in caso di rifiuto di quest’ultima, delle due Camere." (dal Glossario del Parlamento). Ted. Parlamentarische Initiative, fr. Initiative parlementaire.

Iniziativa popolare - "Mediante un’iniziativa popolare i cittadini possono chiedere di sottoporre a votazione popolare una loro proposta di modifica della Costituzione federale. Per la riuscita formale dell’iniziativa sono necessarie le firme di 100 000 aventi diritto di voto, raccolte entro il termine di 18 mesi. L’iniziativa può essere presentata in forma di proposta generica o di progetto già elaborato, il cui tenore non può essere modificato dal Parlamento o dal Consiglio federale." (Glossario del parlamento)L'iniziativa in forma generica richiede la sola maggioranza del popolo se il parlamento la respinge rifiutando di elaborarla, quella in forma elaborata dev'essere approvata dal popolo e dalla maggioranza dei cantoni -> Costituzione federale:  Art. 139 Iniziativa popolare elaborata per la revisione parziale della Costituzione federale. Anche una iniziativa popolare che chiede la revisione totale della Costituzione richiede l'approvazione del popolo soltanto -> Art. 138 Iniziativa popolare per la revisione totale della Costituzione federale. Dettagli sull'iniziativa popolare nella Legge federale sui diritti politici (Art. 68 e seguenti); condizioni per il ritiro: Art. 73 Ritiro ; Art. 73a Ritiro incondizionato e ritiro condizionato. Sulla questione vedi anche alla voce Iniziativa popolare sul Dizionario storico della Svizzera. Tedesco: Volksinitiative, fr. Initiative populaire. In Italia si parla di referendum propositivo, già introdotto in Valle d'Aosta e nella provincia autonoma di Bolzano. Istituti analoghi esistono anche negli USA (Initiative) e in Germania (Volksinitiative), ma solo a livello di Stati o Länder o a livello locale. In Svizzera "referendum propositivo" ha un altro senso: v. a questa voce.

Iniziativa popolare generica - Nuovo strumento democratico approvato dal popolo svizzero il 9.2.2003 e dunque da inserire nella Costituzione (art. 139a), ma insabbiato nel 2008 dal governo e dal parlamento (gli stessi che l'avevano proposto!) e quindi mai utilizzato. Esso avrebbe consentito a 100'000 cittadini di proporre in termini generici modifiche della Costituzione e - novità - anche legislative. L'attuazione nei dettagli di quanto richiesto sarebbe stata competenza del parlamento. Il 16.4.2008 il Consiglio federale si è espresso per lo stralcio dalla Costituzione di questo strumento, dopo che il parlamento aveva giudicato impraticabibile, onerosa in termini di tempo e complicata la legge d'applicazione. Il parlamento si è espresso nello stesso senso il 19.12.2008. Popolo (67,9%) e cantoni hanno ratificato la decisione il 27 settembre 2009. Ted.: allgemeine Volksinitiative, franc.: Initiative populaire générale.

Iniziativisti  -> Promotori di una iniziativa popolare (v.). Non usato in Italia, non esistendo quest'ultima.

Intervento - "Strumento mediante il quale i parlamentari possono proporre provvedimenti o nuove disposizioni legislative e chiedere informazioni o rapporti. Si distinguono i seguenti interventi: mozione - postulato - interpellanza - interrogazione ordinaria - ore delle domande (solo in Consiglio nazionale)". Dal Glossario del Parlamento. Ted. Vorstoss, franc. Intervention. Si parla anche genericamente di "atto parlamentare", da non confondere però con gli "atti emanati dall'Assemblea federale", ossia legge federale - ordinanza - decreto federale - decreto federale semplice.

KVP - V. Partito cristiano conservatore svizzero (PCC)

Landamano - Presidente del governo cantonale, in alcuni cantoni della Svizzera tedesca (ted. Landammann) -> DSS. Nei Grigioni landamano è, o era, il presidente di Circolo (v.). A Davos (GR) si chiama landamano il sindaco. Nel primo Ottocento c'era anche il landamano della Svizzera. Il canton Ticino, fra il 1815 e il 1830, ebbe il suo landamano Giovanbattista Quadri, uomo forte del primo governo chiamato Consiglio di Stato, despota della Restaurazione.

Landsgemeinde - Assemblea generale dei cittadini di alcuni piccoli cantoni della Svizzera tedesca, una delle più semplici e antiche forme di democrazia diretta in Svizzera -> Wikipedia, Dizionario storico della Svizzera.

 Abstimmung an der Landsgemeinde am 7. Mai 2006 in Glarus

Landsgemeinde (de.wikipedia)


La Sinistra - Nuovo partito nazionale a sinistra di PS e Verdi, fondato il 21 novembre 2009 a Sciaffusa da 200 militanti, tra cui 120 romandi. Gli effettivi sono saliti a 364 militanti e 2000 simpatizzanti secondo le cifre fornite al termine del congresso di Zurigo del 5 marzo 2011. Nome completo trilingue: La Gauche - Linke Alternative - La Sinistra". Sito web: La-sinistra.ch.

Lega dei Ticinesi - Partito fondato nel 1991 da Giuliano Bignasca, suo "presidente a vita" -> Wikipedia. Ideologia e pratica politica simili a quelli della Lega Nord in Italia (in precedenza della Lega lombarda) presa a modello ->Wikipedia, sito web Legaticinesi.ch. Ha per organo "Il Mattino della domenica" -> Wikipedia, sito web Mattinonline.ch.

Legge federale urgente - Legge federale che deve entrare in vigore immediatamente dopo la sua adozione in Parlamento. Se è lanciato il referendum, la legge federale urgente decade dopo un anno se entro questo termine non è stata accettata in votazione dagli aventi diritto di voto. V. anche Legislazione d'urgenza e Clausola d'urgenza. Ted. Dringliches Bundesgesetz, fr. Loi fédérale urgente.

Leghista - Membro o simpatizzante della Lega dei Ticinesi (v.).

Legislazione d'urgenza - La legislazione d'urgenza svizzera si differenzia da quella vigente in Italia, dove si riferisce ai decreti-legge adottati dal governo (art. 77 della Costituzione italiana) -> Costituzione federale: Art. 165 Legislazione d’urgenza. V. Legge federale urgente e Clausola d'urgenza.

Lohn - Grande villa con giardino situata a Kehrsatz, nei pressi di Berna, dove il Consiglio federale riceve spesso gli ospiti stranieri. -> de.wikipedia, Swisscastles.ch.

Luogotenente - Vicesindaco a Poschiavo, nel canton Grigioni, comune il cui sindaco è ancora chiamato podestà! C'è un primo luogotenente, eletto dal popolo, e un secondo luogotenente, eletto fra i membri del Consiglio comunale (esecutivo) dalla Giunta comunale (legislativo). V. art 5 e 22 della Costituzione comunale).

Maggioranza qualificata - In genere: proporzione di voti superiore alla semplice maggioranza assoluta (= la metà più uno dei votanti). Per esempio: i due terzi dei votanti. -> Wikipedia. Nel parlamento svizzero le decisioni che richiedono una maggioranza qualificata devono essere approvate dalla maggioranza dei membri delle due camere: nel Consiglio nazionale occorrono almeno 101 voti (200:2+1), nel Consiglio degli Stati 24 (46:2+1). Tedesco: qualifizierte Mehrheit, francese: majorité qualifiée.

Mandato popolare - Traduzione di Volksauftrag, istituto democratico previsto dalla Costituzione del Canton Soletta -> Art. 34 Mandato popolare: "100 aventi diritto di voto hanno il diritto di presentare per scritto una proposta al Gran Consiglio vertente su questioni di pianificazione politica o di legislazione o su altri temi che possono essere oggetto di un mandato del Gran Consiglio al Consiglio di Stato. La legge disciplina i particolari.".

Manna federale  - Espressione per indicare i sussidi versati dalla Confederazione, preferibilmente "a innaffiatoio" (v.). "Troppi festival cinematografici vogliono la manna federale": titolo di Swissinfo, 25.4.2007.

MCG - Mouvement Citoyens Genevois = Movimento Cittadini Ginevrini. Formazione politica fondata nel 2005 a Ginevra, di ideologia social-nazionalista (a sinistra su questioni come le casse malattia, a destra su altre come l'immigrazione), comparabile alla Lega dei Ticinesi. -> sito web, fr.wikipedia. C'è anche un emulo nel canton Vaud, il Mouvement Citoyens Vaudois (MCVD) -> sito web.

Messaggio - Rapporto dell'esecutivo (federale, cantonale, comunale) al parlamento per presentare un disegno di legge o un qualsiasi altro progetto. Ted. Botschaft, fr. Message.

Ministro - In Svizzera il termine è usato solo quale comodo sinonimo giornalistico di consigliere federale (v.), mai nel linguaggio ufficiale. Ministro cantonale è dal canto suo usato come sinonimo di consigliere di Stato (v.). Solo nel canton Giura i membri del governo cantonale sono chiamati ufficialmente ministri (franc. ministre).

Ministro dell'interno - Semplificazione giornalistica per la denominazione ufficiale "capo del Dipartimento federale dell'interno". Può prestarsi a malintesi perché non si tratta del ministro responsabile delle forze di sicurezza come in Italia e negli altri paesi ma del ministro responsabile di sanità, assicurazioni sociali,  cultura, educazione scienza e ricerca: tutti ambiti raggruppati in quel ministero ripostiglio che è il Dipartimento federale dell'interno.

Mister prezzi - Formula più snella per Sorvegliante dei prezzi (ted. Preisüberwacher, fr. surveillant des prix), alto funzionario addetto alla sorveglianza dei prezzi, dipendente dal Dipartimento federale dell'economia. Sito web: Preisueberwacher.admin.ch. Mister prezzi, espressione ignota in Italia fino a tempi recenti, è apparso anche nella Penisola per la prima volta con la Legge finanziaria 2008 del governo Prodi (Wikipedia).

Mozione - Termine parlamentare in uso anche in Italia, ma non del tutto equivalente. In Svizzera non esiste inoltre la mozione di sfiducia. A livello federale: "La mozione incarica il Consiglio federale di presentare un disegno di atto legislativo o di prendere un provvedimento. Essa è firmata da uno o più parlamentari. Se è accolta dalla Camera in cui è stata presentata e successivamente anche dall’altra Camera, è considerata trasmessa al governo. La seconda Camera può procedere a una modifica della mozione su proposta della commissione incaricata dell’esame preliminare o su proposta del Consiglio federale. In tal caso, la Camera prioritaria può acconsentire alla modifica in seconda lettura oppure respingere definitivamente la mozione, ma non può procedere essa stessa a un’ulteriore modifica." (dal Glossario del Parlamento federale).

Mozione popolare - Nel canton Friburgo la mozione popolare consente ad almeno 300 cittadini di sottoporre una proposta al Gran Consiglio, che si pronuncia al riguardo come se fosse stata presentata da suoi membri. Nel cantone di Neuchâtel esiste un istituto analogo ma bastano 100 firme.

Movimento per il socialismo (MPS) - Formazione politica nata nella primavera del 2002 in Ticino e altri cantoni, soprattutto romandi. Erede della Lega marxista rivoluzionaria (LMR, *1969), di tendenza trotzkista, che nel dicembre 1980 aveva cambiato nome in Partito socialista dei lavoratori (PSL, ted. SAP, fr. PSO = Parti socialiste ouvrier) -> de.wikipedia), il quale si era poi sciolto all'inizio degli anni Novanta (in Ticino era confluito nel PS nel 1992, in Romandia perlopiù in SolidaritéS, nella Svizzera tedesca nei Verdi alternativi). Sito web dell'MPS ticinese, che pubblica il quindicinale "Solidarietà": Mps-solidarieta.ch; vecchio sito, mantenuto come archivio: Solidarieta.ch. In Romandia l'MPS non si sente più nominare e non ha più un sito web; c'è solo il blog Alencontre.org, con gli articoli vecchi e nuovi della rivista "La Brèche", che era già l'organo della vecchia LMR: Più info: fr.wikipedia. Ted. Bewegung für den Sozialismus (BFS) -> sito web: Sozialismus.ch, presente a Zurigo e Basilea.

Movimento social-liberale (MSL) - Formazione politica fondata il 23.4.2011 ad Aarau (-> Tages Anzeiger). Ted. Sozial-liberale Bewegung (SLB). Si fonda "sulla tradizione cristiana e umanitaria della Svizzera e sui suoi valori": "l'amore del prossimo e la solidarietà, la libertà e la tolleranza, la responsbilità e la sicurezza". Primo presidente: Samuel Schmid, pastore evangelico, deputato al Gran Consiglio argoviese, fino al 2010 membro dell'Unione democratica federale UDF), piccolo partito fondamentalista cristiano. A metà giugno 2011 conta sezioni nei cantoni Argovia, Zurigo e Berna, con l'adesione del consigliere nazionale ex PS Ricardo Lumengo. Sito web: Slb-schweiz.ch, Msl-suisse.ch. Più info: de.wikipedia.

MPS - Sigla del Movimento per il socialismo (v.).

Municipale (sost.) - Membro di un Municipio, ossia di un esecutivo comunale. In Italia assessore.

Municipio  - Esecutivo comunale, nel canton Ticino, come pure nelle confinanti valli grigionesi di Mesolcina e Calanca. In Italia "giunta municipale" (Garzanti online), "giunta comunale" (De Mauro online). In Italia "municipio" indica l'amministrazione comunale o la sede (edificio) di tale amministrazione. In Svizzera i nomi di esecutivi e legislativi comunali variano da cantone a cantone e a volte all'interno di uno stesso cantone, tanto che è spesso difficile sapere a prima vista di che organo si tratta. A Poschiavo e in Bregaglia (Grigioni), l'esercutivo è il Consiglio comunale, che in Ticino è il legislativo. Nella città di Zurigo l'esecutivo si chiama Stadtrat, il legislativo Gemeinderat, che nei piccoli comuni zurighesi è però l'esecutivo. A Berna città è esattamente il contrario di Zurigo: Gemeinderat = esecutivo, Stadtrat = parlamento comunale. Nella città di Lucerna, il Municipio si chiama Stadtrat, il parlamento comunale Grosser Stadtrat. In Vallese e a Friburgo Conseil communal è l'esecutivo, Conseil général il legislativo, a Ginevra città l'esecutivo si chiama Conseil administratif, il legislativo Conseil municipal, nel canton Vaud l'esecutivo è Conseil municipal o Municipalité, il legislativo Conseil communal o Conseil général, a Delémont nel canton Giura l'esecutivo è il Conseil communal, il legislativo il Conseil de Ville... Per trovare i nomi delle autorità dei singoli comuni si può utilizzare la pagina di ricerca sul sito Ch.ch, e quindi cliccare il link del sito ufficiale del comune. ->  AUTORITÀ.

Nazionale (sost.)  - "Il Nazionale" è spesso usato per non ripetere "il Consiglio nazionale", come "gli Stati" per non ripetere "il Consiglio degli Stati" (v. a queste due voci).

Neinsager - Chi dice sempre no. Termine tedesco (da nein = no, sagen = dire) utilizzato  anche nella Svizzera francese e italiana (pron. nainsàgher) per indicare una persona, un partito o un cantone che vota regolarmente "no" nelle consultazioni popolari. I piccoli cantoni della Svizzera centrale sono considerati neinsager, ostili a qualsiasi innovazione.

Notte dei lunghi coltelli - La notte che precede l'elezione di uno o più nuovi consiglieri federali, teatro di ultime trattative, intrighi e complotti tra partiti. Ted.: Nacht der langen Messer; franc. Nuit des longs couteaux. "Che succederà la notte dei lunghi coltelli? Quali trame segrete, quali alleanze verranno strette attorno ai tavoli dei bar bernesi? Chi sarà la prossima vittima?" (Ignazio Cassis sul "Corriere del Ticino", 9.12.2008 -> link). La locuzione del gergo politico elvetico (-> fr.wikipedia) fa riferimento, con parecchia esagerazione, alla notte dei lunghi coltelli d'epoca nazista (Wikipedia). Stando a de.wikpiedia, essa risale all'elezione del 7 dicembre 1983, quando la maggioranza borghese dell'Assemblea federale scelse l'outsider Otto Stich al posto della candidata ufficiale del  Partito socialista, Lilian Uchtenhagen, causando le vive proteste del PS e inducendolo quasi a uscire dal governo. Altre fonti sul web sembrano confermare questa versione. In una trasmissione della Radio romanda ascoltata il 21.9.2010, la locuzione veniva invece fatta risalire all'elezione multipla del 5 dicembre 1973, quando furono eletti tre consiglieri federali che non erano i candidati presentati dai rispettivi partiti. Bisognava eleggere i successori del socialista Hans-Peter Tschudi, del democristiano (PPD)  Roger Bonvin e del liberale-radicale Nello Celio. Candidato ufficiale del PS era l'argoviese Arthur Schmid, ma fu eletto Willi Ritschard. Si assistette allora all'"effetto domino": lo zughese Hans Hürlimann fu eletto al posto del democristiano ticinese Enrico Franzoni, e il radicale vodese Georges-André Chevallaz venne preferito al ginevrino Henri Schmitt.

Ombudsman - Difensore civico, garante, mediatore. Il termine è ormai entrato nell'uso anche in Italia -> Wikipedia. In Svizzera ce ne sono parecchi a livello nazionale: delle banche, delle assicurazioni private, dell'assicurazione malattia, del settore viaggi, delle telecom -> v. Ombudscom. Altri esistono nei singoli cantoni. Nella Svizzera tedesca è usato anche il femminile ibrido Ombudsfrau (ombudsman è infatti parola svedese che significa rappresentante e il femminile sarebbe ombudskvinna), come pure il termine Ombudsstelle = ufficio dell'ombudsman, ufficio di conciliazione

Ora delle domande - Termine del gergo parlamentare. "L’ora delle domande, della durata di 90 minuti al massimo, serve a trattare questioni d’attualità. Ogni deputato può, nel corso della prima e della seconda settimana di sessione, porre per scritto una domanda al Consiglio federale, che gli risponde oralmente la settimana successiva. L’ora delle domande è prevista solo in Consiglio nazionale" (Glossario del Parlamento). Ted. Fragestunde, fr. Heure des questions. In Italia si dice "question time". 

Ordinanza - Nel sistema legislativo svizzero: atto legislativo subordinato, norme di applicazione di una legge. "L’ordinanza non sottostà al referendum. Normalmente il compito di emanare le ordinanze spetta al Consiglio federale. In via eccezionale anche il Parlamento può emanarne." (Glossario del Parlamento). Ted. Verordnung, fr. ordonnance. Ordinanza di necessità: ordinanza emanata invocando il diritto di necessità (v.). Ted. Notverordnung, franc. Ordonnance de necessité.

Oregiatt o uregiatt - Orecchiuto: nomignolo dialettale (invariato al plurale) affibbiato nel canton Ticino a membri e simpatizzanti del vecchio Partito conservatore, oggi Partito popolare democratico (PPD). Per estensione: persona ambigua, ipocrita, doppia, "qualità" ritenute peculiari degli esponenti del PPD. L'origine del nomignolo è controversa: v. nel dizionario alfabetico O. Scherzosamente sostituito da alcuni con cocker, sempre con riferimento alle orecchie. 

Pace del lavoro - Accordo firmato nel 1937 tra il padronato e il sindacato del settore metalmeccanico svizzero. Esso prevedeva il ricorso al dialogo e alle trattative in caso di conflitto di lavoro e ha inaugurato una cultura del "partenariato sociale" che si è estesa successivamente a tutti gli altri settori dell'economia, mettendo praticamente al bando la parola sciopero in Svizzera. La pace del lavoro si è leggermente incrinata negli ultimi anni con il riaffacciarsi di un sindacalismo più combattivo.

Palazzo federale - Edificio sede del governo e del parlamento a Berna (tedesco Bundeshaus, francese  Palais fédéral). A volte abbreviato semplicemente in Palazzo. Dà sulla Piazza federale (Bundesplatz, Place fédérale), dove si concludono spesso le manifestazioni di protesta. -> Wikipedia. La terrazza-giardino sull'altro lato si chiama Terrazza federale (Bundesterrasse). 

Die Eingangshalle im Parlamentsgebäude

Südfassade

Panorama interno di Palazzo federale, da  Panoramajournal.ch, veduta da Sud da Wikipedia.


Panachage Sistema di votazione in cui l'elettore ha la possibilità di votare candidati tratti da liste diverse o di modificare la lista di partito aggiungendo candidati di altre formazioni. V. anche Scheda secca.

Parlamento di milizia - Così è definito il parlamento svizzero, perché è composto di deputati e "senatori" non professionisti, esercitanti parallelamente una professione. Riferimento all'esercito di milizia svizzero, esso pure composto di militari non professionisti. Ted. Milizparlament, fr. parlement de milice.

Partiti politici svizzeri - Per una panoramica completa, con i nomi nelle tre lingue -> Wikipedia, con link alle pagine sui singoli partiti. -> La Confederazione in breve - Partiti in Parlamento (1402 kb | PDF),

IT.WIKIPEDIA - PARTITI POLITICI SVIZZERI, non del tutto aggiornato.

FR.WIKIPEDIA - PARTIS POLITIQUES SUISSES

DE.WIKIPEDIA - POLITISCHE PARTEIEN IN DER SCHWEIZ

Partiti storici - In Svizzera sono chiamati "partiti storici" il Partito liberale radicale (PLR) e il Partito popolare democratico (PPD, ex Partito conservatore), che erano i due partiti rivali nell'Ottocento, fino all'arrivo del Partito socialista, fondato nel 1888. Anche il PS può eventualmente essere incluso tra i "partiti storici" rispetto alle formazioni più recenti.

Partito agrario e ceto medio - Vecchio nome in Ticino dell'Unione democratica di centro UDC (v.). A volte si sente dire o si legge ancora partito agrario, o l'aggettivo agrario,  con riferimento all'UDC.

Partito borghese democratico (PBD) - Nuovo partito, frutto di una scissione dell'Unione democratica di centro UDC (v.), costituito ufficialmente a livello svizzero il 1. novembre 2008 con tre sezioni cantonali: Grigioni, Berna, Glarona. Il partito è nato nel giugno 2008, dopo l'espulsione dall'UDC svizzera della sezione grigionese, rea di essersi schierata dietro la "sua" consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, preferita dal parlamento al ministro UDC uscente Christoph Blocher il 12 dicembre 2007 e accusata di tradimento. Nella nuova formazione sono confluiti la sezione UDC grigionese espulsa e il cosiddetto "Gruppo Bubenberg", composto di secessionisti dell'UDC bernese e comprendente anche il ministro della difesa Samuel Schmid: un gruppo molto critico verso lo stile aggressivo e poco rispettoso verso i "moderati" all'interno del partito assunto dai vertici "blocheriani" dell'UDC svizzera. A grigionesi e bernesi si sono aggiunti i glaronesi e la formazione di sezioni è proseguita via via in altri cantoni: 15 dopo la fondazione della sezione vodese nell'aprile 2011. Nome in tedesco: Bürgerlich Demokratische Partei (BDP), fr. Parti bourgeois démocratique (PBD). Sul doppio significato di "bürgerlich" v. alla voce Borghese. Sito web: http://bdp.info; it.Wikipedia.

Partito cristiano conservatore svizzero (PCC) - Partitino cattolico fondamentalista e ultraconservatore, attivo in alcuni cantoni della Svizzera tedesca. Fondato nel 1994 a Zurigo con il nome di Christlich-konservative Volkspartei (CKP) da dissidenti del PPD (v.), cui veniva rimproverato di tradire gli ideali cristiani. Nel 1995 ha cambiato nome in Katholische Volkspartei (KVP). In francese: Parti chrétien-conservateur (PCC). -> de.wikipedia, fr.wikipedia, sito web Kvp.ch.


Partito cristiano-sociale (PCS) - Piccolo partito nato nella primavera 1997 a livello svizzero come formazione  indipendente dal PDC/PPD, presente soltanto in alcuni cantoni romandi (FR, JU, VS) e svizzerotedeschi (ZH, LU, OW). Il 26.10.2013 l'assemblea dei delegati ha deciso un cambio di nome in "Centro Sinistra PCS Svizzera" (Mitte-Links CSP Schweiz - Centre Gauche PCS Suisse). Sito web: Csp-pcs.ch.

Partito ecologista svizzero - V. Verdi.

Partito dei Verdi Liberali (PVL) - Partito nato nel 2004 da una scissione a destra dei Verdi zurighesi. Fondato a livello nazionale il 19 luglio 2007. Ted. Grünliberale Partei Schweiz. La denominazione corrente, anche ufficiale, è semplicemente Verdi liberali, ted. Grünliberale, fr. Vert'libéraux (ufficiale), Verts libéraux: -> Siti web: Grunliberalen.ch, Verdiliberali.ch. Più info: fr.wikipedia, de.wikipedia.

Partito del Lavoro (PdL) - Nome svizzero del Partito comunista. Il PdL è stato fondato nel 1944 (il PCS era stato vietato e messo al bando il 28 novembre 1940). In Ticino ha ripreso nel settembre 2007 il nome Partito comunista (PC). Sito web Pdl.ch. Tedesco: Partei der Arbeit der Schweiz (PdA), francese: Parti suisse du Travail (PdT o PST). In alcuni cantoni romandi si chiama Parti ouvrier et populaire (POP) -> Wikipedia, sito web nazionale Pst.ch. Anche in Ticino è nato nel novembre 2014 (-> Ticinonews) da una scissione del PC un Partito Operaio e Popolare (POP) che ha presentato una lista alle elezioni cantonali del 19.4.2015 (-> pagina Facebook). Più info. fr.wikipedia. Per approfondire la storia del movimento comunista in Svizzera visitare il link Lescommunistes.org/histoire/suisse/.

Partito della Libertà - Partito di estrema destra, erede del Partito degli Automobilisti fondato nel 1985. Il 25.10.2009 ha deciso di tornare alle origini assumendo il nome "auto-partei.ch". Vecchio sito web: Fps.freiheits-partei.ch. Nuovo sito web: Auto-partei.ch . Più info: de.wikipedia.

Partito liberale - In Ticino nome abbreviato del Partito liberale radicale PLR (v.). Nei cantoni romandi Vaud e a Basilea Città rimane distinto dal PLR, nonostante la fusione a livello nazionale. A Ginevra la fusione è stata decisa il 24.5.2011. V. anche Partito liberale svizzero.

Partito liberale radicale (PLR) - Uno dei due partiti "storici" della Svizzera e del Ticino (-> sito web Plrt.ch), insieme al Partito popolare democratico (PPD), già Partito conservatore. Il 25.10.2008 i delegati del PLR svizzero hanno deciso la fusione con il Partito liberale svizzero (v.) dal 1.1.2009. Nome del nuovo partito: PLR - I Liberali (v.). Sito web nazionale: Fdp.ch, versione francese.

Partito liberale svizzero (PLS) - Partito di area liberal-conservatrice distinto dal PLR, presente in alcuni cantoni della Svizzera romanda e a Basilea Città fino al 2008 (-> Wikipedia). Il 25.10.2008 i delegati del PLR svizzero hanno deciso la fusione con il Partito liberale dal 1.1.2009. Nome del nuovo partito: PLR - I Liberali (v.). A livello cantonale, la sezione di Ginevra ha deciso la fusione il 25.5.2011, quella di Vaud si è sciolta il 26.9.2012 in vista della fusione con il PLR. Solo la sezione di Basilea Città si è mantenuta autonoma, con la sigla LDP = Liberal-demokratische Partei Basel-Stadt (-> sito web).

Partito operaio e popolare (POP) -> V. Partito del Lavoro (PdL).

Partito Pirata Svizzera (PPS) - Partito fondato in Svizzera a livello nazionale il 12 luglio 2009, sul modello dei partiti omonimi europei (-> Wikipedia). Si batte in particolare contro le leggi vigenti in materia di diritto d'autore. Tedesco: Piratenpartei Schweiz (PPS) -> de.wikipedia. Franc.: Parti Pirate Suisse (PPS). Ha anche una sezione ticinese. Sul sito web in italiano - Partitopirata.ch - si trova semplicemente Partito pirata. Sito web in tedesco: Piratenpartei.ch, Partipirate.ch.

Partito popolare democratico (PPD) - Uno dei due partiti "storici" della Svizzera e del Ticino (-> sito web Ppd-ti.ch) , un tempo chiamato Partito conservatore. Oggi d'ispirazione democristiana e su molte questioni più a sinistra del PLR. In tedesco: Christlichdemokratische Volkspartei (CVP), in francese: Parti démocrate-chrétien (PDC) -> -> Wikipedia, sito web nazionale Cvp.ch.

Partito socialista (PS) - Principale partito della sinistra in Svizzera e in Ticino -> Wikipedia, sito web nazionale Sp-ps.ch, sito web cantonale Ps-ticino.ch. PS è la sigla ufficiale del Partito socialista svizzero (ted.  Sozialdemokratische Partei der Schweiz, fr. Parti socialiste suisse) e anche di quello ticinese. Un tempo erano rispettivamente PSS e PST. Da una scissione a sinistra del PST nel 1969 nacque il Partito socialista autonomo (PSA). Il PSA divenne nel 1988 Partito Socialista Unitario (PSU) dopo la ricomposizione con una parte del PST denominatasi Comunità dei Socialisti Ticinesi (CST). Il 18 ottobre 1992, PST e PSU si sciolsero unitamente al Partito socialista dei lavoratori (PSL), già Lega marxista rivoluzionaria (LMR, *1969), piccola formazione di indirizzo trotzkista, per dar vita ad un partito unico, il nuovo Partito Socialista (PS), sezione ticinese del PSS, oggi PS.

Partito svizzero per la democrazia diretta - Formazione fondata il 28 luglio 2012, promossa dal 27enne Ignaz Bearth di Uzwil (SG), subito eletto presidente, che ha detto di volere un partito "a destra dell'UDC ma aperto anche ai migranti". Tedesco:  Direktdemokratische Partei Schweiz (DPS). Programma: no all'adesione all'Unione europea, stop all'islamizzazione, sì alla libertà d'opinione, imposte basse, politica di asilo ottimizzata e cooperazione con i partiti patriotici europei. Bearth (*14.10.1984 -> Facebook) è stato a lungo membro del PNOS (v.) di estrema destra. Nel 2010 è entrato nell'UDC sangallese, che se ne è però distanziata pubblicamente, inducendolo a lasciare il partito. Secondo il settimanale WOZ e il gruppo Antifa Berna (-> articolo1; articolo2) sarebbe stato attivo su diversi forum internet di estrema destra e avrebbe partecipato a incontri neonazisti in Svizzera e all'estero. Nel gennaio 2015 si rifa vivo come "portavoce" del movimento antislamico Pegida Svizzera (-> Facebook). Info: Sonntagonline.ch, 21.7.2012; Tagesanzeiger online, 25.7.2012; St.Galler-Tagblatt 24.7.2012; ats 25.7.2012. Bearth è il titolare del sito TheSVPpromo.ch, in cui promuove il nuovo partito (e non più l'UDC come la sigla SVP farebbe pensare) -> whois.domaintools.com. Sito web del DPS: Dps-partei.ch.

Partitone - Il Partito liberale radicale ticinese (PLRT), partito di maggioranza relativa (sempre più erosa).

Patriziato  - Collettività di diritto pubblico, sconosciuta in Italia, comprendente le persone originarie - i patrizi - di una data località. Fuori dal Ticino si parla di Comune patriziale: tedesco Bürgergemeinde, Burgergemeinde e altre denominazioni, francese Commune bourgeoise o Bourgeoisie, ma questi termini non corrispondono esattamente al Patriziato ticinese. Maggiori informazioni al riguardo nel dizionario alfabetico -> P. V. anche Dizionario storico della Svizzera.

PBD - Partito borghese democratico (v.).

PDC - Sigla francese del Partito popolare democratico (PPD), a volte usata anche sulla stampa italofona, sebbene il partito nazionale abbia adottato formalmente la denominazione della sezione ticinese. La sigla PDC è usata ufficialmente in italiano nel canton Grigioni, dove il PPD è chiamato Partito democratico cristiano, sul calco del tedesco Christlichdemokratische Volkspartei (CVP). Sito web: Cvp-gr.ch. Fino a qualche anno fa (2008?) la denominazione del PPD grigionese era Partito popolare democratico-cristiano (PPDC). Ho però trovato ancora questa sigla fra i risultati delle elezioni del 13 giugno 2010 sul sito del Cantone, mentre la RSI dalla Mesolcina parlava di candidati PPD, e ancora nel 2012, sullo stesso sito, Elita Florin-Caluori, presidente del Gran Consiglio grigionese, è definita "presidente del PPDC dei Grigioni" dal 2008 al 2012. La sigla PDC sembra essere oggi comunemente usata nel Grigioni italofono: c'è per esempio il "PDC Valposchiavo" e anche il "Partito Democratico Cristiano del Moesano". Sul sito web di Mesocco scopro però che il 27 novembre 2011 sono stati eletti in Consiglio comunale 9 esponenti del PPD. D'altro canto a Roveredo trovo ancora (2013) un Gruppo PPDC (v. Ilmoesano.ch). Va a capire!

Perequazione finanziaria -  Equa ridistribuzione finanziaria tra enti statali.  "La perequazione finanziaria comprende tutti i trasferimenti finanziari tra gli enti statali che servono da incentivo per l'adempimento di compiti statali o da compensazione di differenze in fatto di capacità finanziaria", si legge nel  Glossario NPC dell'Amministrazione federale delle finanze. In Svizzera la perequazione finanziaria avviene a livello federale (perequazione intercantonale) e cantonale (perequazione intercomunale), per garantire una certa equità fra cantoni e comuni "poveri" e ricchi. La "Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e cantoni (NPC), entrata in vigore il 1.1.2008 (il popolo ne aveva approvato il principio il 28.11.2004) è stata definita dal ministro delle finanze Hans-Rudolf Merz "la più grande riforma del federalismo dal 1848". Ted. Finanzausgleich, fr. péréquation financière.

Pipidino - Membro o elettore del PPD, Partito popolare democratico, già Partito conservatore, oggi d'ispirazione democristiana. Alcuni trovano il termine neutro, altri canzonatorio come Oregiatt (v.), che lo è effettivamente. Pipidini è effettivamente usato in genere dai politici di altri partiti; si trova però anche su articoli di stampa neutrali.

PLD - Partito liberale-democratico. Denominazione del Partito liberale radicale PLR (v.) nel canton Grigioni. Sito web: Fdp-gr.ch .

Plenum  -> Riunione plenaria. Nel linguaggio politico svizzero si parla di plenum per indicare la riunione di una camera del parlamento, in riferimento a quella di una commissione: "le proposte della commissione sono discusse dal plenum".

PLR - Partito liberale radicale (v.).

PLR - I liberali - Nome ufficiale del nuovo partito nato dalla fusione tra Partito liberale radicale svizzero PLR (v.) e Partito liberale svizzero PLS (v.). I delegati dei due partiti hanno approvato il 25.10.2008 la fusione, effettiva dal 1.1.2009 con effetto retroattivo dopo l'approvazione del "contratto di fusione" vero e proprio il 28.2.2009. Nella Svizzera tedesca il nome è FDP- die Liberalen, nella Svizzera romanda PLR - Les Libéraux-Radicaux, in retoromancio PLD - Ils Liberals. A livello cantonale radicali (o Freisinnige) e liberali continuano a sussistere come formazioni politiche distinte a Vaud e Basilea Città.  A Ginevra la fusione è stata decisa il 24.5.2011.

PLS - Partito liberale svizzero (v.) 

PNOS - Acronimo di Partei National Orientierter Schweizer ("Partito degli Svizzeri di orientamento nazionale"), formazione politica di estrema destra nata nel 2000 a Liestal (BL). Attivo in alcuni cantoni della Svizzera tedesca, si autodefinisce "partito del nazionalismo moderno". Si è dato pure una sigla e un nome francese, avendo una sezione anche nel canton Friburgo e una denominazione in francese: PSN, Parti des Suisses Nationalistes, Partito degli svizzeri nazionalisti, nome adottato da Wikipedia in italiano, mentre Wikipedia in francese ha optato per Parti nationaliste suisse. Sito internet: Pnos.ch, fr, -> Sezioni).

POCH, Poch - Sigla tedesca delle Organizzazioni progressiste svizzere (Progressive Organisationen der Schweiz). Formazione a sinistra del Partito socialista nata nel 1969 a Basilea sull'onda sessantottina e costituitasi a livello svizzero (Svizzera tedesca) nel 1971 -> scheda SozialarchivI suoi esponenti eletti nel Consiglio nazionale (al massimo tre, fra il 1983 e il 1991) facevano gruppo con il rappresentante del PSA (v.) ticinese Werner Carobbio. Le Poch - correntemente si diceva tuttavia "il Poch" - si sono sciolte, sezione dopo sezione, tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta. Membri e simpatizzanti sono confluiti perlopiù nelle file dei Verdi (de.wikipedia.orgDizionario storico della Svizzera).

Podestà - Così è ancora chiamato il sindaco a Poschiavo, nel canton Grigioni! E il vicesindaco è detto luogotenente. ->
v. in part. art. 5 e 8  della Costituzione comunale).

Politica agricola 2011 (PA2011) - Riforma della politica agricola da attuare negli anni 2008-2011, approvata dal parlamento svizzero. L'elemento centrale è la massiccia riduzione degli aiuti federali a sostegno dei prezzi e la loro trasformazione in pagamenti diretti. Le sovvenzioni all'esportazione sono completamente eliminate. Inoltre sono ridotti i dazi doganali per i cereali e gli alimenti destinati agli animali. Il programma prevede l'impiego di complessivi 13'649 milioni di franchi per l'agricoltura svizzera negli anni 2008-2011. Ted. Agrarpolitik (AP) 2011, fr. Politique agricole 2011. -> PA 2011. 

Politica agricola 2014-2017 (PA 14-17) - Sviluppo della precedente Politica agricola 2011 (PA2011). Nel periodo indicato i contadini riceveranno 13,7 miliardi di franchi. Elemento essenziale della riforma approvata dal parlamento: pagamenti diretti più mirati ai contadini , in funzione dei diversi obiettivi loro assegnati, e fine dei contributi per capo di bestiame, sistema che ha portato alla sovrapproduzione di latte e all'intensificazione dell'allevamento. La maggior parte dei pagamenti diretti è attribuita per la "sicurezza dell'approvvigionamento alimentare". Vi sono pure contributi per il paesaggio coltivato, la biodiversità, la qualità del paesaggio, per promuovere sistemi di produzione particolarmente favorevoli all'ambiente e agli animali, per l'efficacia nell'uso delle risorse, ecc. Fino alla riforma vi erano due tipi di sostegno: i pagamenti diretti legati alla superficie e agli animali e quelli ecologici. Più info: Consultazione, messaggio governativo ->  PA 2014 -2017. L'Associazione per la difesa dei piccoli e medi contadini  (VKMB) ha contestato la PA 14-17, sostenendo in particolare che le condizioni poste per il versamento dei contributi diretti minacciano l'esistenza di molte piccole aziende (notizia ats 30.7.2012).

Polizia federale - Fino al 2000 dipendente dal Ministero pubblico della Confederazione (v.), la Polizia federale (in tedesco Bundespolizei, Bupo) era l'FBI elvetica, con compiti di servizio segreto interno (polizia politica, controspionaggio, antiterrorismo). Messa a dura prova dallo "scandalo delle schedature" (v.) scoppiato nel novembre 1989 (scoperta di 900'000 schede di persone e organizzazioni, quasi esclusivamente di sinistra) è stata integrata il 1.1.2001 nel ristrutturato Ufficio federale di polizia, dopo essere stata scissa in due servizi: il Servizio di analisi e prevenzione (SAP, "intelligence" interna) la Polizia giudiziaria federale (PGF, inchieste a livello nazionale, coordinamento delle inchieste intercantonali e internazionali).

Popista - Membro del Parti ouvrier et populaire, nome del Partito del Lavoro (comunista) in alcuni cantoni della Svizzera francese.  Francese: popiste.

Popolo - 1) Insieme dei cittadini con diritto vi voto, elettorato: a livello nazionale 4'970'220 persone nel giugno 2008, ossia l'82,95% della popolazione svizzera e il 65,45% della popolazione totale elvetica (dati: fine 2007). In Svizzera si parla di popolo a ogni elezione o votazione, non solo federale ma anche cantonale e comunale. Come sinonimo un tempo era usato correntemente anche sovrano, sottintendendo "popolo sovrano". Le donne fanno parte del "popolo" svizzero solo dal 1971, quando hanno infine  ottenuto il diritto di voto a livello federale. L'espressione "popolo svizzero" rimane tuttavia una evidente sineddoche: il tutto per la parte, la quale negli ultimi decenni si è fatta sempre più esigua, risultando nelle elezioni federali di poco superiore al 40% e nelle votazioni persino inferiore a questa soglia. 2) Maggioranza dei votanti. "Il popolo svizzero ha deciso ..." può significare che ha deciso il 50% + 1  del 39% che si è recato a votare, ossia meno del 20% dell'elettorato, per non parlare della popolazione. Alle elezioni del 2007 l'UDC, ormai primo partito svizzero, che ama identificarsi con il "popolo svizzero", ha ottenuto il 28,9% dei voti, per una partecipazione del 48,3%, il che fa il 13,95% dell'elettorato totale. Cifre che relativizzano un po' certi discorsi politici. -> Statistiche politiche (Ufficio federale di statistica).

Postulato (parlamentare) - Richiesta al governo meno imperativa della mozione; in Italia non esiste. Il Glossario del Parlamento così lo definisce: intervento che incarica il Consiglio federale di esaminare l’opportunità di proporre un disegno di atto legislativo di prendere un provvedimento, nonché di presentare un rapporto in merito. Per trasmettere un postulato al Consiglio federale non è necessaria l’approvazione dell’altra Camera, come è invece per la mozione. Ted e fr.: Postulat.

PPD  - Partito popolare democratico (v.).

PRDParti radical-démocratique, vecchia sigla e vecchio nome in francese del PLR - I liberali. Da qualche giornale ticinese la sigla e la traduzione letterale Partito radicale demoratico sono ancora usati anche dopo la fusione con il Partito liberale, che ha indotto i romandi ad assumere a loro volta la sigla PLR.

Prefetto - Rappresentante del governo nei distretti, in alcuni cantoni svizzeri, ma non nel  Ticino (nell'Ottocento, non so fino a quando, c'era la funzione analoga di commissario di governo). In francese préfet, nei cantoni svizzerotedeschi Regierungsstatthalter, Statthalter (che in taluni cantoni è un'altra funzione ancora).

Presidente comunale -> Sindaco, in certi comuni del Grigioni italiano (p. es. Brusio in Val Poschiavo, Bregaglia). Sul calco di Gemeindepräsident, usato in buona parte dei comuni grigionesi di lingua tedesca.

Presidente della Confederazione - È eletto a turno per un anno dall'Assemblea federale (v.) fra i sette consiglieri federali (v.). Mantiene il suo dipartimento (ministero). Nel governo, che presiede nelle sedute settimanali, è solo un "primus inter pares" (v.). Non è dunque definito capo dello Stato e neppure capo del governo e ha funzioni più che altro rappresentative. Suo vice è il vicepresidente del Consiglio federale (non esiste, nella terminologia ufficiale, un vicepresidente della Confederazione). V. Art. 176 della Costituzione federale. Tedesco: Bundespräsident; fr.: président de la Confédération. Più info in Wikipedia. Lista dei Presidenti della Confederazione svizzera.

Presidente di Stato - Presidente del Gran Consiglio nel canton Grigioni. In tedesco Standespräsident, o anche Standespräsident Graubünden. Non so se la strana denominazione in italiano sia ufficiale: l'ho trovata su pagine web grigionesi, compresa quella del Cantone, sulla quale si trova però anche "presidente del Gran Consiglio" -> Ex presidenti del Gran Consiglio dal 1803. Sempre sul sito del Cantone ho trovato la locuzione anche nel senso di "presidente del governo cantonale" (Regierungspräsident): "Da parte del Cantone dei Grigioni parteciperanno all'incontro il Presidente di Stato Claudio Lardi, il Vicepresidente di Stato Stefan Engler come anche il direttore della Cancelleria di Stato Claudio Riesen" (-> comunicato 12.06.2002). Probabilmente una svista del traduttore.

Primo cittadino - Contrariamente all'uso italiano, non è il presidente della Repubblica (presidente della Confederazione) o il sindaco a livello locale ma - perlomeno formalmente - il presidente del parlamento, ai tre livelli: 1) federale, 2) cantonale e 3) comunale: 1) Presidente del Consiglio nazionale; 2) Presidente del Gran Consiglio; 3) Presidente del Consiglio comunale.

Primo subentrante - Primo candidato non eletto sulla lista di un partito. Subentra in parlamento (in Ticino il sistema vige anche per il governo cantonale) nel caso in cui un eletto dia le dimissioni nel corso della legislatura. Se questi rinuncia l'incarico passa al secondo subentrante e così via, fin che si trova un subentrante disposto ad accettarlo. V. anche Elezione suppletiva.

Primus inter pares - Così è definito in Svizzera il presidente della Confederazione, eletto a turno per un anno fra i sette consiglieri federali. L'espressione latina significa "primo fra pari" (Wikipedia ).

Procedura di consultazione - Fase pre-parlamentare del processo legislativo svizzero. Il dipartimento (ministero) competente, su incarico del governo, invia per alcuni mesi il suo "avamprogetto" (franc. avant-projet, ted. Vorentwurf =  disegno preliminare) di legge a partiti, Cantoni e organizzazioni interessate affinché si esprimano su di esso. Una volta in possesso dei risultati di questa consultazione, il dipartimento prepara il suo disegno di legge definitivo e lo sottopone al governo nel suo insieme, il quale lo "trasmette" al parlamento accompagnato da un rapporto esplicativo, chiamato messaggio. Per progetti di minore entità si parla di Indagine conoscitiva (v.). Ted. Vernehmlassungsverfahren, fr. Procédure de consultation.

Progetto popolare - Forma di referendum propositivo (v.) introdotto nella nuova costituzione del canton Berna in vigore dal 1995 (ted. Volksvorschlag, fr. projet populaire). Esso permette agli elettori di modificare parzialmente disegni di legge e decreti. A differenza del referendum che dà unicamente la possibilità di rifiutare in blocco i progetti parlamentari, questo strumento consente al popolo di intervenire nell'elaborazione di una legge opponendo al Gran Consiglio un controprogetto sotto forma di variante, che è poi sottoposta al voto popolare contemporanamente a quella votata dal parlamento. Il "progetto popolare" richiede la raccolta di 10 mila firme entro tre mesi dalla pubblicazione del testo legislativo. -> Verfassung des Kantons Bern – Art. 63 Absatz 3; Gesetz über die politischen Rechte – Art. 59a ff). Nel 2006 anche il canton Zurigo si è dotato di un istituto simile, chiamato semplicemente Referendum con controprogetto (Referendum mit Gegenvorschlag von Stimmberechtigten - Verfassung des Kantons Zürich – Art. 35) e richiedente 3000 firme entro 60 giorni dalla pubblicazione della decisione del Gran Consiglio. Il 23.4.2012 il parlamento cantonale ha però deciso di abolirlo e il popolo lo ha seguito il 23.9.2012. Il progetto popolare è stato introdotto anche a Nidvaldo dal 1999, dove occorrone 500 firme entro due mesi (-> Costituzione cantonale, art. 54a).

Radicale (agg. e sost.) - Membro o simpatizzante del Partito liberale radicale svizzero (PLR), uno dei due grandi partiti storici nati nell'Ottocento. Niente a che fare dunque con il libertarismo alla Marco Pannella. In Ticino c'è un Partito liberale radicale, l'aggettivo è "liberale-radicale" o, correntemente, "liberale", il sostantivo plurale "i liberali radicali" o "i liberali". La denominazione Partito radicale o "i radicali" quando si parla del PLR svizzero viene da una traduzione pari pari dal francese: nei cantoni romandi esiste infatti (a GE e VD anche dopo la fusione a livello nazionale) un Parti radical separato dal Parti libéral, in origine più "borghese" (v. a questa voce) e conservatore, e il partito nazionale era chiamato Parti radical-démocratique (PRD) prima della fusione di inizio 2009. In tedesco l'aggettivo è invece "freisinnig" e il sostantivo plurale "die Freisinnige", chiamandosi il partito Freisinnig-Demokratische Partei.

Referendum (popolare) - In Svizzera referendum ha un significato molto più specifico rispetto all'Italia. Esso permette al popolo di esprimersi sulle decisioni del Parlamento nel giro di pochi mesi. Faccio seguire quanto specifica il Glossario del Parlamento. "La legge distingue tra referendum facoltativo e referendum obbligatorio. Referendum facoltativo: Su domanda di 50’000 aventi diritto di voto o di 8 Cantoni sono sottoposti al voto del Popolo i seguenti atti legislativi: leggi federali; leggi federali dichiarate urgenti e con durata di validità superiore a un anno; decreti federali, per quanto previsto dalla Costituzione o dalla legge; trattati internazionali di durata indeterminata e indenunciabili, prevedenti l’adesione a un’organizzazione internazionale o implicanti un’unificazione multilaterale del diritto. La raccolta delle firme deve avvenire entro 100 giorni  a decorrere dalla pubblicazione nel Foglio federale. ( -> Art. 141 Referendum facoltativo. Ted. Fakultatives Referendum) . Referendum obbligatorio: Sottostanno obbligatoriamente al voto del Popolo e dei Cantoni: le modifiche della Costituzione federale; l’adesione a organizzazioni di sicurezza collettiva o a comunità sopranazionali; le leggi federali dichiarate urgenti, prive di base costituzionale e con una durata di validità superiore a un anno; tali leggi devono essere sottoposte a votazione popolare entro un anno dalla loro adozione da parte dell’Assemblea federale. Sottostanno obbligatoriamente al voto del Popolo (la maggioranza dei Cantoni non è necessaria): le iniziative popolari per la revisione totale della Costituzione federale; le iniziative popolari per la revisione parziale della Costituzione federale presentate in forma di proposta generica e respinte dall’Assemblea federale; il principio di una revisione totale della Costituzione federale in caso di disaccordo fra le due Camere." ( ->  Art. 140 Referendum obbligatorio. Ted. Obligatorisches Referendum). V. anche Referendum amministrativo e Referendum propositivo.

Referendum amministrativo - Traduzione poco riuscita del tedesco Behördenreferendum (anche in francese: réferendum administratif). Si tratta di una forma di referendum vigente in alcuni cantoni della Svizzera tedesca, per esempio Zurigo e Argovia: una minoranza qualificata del parlamento (per esempio un quarto o un terzo dei membri) può esigere che una decisione della maggioranza normalmente contestabile soltanto con un referendum popolare facoltativo sia invece sottoposta obbligatoriamente al popolo. Il 22.9.2004 il Consiglio nazionale ha respinto (voti: 122-44) una iniziativa parlamentare dell'UDC per l'introduzione del referendum amministrativo in materia finanziaria a livello federale (l'UDC prevedeva di fissare a un terzo dei membri delle camere la minoranza qualificata per lanciare il referendum). Durante i dibattimenti era stato proposto di tradurre "referendum parlamentare" invece di "amministrativo".

Referendum cantonale - Referendum (facoltativo) lanciato dai cantoni. Oltre al referendum popolare la Costituzione federale ( > Art. 141 Referendum facoltativo) prevede che un testo legislativo federale possa essere sottoposto al popolo se ne fanno richiesta almeno otto cantoni. Un referendum cantonale è stato lanciato, con successo, per la prima volta nella storia svizzera nel 2003, contro un pacchetto di sgravi fiscali votato dal Parlamento federale. Ted. Kantonsreferendum (-> de.wikipedia), fr. Référendum cantonal.

Referendum propositivo - Forma di referendum preconizzata a livello federale da una iniziativa popolare promossa dalla sinistra e respinta dal popolo svizzero il 24 settembre 2000 con il 65,8% dei voti e il no di tutti i cantoni. Il referendum propositivo, o referendum costruttivo (ted. konstruktives Referendum, franc. référendum constructif) avrebbe permesso ai cittadini di correggere con un controprogetto un elemento contestato di una legge approvata dal parlamento, invece di doverla accettare o respingere nella sua interezza, come avviene con il normale referendum. Il referendum propositivo è già stato introdotto in qualche cantone, come Berna (dal 1995), Nidvaldo (dal 1999) e Zurigo (dal 2006): v. alla voce Progetto popolare. In Italia con referendum propositivo si intende un istituto democratico simile all'iniziativa popolare in Svizzera e a istituti analoghi vigenti in Germania e negli USA. In questa forma è già stato introdotto in Valle d'aosta e nella provincia autonoma di Bolzano.

Referendum straordinario dell'autorità (o referendum obbligatorio straordinario) (canton GR) - Peculiarità grigionese in vigore dal 2004 al 2013, introdotta nella riveduta  Costituzione cantonale accolta dal Popolo nel 2003: il Gran Consiglio può di sua iniziativa sottoporre a votazione popolare oggetti che sono soggetti solo a referendum facoltativo o che rientrano nella sua competenza esclusiva (Art. 16 Referendum obbligatorio, cp 6). Il parlamento cantonale non ha mai fatto uso di questo strumento e a fine 2009 ne ha auspicato la soppressione, seguito dal popolo grigionese il 3 marzo 2013. Tedesco: ausserordentliches Behördenreferendum, ausserordentliches obligatorisches Referendum (> Link documentazione relativa alla consultazione, 2.9.2011).

Revolutionärer Aufbau Schweiz, RAS  (Ricostruzione rivoluzionaria Svizzera) - Gruppo "autonomo" di estrema sinistra, fondato agli inizi degli anni '90 e presente soprattutto a Zurigo con la sigla RAZ (Revolutionärer Aufbau Zürich; nota: un gruppuscolo con questo nome esisteva già nei primi anni '70). Sembra costituire il nucleo duro degli autonomi autodefinitisi "Antifa" ("Azione antifascista"), adepti della tattica di manifestazione "black bloc", spesso coinvolti in atti di violenza e guerriglia urbana in occasione di dimostrazioni anticapitaliste. Sul suo sito internet il RAS afferma di battersi "per un cambiamento rivoluzionario dell'attuale sistema politico ed economico" capitalistico. Sua esponente di punta è la zurighese Andrea Stauffacher (*1950), più volte citata anni fa dagli inquirenti italiani fra i collegamenti delle Nuove Brigate  Rosse. Sito web: Aufbau.org. Info: de.wikipedia.

Rosa dei venti -> V. IdeaLiberale.

Sala dei passi perduti - Sala di Palazzo federale (v.) a Berna, lunga e stretta (43 x 6,60 m), a forma d'arco o sezione di corona circolare, attigua all'aula del Consiglio nazionale. "Qui avvengono gli incontri dei politici con con la stampa e con i lobbisti. Un luogo di trattative e macchinazioni", si legge sul sito Swissworld.ch. Pendant elvetico al Transatlantico di Montecitorio. Francese: Salle des pas perdus. Tedesco: Wandelhalle. Una curiosità: in italiano "Sala dei passi perduti" è termine del vocabolario massonico e indica l'"anticamera del Tempio"! (Loggianigraivrea.org).

  Wandelhalle, mit Blick in die Berner Alpen Panorama della Sala dei passi perduti, da Panoramajournal.ch.

 

Scheda secca - Scheda elettorale senza cancellature né aggiunte di nomi, né dello stesso partito né di altre formazioni (v. Panachage). I partiti invitano di solito a votare scheda secca, a "non sporcare" la scheda con l'intestazione del partito includendo candidati di altre formazioni (il panachage comporta la cancellatura di candidati propri e quindi un minor valore della scheda stessa per l'attribuzione dei seggi).

SEE - Spazio economico europeo, nato il 1.1.1994 da un accordo tra Unione europea e Associazione europea di libero scambio (Efta/Aels) -> Wikipedia. Il 6 dicembre 1992 il popolo svizzero ha rifiutato l'adesione, con una risicata maggioranza del 50,3% e di 16 cantoni contro 7. Berna ha in seguito avviato negoziati con L'UE da cui sono scaturiti gli accordi bilaterali: v. Bilaterali. La sigla pone un problema di articolo: qualcuno, come l'ATS, ha scelto "il SEE", secondo la pronuncia, altri, come il "Corriere del Ticino", "lo SEE", accordando l'articolo con "Spazio". Una terza opzione, pure basata sulla pronuncia, è "l'SEE". -> Wikipedia. Sito web: Efta.int.

Semicantone - Il termine è scomparso nella nuova Costituzione svizzera approvata dal popolo il 18 aprile 1999 ed entrata in vigore il 1. gennaio 2000: gli ex semicantoni di Nidvaldo, Obvaldo, Appenzello interno, Appenzello esterno, Basilea Città e Basilea Campagna sono anch'essi definiti cantoni (Art. 1). Essi continuano tuttavia a disporre di mezzo voto ciascuno nelle votazioni in cui è richiesta la maggioranza dei cantoni (art. 142,4) e di un solo rappresentante ciascuno al Consiglio degli Stati (v.), contro i due degli altri cantoni (art. 150,2). Tedesco: Halbkanton (de.wikipedia), fr. Demi-canton.

Sessione extra muros - V. Extra muros

Sindaco - Una volta tanto una carica istituzionale con lo stesso significato in Ticino e in Italia. Ma a Poschiavo, nel canton Grigioni, si usa ancora il termine podestà, mentre in altri comuni del Grigioni italiano il sindaco è chiamato presidente comunale. Il femminile sindaca è usato con una certa frequenza in Ticino ma si trova anche in Italia -> Google . Nei vari cantoni svizzeri il sindaco ha un sacco di nomi diversi: nella Svizzera tedesca Ammann, Bezirkshauptmann, Gemeindeammann, Gemeindepräsident, Stadtammann, Stadtpräsindent; nella Svizzera francese Maire (JU, GE), Président du conseil administratif (GE, in alternativa a Maire), Président de commune (NE, VS), Syndic (FR, VD).

SolidaritéS - Formazione di estrema sinistra nata a Ginevra il 20 ottobre 1992 e successivamente estesasi a Vaud, Neuchâtel e Basilea, dove si chiama Sozialistische Alternative (SoAL). Sito web: Solidarites.ch. Più info: Fr.wikipedia.org .

Sonderfall -> Caso particolare, caso speciale, eccezione. Parola utilizzata in tutte le lingue nazionali quale attributo della Svizzera - Sonderfall Schweiz, Sonderfall Suisse, Sonderfall Svizzera - per spiegarne o giustificarne la "via solitaria" (Alleingang, v.) nel contesto politico planetario: fuori dall'Onu (ma dal 10 settembre 2002 ne fa ormai parte), fuori dalla Nato (Deo gratias!), fuori dall'Unione europea (l'adesione è tuttora un "obiettivo strategico" del governo federale, ma decisamente congelato).

Sotto–congiunzione di liste - Raggruppamento di secondo grado con cui singoli gruppi all'interno di una congiunzione di liste si alleano per raccogliere voti e aumentare le probabilità di ottenere un seggio al momento della ripartizione. Ted.: Unterlistenverbindung; franc.: sous-apparentement de listes.

Sovrano  -> Usato in Svizzera (ma è ormai piutosto raro e antiquato) anche come sostantivo per "popolo", "elettorato" che si esprime in una votazione (v.). "Il sovrano ticinese", a chi non conosce le particolarità dell'italiano elvetico, potrebbe suonare un po' strano, visto che si parla di Repubblica del Cantone Ticino... "Popolo sovrano" è invece locuzione usata anche in Italia -> oltre 77'000 risultati (28.5.2008) nel test Google. Ted. Souverän, franc. souverain.

Sovrastanza - Così è o era chiamato il Municipio (v.) in alcuni comuni grigionesi. "II municipio (la sovrastanza) è l'autorità amministrativa e poliziana (sic!!) del comune", dice l'art. 14,1 della Legge sui comuni del Cantone dei Grigioni. La locuzione sovrastanza comunale è ancora usata come definizione generica sul sito ch.ch

SP - Sigla tedesca del Partito socialista svizzero (v.).

Sprengkandidat - Candidato di rottura, di battaglia, o perlomeno di disturbo. Può trattarsi di un candidato presentato(si) per "far saltare" (sprengen) un seggio in un esecutivo che normalmente spetterebbe a un altro partito in base alle regole della concordanza (v.), oppure di un candidato "selvaggio" presentato(si) in opposizione a un candidato ufficiale. V. in proposito anche alla voce Candidatura selvaggia. Sostantivo: Sprengkandidatur ( -> de.wikipedia). Il termine è a volte usato in un contesto italofono in occasione di una elezione in Consiglio federale.

Stati - "Gli Stati" è spesso usato per non ripetere "il Consiglio degli Stati" (v.). Analogamente "il Nazionale" per "il Consiglio nazionale" (v.). 

Stöckli - "Casetta dei vecchi". Denominazione scherzosa del Consiglio degli Stati (v.), a volte ripresa anche nella Svizzera francese e italiana.  Nel canton Berna lo  Stöckli è una casetta nei pressi delle fattorie che serve da domicilio dei genitori quando la fattoria stessa passa nelle mani di un figlio. Il Consiglio degli Stati lo ricorda un po', contando solo 46 membri contro i 200 del Consiglio nazionale ed essendo i "senatori" in genere più anziani dei deputati alla camera del popolo.

SVP - Sigla tedesca dell'Unione democratica di centro (v.). 

Termine di trattazione - Termine di esame di una iniziativa popolare, scadenza entro la quale il parlamento deve emettere la sua raccomandazione di voto. Ted. Behandlungsfrist, franc. Délai de traitement. "Entro trenta mesi dal deposito di un’iniziativa presentata in forma di progetto elaborato, l’Assemblea federale decide se raccomandarne al Popolo e ai Cantoni l’accettazione o il rifiuto" (Art. 100 Raccomandazione di voto). Il termine può essere prolungato di un anno, eventualmente due -> Art. 105 Proroga dei termini. Iniziative in sospeso: "termini ordinari di trattazione" (date su Admin.ch).

Ticket  -> Doppia candidatura. Il termine usato nelle elezioni presidenziali USA è entrato nel linguaggio politico elvetico in relazione, di solito, alla sostituzione di un consigliere federale dimissionario. Esso indica una doppia candidatura presentata da un singolo partito, in modo che il parlamento abbia una possibilità di scelta.

UDC - Unione democratica di centro (v.).

UDF - Unione democratica federale (v.). 

Unione democratica di centro (UDC) - Denominazione italiana dello Schweizerische Volkspartei, letteralmente Partito popolare svizzero. Partito decisamente di destra a dispetto del nome, spesso definito populista. Ha per leader carismatico (sebbene sia solo vicepresidente) Christoph Blocher, imprenditore miliardario zurighese e già consigliere federale non rieletto dal parlamento -> Wikipedia. In Ticino si chiamava un tempo, se ben ricordo, Partito agrario e ceto medio. -> Wikipedia, sito web nazionale Svp.ch, sito web cantonale Udc-ticino.ch

Unione democratica federale (UDF) - Piccolo partito ultraconservatore cristiano (per lo più protestante), basa il suo programma sulla Bibbia e si dice difensore dei valori cristiani. Fondato nel 1975, dal 1991 è rappresentato anche nel Consiglio nazionale (alle federali del 2007 ha ottenuto un solo seggio). Ha deputati nei parlamenti comunali e cantonali di diversi cantoni, soprattutto svizzerotedeschi. Tedesco: Eidgenössisch-Demokratische Union (EDU). Francese: Union Démocratique Fédérale (UDF). Siti web: Udf.ch (francese),  Edu-schweiz.ch (tedesco).  Info: it.wikipediafr.wikipedia, de.wikipedia.

Unità della forma -  Una iniziativa popolare (v.) finalizzata alla revisione parziale della Costituzione può rivestire soltanto la forma di una proposta concepita in termini generali o di un progetto elaborato. Non sono autorizzate forme ibride, dice la Costituzione federale all'art. 139. Ted. Einheit der Form, fr. unité de la forme.

Unità della materia - Nel linguaggio giuridico-politico elvetico, principio - deducibile dall'art. 34 cpv. 2 della Costituzione - che vieta l'integrazione di due o più proposte diverse nel medesimo "oggetto" in votazione, in modo tale da impedire alle persone chiamate a pronunciarsi sul medesimo di esprimere un'opinione che rispetti pienamente la loro volontà (essendo obbligate ad accettare l'intero oggetto pur non condividendone alcuni aspetti o a rifiutarlo pur approvandolo su altri punti). Tale principio non impedisce però la riunione di oggetti diversi in un'unico "pacchetto", purché perseguano un obiettivo comune e sussista tra loro una certa connessione materiale. L'unità della materia dev'essere rispettata in particolare nelle iniziative popolari (v.), precisa la Costituzione (art. 139). Inutile dire che il giudizio di chi deve decidere al riguardo è a volte più politico che giuridico, "à la tête du client". (Spiegazioni tratte dal sito Sentenze.ti.ch, salvo l'ultima frase, che è tutta mia!). Ted. Einheit der Materie, fr. unité de la matière.

Verdi (I) - Denominazione il più delle volte usata per indicare quello che ufficialmente si chiama "I Verdi - Partito ecologista svizzero"; ted.: Grüne - Grüne Partei der Schweiz; franc.: Les Verts - Parti écologiste suisse. Si tratta del maggiore fra i partiti non rappresentati nel governo federale. Info: it.wikipedia, fr.wikipedia, de.wikipedia. Sito web: Gruene.ch (in tedesco e francese), per il Ticino Verditicino.ch

Verdi liberali - Denominazione corrente del Partito dei Verdi Liberali (v.). Ted. Grüliberale, fr. Verts libéraux (ma sul loro sito web si chiamano Vert'libéraux).

Votazione -> Parola del tutto italiana ("il votare e il suo risultato; procedimento con cui i componenti di un corpo elettorale o di un organo collegiale manifestano la propria volontà", De Mauro online) ma molto più frequente in Svizzera per il particolare sistema di democrazia diretta. Si parla spesso di votazione popolare, ai tre livelli istituzionali: votazione federale, cantonale, comunale. In Italia si direbbe semplicemente referendum ("dir., istituto giuridico in base al quale il corpo elettorale viene chiamato a pronunciarsi direttamente, mediante votazione, su una determinata questione scegliendo fra due possibili soluzioni opposte", ibid.), termine che in Svizzera ha però un significato molto più specifico (v. a questa voce). Al plurale, votazioni è spesso usato colloquialmente anche per "elezioni": "tempo di votazioni". Ted. Abstimmung, fr. votation.

Votazione finale - Gergo parlamentare. L'ultimo giorno di sessione le Camere federali rivotano sull'insieme dei progetti (leggi ecc.) già approvati singolarmente. Di solito una formalità ma c'è già stata qualche sorpresa. "Nella votazione finale ambedue le Camere votano su una legge federale, un’ordinanza o un decreto federale, dopo aver deliberato e aver approvato il testo messo a punto dalla Commissione di redazione. Se una delle due Camere respinge il progetto, l’atto legislativo è considerato non adottato e tolto dal ruolo (stralciato, ndr). Le votazioni finali in ambedue le Camere si svolgono l’ultimo giorno della sessione. Contrariamente al Consiglio degli Stati, in Consiglio nazionale le votazioni avvengono per appello nominale. Il verbale della votazione è pubblicato nel Bollettino ufficiale." (Glossario del parlamento). Ted. Schlussabstimmung, fr. vote final.

Votazione per appello nominale - Gergo parlamentare. In alcune circostanze i parlamentari sono chiamati ad esprimere il loro voto singolarmente. Si può così sapere esattamente come ciascuno ha votato. "Il Consiglio nazionale vota per appello nominale nei seguenti casi: votazione sul complesso; votazione finale; votazioni sulla clausola d’urgenza; su domanda di almeno 30 parlamentari. L’esito della votazione è pubblicato sotto forma di elenco nominativo. Il Consiglio degli Stati procede a una votazione per appello nominale se richiesto da dieci suoi membri." (Glossario del Parlamento). Ted. Namentliche Abstimmung, fr. vote à l'appel nominal.

Voti emessi - Somma dei voti di base e dei voti preferenziali di tutti i candidati della medesima lista (nelle elezioni cantonali ticinesi).

Voti non emessi - Voti preferenziali che non sono attivati in favore del singolo candidato, ma che sono comunque attribuiti alla lista votata e che entrano quindi nel computo per l'attribuzione dei seggi (nelle elezioni cantonali ticinesi).

Vuotare i cassetti, svuotare i c. - Si dice del Consiglio federale (o di un governo cantonale) quando, nell'ultima seduta alla vigilia delle vacanze estive o natalizie, evade in massa una serie di dossier ancora pendenti (con relativa raffica di comunicati per i poveri giornalisti...). "Dopo aver vuotato i cassetti, il Consiglio federale, a conclusione di un anno di lavoro, ha partecipato mercoledì sera a una cena, su invito del presidente della Confederazione Adolf Ogi" (notizia Ats 22.12.1993).


Ċ
Pippo Tabasio,
04 set 2010, 14:12
Ċ
Pippo Tabasio,
04 set 2010, 14:22
Ċ
Pippo Tabasio,
04 set 2010, 14:22
Ċ
Pippo Tabasio,
04 set 2010, 14:17