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Dizionario dell'italiano ticinese, grigionese e federale. Lessico svizzero italiano. Glossario di termini utilizzati in Svizzera.

 

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Vago pascolo -> Libero pascolo, tollerato per brevi periodi di tempo in primavera e autunno -> Dizionario storico della Svizzera. V. anche Traso.

                                                                               Vago pascolo - foto Tabasio


Valangario -> Di, delle valanghe, attinente alle valanghe; antivalanghe. L'aggettivo non figura sui dizionari consultati. Sulle pagine web italiane trovo con Google un paio di "canaloni valangari" e un paio di "ripari valangari", locuzione, quest'ultima, usuale nel canton Ticino, come "zona valangaria" = zona esposta alle valanghe, soggetta a norme restrittive di costruzione. Per "riparo valangario", ossia riparo antivalanghe, alcuni dizionari danno paravalanghe s. m. [comp. di para-1 e valanga], invar. – Opera di difesa montana, costituita da gallerie artificiali, cioè eseguite a cielo aperto, o da robuste tettoie di legno e travi di ferro, posta lungo le falde soggette a cadute di valanghe o slavine, per proteggere le strade, le ferrovie e i comprensorî sciistici. (Treccani)

Valevole -> Valido, correggono Vitale e Savoia nel loro "Svizzionario", dicendolo "raro in italia", ma tuttavia "molto bello". Sarà, ma il De Mauro online lo dà come "comune". "Che vale; utile, efficace, valido: biglietto valevole per un mese; un incontro valevole per il titolo di campione del mondo", precisa il Garzanti online.

Valle del sole - La Valle di Blenio, nell'alto Ticino, particolarmente ben soleggiata.

Vallerano  -> Valligiano. Vallerano è sentito dai valligiani in Ticino come termine che esprime fierezza, valligiano come un po' spregiativo, forse perché richiama "valigia". Per una giustificazione storica del termine: v. Lurati pp. 151-152.

Vallese - Cantone bilingue (tedesco/francese) al confine con la Valle d'Aosta. L'aggettivo è vallesano. Ted. Wallis, franc. Valais.

Vaniglia -> Crema, traducono Vitale e Savoia nel loro "Svizzionario": "In Italia la crema per antonomasia è quella alla vaniglia, pertanto si presume che si stia parlando di questa, se non specificato altrimenti". E danno l'esempio "un gelato alla vaniglia" come fosse modo di dire svizzero. Non vado da un paio di decenni in Italia e ho voluto controllare sui dizionari: Vaniglia = 1 pianta rampicante con foglie oblunghe, fiori bianchi profumati e lunghi frutti a capsula (fam. Orchidacee) 2 il frutto stesso, molto aromatico, di tale pianta e l'essenza che se ne ricava, usati nell'industria dolciaria, in profumeria e nella fabbricazione dei liquori: gelato alla vaniglia" (Garzanti online). Anche il De Mauro online dà come esempi: "budino alla vaniglia, gelato alla vaniglia". Un test Google mi dà 30'100 risultati per "gelato alla vaniglia" (22.5.2008), di cui soltanto 419 su "pagine provenienti dalla Svizzera". È uno dei tanti esempi in cui mi pare che Vitale e Savoia esagerino un po' a cercare il pelo nell'uovo di noi poveri ticinesi.

Variegato -> Vario e variato sono stati completamente aboliti dal linguaggio giornalistico ticinese: ho appena sentito (9.6.2008) alla Tv parlare di "tennis variegato". A me dà fastidio ma non è un ticinesismo. Variegato: "1 variamente colorato, screziato: fiore v., penne, piume variegate, marmo v., tessuto v. 2 fig., che presenta vari aspetti, varie sfumature: una variegata realtà sociale, un problema complesso e v. 2.

VD - Sigla del canton Vaud,  capoluogo Losanna.  

Veicolo banalizzato -> V. Banalizzato.

Velux - Finestra posta direttamente sul tetto, senza abbaino. Marchio registrato, dal nome dell'impresa produttrice danese Velux, contrazione delle parole Ventilation e Lux = luce in latino (fr.wikipedia). Chiamata semplicemente "finestra per tetti" sul sito web svizzero Velux.ch, come pure sul sito italiano Velux.it. In Ticino si sente usare come termine generico, non so se lo stesso avvenga anche in Italia.

Verdi liberali - Denominazione corrente, usata anche ufficialmente sul sito web, del Partito dei Verdi Liberali (v.).

Verità dei costi - "Situazione in cui ogni utente del traffico copre la globalità dei costi (compresi i costi esterni)", dice il Glossario dell'Ufficio federale dei trasporti. La "verità dei costi" implica un calcolo che includa non soltanto i costi diretti ma anche quelli indiretti (costi esterni), ossia non pagati direttamente dagli utenti ma presi a carico dalla comunità. Per esempio, nel settore dei trasporti, i costi causati da incidenti, problemi di salute, rumore, clima, danni agli stabili e inquinamento ambientale in generale. Principio della verità dei costi: principio secondo cui chi inquina dovrebbe pagare per l'insieme di costi diretti e indiretti. Espressione spesso usata nell'ambito della politica ambientale svizzera. Ma  un test Google indica che si usa anche in Italia. Lo lascio qui, considerata la fatica che ho fatto a trovare una definizione.

Vernice -> Il termine mi sembra utilizzato nella Svizzera italiana solo per indicare la lacca trasparente usata come rivestimento protettivo per il legno o oggetti vari. Per indicare la vernice usata dagli imbianchini si usa praticamente solo pittura (v.).

Viabile -> Vitale, in grado di sopravvivere e svilupparsi. Sentito al radiogiornale della RSI, sul calco del francese viable. In italiano (anche in Ticino) viabile = percorribile con veicoli (di strada).

Via di servizio -> Via gerarchica. Espressione della vita militare, si è trasferita anche in ambito civile. "La via di servizio risulta dall’ordinamento del comando. Essa collega i singoli livelli di comando, senza ometterne alcuno." (-> Regolamento di servizio dell’esercito svizzero Art. 20 Via di servizio); "I quadri intermedi vigilano sull'operato dei loro subordinati, informando regolarmente i propri superiori per la via di servizio." (art. 20 del Regolamento organico dei dipendenti del comune di Mendrisio).

Via Monte Boglia - Via di Lugano, sede (al numero civico 3) della Lega dei Ticinesi, del "Mattino della Domenica" e delle imprese dei fratelli Giuliano e Attilio Bignasca (-> Local.ch). È il solo caso a me noto, non solo in Ticino ma in tutta la Svizzera, in cui viene correntemente utilizzato il nome di una via o piazza per indicare i vertici di un partito che vi ha sede. In Italia è invece uso frequente. Esempio: "Come si ricorderà, negli ultimi tempi erano sorti degli screzi fra il deputato di Biasca (Donatello Poggi, ndr) e Via Monte Boglia, in particolar modo con Attilio e Boris Bignasca (figlio di Giuliano, ndr)" (Ticinolibero.ch).

Vicina Penisola - L'Italia. Usato correntemente in Ticino. Scritto anche minuscolo: vicina penisola

Vicina Repubblica - L'Italia. Usato correntemente in Ticino, in alternativa a vicina penisola. Scritto anche minuscolo: vicina repubblica.

Vicinanza (storia locale) - Vicinia (-> Treccani); lo Zingarelli dà anche vicinanza come termine raro per vicinia. Si tratta di un istituto giuridico anteriore alla costituzione del Canton Ticino come entità sovrana nel 1803, dalla quale è poi nata l'attuale ripartizione di competenze tra comuni e patriziati (v.). Ignoro la situazione nei diversi baliaggi ticinesi. Per quanto riguarda la Valle Leventina rimando a quanto scrivono Mario Fransioli e Tiziano Locarnini sul Dizionario storico della Svizzera (voce "Leventina"): "La Leventina costituiva un unico comune di valle, suddiviso in otto vicinanze, ognuna delle quali comprendeva da tre a cinque Degagne (in totale una trentina), che a sua (sic) volta contavano due o più vicinati (ca. 70). Ogni ente aveva propri organi amministrativi, competenze, statuti, beni e il suo territorio giurisdizionale. Già attestata verso la metà del XII sec., questa struttura articolata su quattro livelli rimase sostanzialmente invariata fino alla caduta dell'ancien régime." V. anche Degagna e Vicinato.



                Vicinanza, degagna, vicinato - schema elaborato dallo storico Mario Fransioli, in "Dalpe", 2002, p.35.


Vicinato (storia locale) - L'ente viciniale più piccolo, corrispondente al singolo villaggio o "terra". V. Vicinanza. In alcuni luoghi è sopravvissuto come ente patriziale di villaggio, per esempio ad Ambrì Sopra e Ambrì sotto, nel comune leventinese di Quinto (-> Tiquinto.ch).

Vicino (storia locale) - Membro di una comunità viciniale. V. Vicinanza.

Vicinore (storia locale) - Territorio giurisdizionale di un vicinato (v.), sinonimo di Saltarescia 2 v.). 

Vignetta -> Contrassegno, bollo, in particolare quello autoadesivo che consente di viaggiare sulle autostrade, o quello per le biciclette. Vignetta è traduzione affrettata del francese vignette = bollo (m.) di circolazione automobilistica; talloncino (m.), bollino (m.); marca; contrassegno (m.) di Stato (Garzanti online). In italiano vignetta non ha questo senso, ma soprattutto quello di "piccola illustrazione; scenetta, per lo più di carattere satirico o umoristico, stampata in libri o giornali" (Garzanti online). Ci cascano però anche i giornalisti italiani che scrivono da Bruxelles o da Parigi ed è possibile che si imponga anche in Italia, come ha già fatto nei paesi tedescofoni: Vignette, Autobahnvignette = contrassegno autostradale, Velovignette = contrassegno per le biciclette. Anche in Italia si parla peraltro già di "eurovignetta" e di "direttiva Eurovignetta": questa introduce un sistema di pedaggio per i mezzi pesanti che percorrono tratti delle reti transeuropee di trasporto la cui realizzazione è stata cofinanziata dall'Ue. -> risultati Google.

                                                                              Vignetta


Vino aperto -> Vino sfuso, vino sciolto, vino in caraffa. Nel Ticino sul calco svizzerofrancese (vin ouvert) e tedesco (offener Wein).

Viper -> Tergicristallo. Segnalato sul web da utenti italiani come presunto ticinesismo (-> Maips21, lasceltadelleparole.splinder.com). Personalmente non l'ho mai sentito, e non sono il solo (-> Cdt.ch). Ammesso che qualcuno lo dica davvero dovrebbe derivare da "windscreen wiper", tergicristallo appunto.

Viscarda -> Cesena, Turdus pilaris (it.wikipedia - foto Google). Nome usato anche in Lombardia. "Una viscarda né grassa né magra, più grossa di un tordo, più piccola di una pernice" (Giorgio Orelli in AA. VV. "Pane e coltello", 2a ed, 1981, p.118. 

Vista imprendibile -> Vista (panoramica) assicurata, dice il mio dizionario francese-italiano a traduzione di "vue imprenable" = Vue qui ne peut être masquée par de nouvelles constructions (Trésor). Vista imprendibile sarà tuttavia brutto fin che si vuole ma non è un ticinesismo come pensano Savoia e Vitale, secondo i quali "si dice vista (panorama) non ostacolabile da eventuali future costruzioni" ("Svizzionario", p.34). Basta un piccolo test Google  per sincerarsene, anche se i dizionari non lo danno. Magnifica, ineguagliabile, impareggiabile, impagabile sono certamente aggettivi migliori, anche se non garantiscono l'eternità...

Vodese - Del cantone di Vaud, che ha per capoluogo Losanna. 

Volentieri!, volontieri! -> Sì, grazie!; sì, prego! Anche in Italia l'avverbio è usato come "cortese risposta affermativa" (Garzanti online, v. anche Treccani). In Svizzera si esagera un po', come fanno notare nel loro "Svizzionario" Vitale e Savoia, che citano l'esempio: "Paolo non c'è, ti faccio richiamare?" "Volontieri!". "Posso sedermi qui?", ho chiesto a una collega: "Volentieri", mi ha risposto.
L'uso ticinese ricalca quello della Svizzera tedesca, in cui si risponde "Ja, gern!" ("sì, volentieri!") molto più spesso rispetto a quanto avviene nel resto dell'area tedescofona (v. "Wie sagt man in der Schweiz?" ->
BIBLIOGRAFIA ).

Volere il panino e anche il soldino -> Volere la botte piena e la moglie ubriaca. È la traduzione letterale del tedesco regionale svizzero "Den Fünfer und das Weggli wollen" ed ha acquistato una certa popolarità a sud delle Alpi dopo essere stato ripetuto per mesi in uno spot pubblicitario televisivo. Devo dire che, contrariamente ad altri, non lo trovo tanto male. "Volere la botte piena e la moglie ubriaca" è un po' grossolano in certi contesti e mal si addice a bambini, mogli e preti cattolici...

Volontaria  -> Usato solo in Ticino per "ragazza alla pari", stando a Petralli (pp. 120-121). Non mi pare che si usi ancora.

Voltamarsina -> Voltagabbana = chi cambia disinvoltamente opinione secondo le convenienze. Marsina non è tuttavia un ticinesismo: è infatti un "abito maschile da cerimonia nero a falde strette", dal nome del condottiero belga J. de Marsin (1601-1673), che avrebbe fatto adottare come divisa ai suoi soldati un giubbone a falde (Garzanti online). "Il voltamarsina" è il più noto romanzo scritto da don Francesco Alberti, nato a Bedigliora nel 1882, morto nel 1939, redattore del quotidiano conservatore "Popolo e libertà" a Lugano e a Bellinzona dal 1916 fino alla morte -> Bibliomedia.

Vorort - Parola tedesca usata nel corso del XX secolo per indicare la confindustria elvetica, ossia l'Unione svizzera di commercio e industria, con sede a Zurigo. Nel settembre 2000, dalla fusione tra il Vorort e la Società per il promovimento dell'economia svizzera (Proec) è nata Economiesuisse, Federazione delle imprese svizzere -> Economiesuisse.ch. Nella vecchia Confederazione, Vorort indicava il "Cantone direttore" scelto a rotazione -> Dizionario storico della Svizzera. Nel tedesco corrente Vorort significa sobborgo.

Vorrei che sia -> Vorrei che fosse. Il condizionale presente seguito dal congiuntivo presente invece dell'imperfetto è frequentissimo sulla bocca di chi parla alla Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI o scrive sui giornali ticinesi. Una breve escursione sul web mostra però che non è un modo di dire solo ticinese. Nelle discussioni in forum ecc. c'è chi sostiene che il congiuntivo presente è ammissibile con una sfumatura rispetto all'imperfetto ->  http://www.achyra.org/cruscate. In ogni caso, di regola ci vuole l'imperfetto. Sulla questione il sito dell'Accademia della crusca ha pubblicato questa scheda.

Votazione -> Parola del tutto italiana ("L’atto, il fatto e il procedimento di votare, come formazione ed espressione della propria volontà o scelta da parte dei componenti un corpo elettorale o un organo collegiale" - Treccani) ma molto più frequente in Svizzera per il particolare sistema di democrazia diretta. Si parla spesso di votazione popolare, ai tre livelli istituzionali: votazione federale, cantonale, comunale. In Italia si dice piuttosto referendum ("dir., istituto giuridico in base al quale il corpo elettorale viene chiamato a pronunciarsi direttamente, mediante votazione, su una determinata questione scegliendo fra due possibili soluzioni opposte", ibid.), termine che in Svizzera ha però un significato molto più specifico (v. a questa voce). Soprattutto all plurale il termine è spesso usato colloquialmente anche per "elezione": "tempo di votazioni" = "tempo di elezioni"..

Votazione finale - Gergo parlamentare. L'ultimo giorno di sessione le Camere federali rivotano sull'insieme dei progetti (leggi ecc.) già approvati singolarmente. Di solito una formalità ma c'è già stata qualche sorpresa. "Nella votazione finale ambedue le Camere votano su una legge federale, un'ordinanza o un decreto federale, dopo aver deliberato e aver approvato il testo messo a punto dalla Commissione di redazione. Se una delle due Camere respinge il progetto, l’atto legislativo è considerato non adottato e tolto dal ruolo. Le votazioni finali in ambedue le Camere si svolgono l’ultimo giorno della sessione. Contrariamente al Consiglio degli Stati, in Consiglio nazionale le votazioni avvengono per appello nominale. Il verbale della votazione è pubblicato nel Bollettino ufficiale." (Glossario del parlamento).

Votazione per appello nominale - Gergo parlamentare. In alcune circostanze i parlamentari sono chiamati ad esprimere il loro voto singolarmente. Si può così sapere esattamente come ciascuno ha votato. "Il Consiglio nazionale vota per appello nominale nei seguenti casi:  votazione sul complesso; Votazione finale; votazioni sulla clausola d’urgenza; su domanda di almeno 30 parlamentari. L’esito della votazione è pubblicato sotto forma di elenco nominativo. Il Consiglio degli Stati procede a una votazione per appello nominale se richiesto da dieci suoi membri." (Glossario del Parlamento).

Voti emessi - Somma dei voti di base e dei voti preferenziali di tutti i candidati della medesima lista (nelle elezioni cantonali ticinesi).

Voti non emessi - "Voti preferenziali che non sono attivati in favore del singolo candidato, ma che sono comunque attribuiti alla lista votata e che entrano quindi nel computo per l'attribuzione dei seggi" (nelle elezioni cantonali ticinesi).

VPOD - Sigla tedesca del Sindacato dei servizi pubblici. Continua ad accompagnare la sigla italiana SSP, alla quale è tuttora preferita nel parlare corrente. VPOD sta per Verband des Personals Öffentlicher Dienste. Benché Verband sia maschile e si dica dunque "der VPOD" in tedesco, in italiano è usato l'articolo femminile - la VPOD - perché ci si riferisce ancora alla vecchia denominazione: Federazione del personale dei servizi pubblici. -> Siti web: VPOD-Ticino, VPOD-SSP svizzera.

Vreneli -> Moneta d'oro svizzera da 20 franchi, chiamata Marengo in italiano (v. a questa voce). Vreneli è diminutivo svizzerotedesco di Verena, nome classico di donna nella Svizzera tedescofona, di solito abbreviato in Vreni. La moneta è così chiamata per il volto di fanciulla, Vreneli appunto, che ha sostituito la Elvezia di una moneta d'oro precedente. -> Wikipediade.Wikipedia.

Vreneli, da Wikipedia. 

 

VS - Sigla del canton Vallese (francese Valais, ted. Wallis), capoluogo Sion.

Canton Vallese - BandieraStemma del Vallese, da Wikipedia.

 


Vuotare i cassetti, svuotare i c. - Si dice del Consiglio federale (o di un governo cantonale) quando, nell'ultima seduta alla vigilia delle vacanze estive o natalizie, evade in massa una serie di dossier ancora pendenti (con relativa raffica di comunicati per i poveri giornalisti...). "Dopo aver vuotato i cassetti, il Consiglio federale, a conclusione di un anno di lavoro, ha partecipato mercoledì sera a una cena, su invito del presidente della Confederazione Adolf Ogi" (notizia Ats 22.12.1993).

Vuotatura -> Prelievo, levata, ritiro della corrispondenza
dalle cassette postali. Il termine, usato dalla Posta svizzera (ted. Leerung, fr. Levée) e sbeffeggiato sul web da qualche italiano che lo ha visto scritto sulle buche delle lettere, è indicato come elvetismo anche da Petralli (p. 263-264), i cui corrispondenti italiani correggono con "levata" (termine indicato come burocratico dal De Mauro). Lo trovo però anche anche su pagine delle Poste italiane o relativi alle Poste italiane (-> Risultati Google): "vuotatura cassette d'impostazione (mailbox)". V. anche Postaesocieta.it. Vuotatura è riportato da tutti i dizionari: il vuotare, l'essere vuotato: la vuotatura di un recipiente (Garzanti online).