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Dizionario dell'italiano ticinese, grigionese e federale. Lessico svizzero italiano. Glossario di termini utilizzati in Svizzera.

 HOMEPAGE                                                                   BIBLIOGRAFIA

 

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Raclette - Formaggio fuso, raschiato (râclé) dalla forma e servito con patate bollite e sottaceti. Piatto d'origine vallesana. -> Wikipedia.

Bild:Raclette2.jpg Raclette, da Wikipedia.

 

Raccolta separata (dei rifiuti) -> Raccolta differenziata (-> Wikipedia) in Italia , dice lo "Svizzionario" III, p. 42, secondo cui raccolta separata è un calco dal tedesco svizzero Separatsammlung e dal francese svizzero Collecte séparée. 

Racola (pron. ràcola) - Termine dialettale a volte usato in lingua di cui il LSI dà innumerevoli significati: controversia, briga, impiccio, lite, contesa, lamentela, discorso tedioso, persona scontrosa seccante insistente, criticone, attaccabrighe, individuo mordace, offensivo sgarbato. C'è anche il verbo racolare da racolaa = litigare, discutere, lamentarsi, cavillare, trovare sempre da ridire, contraddire, criticare in malo modo, indisporre, irritare. I vari sensi figurati sopra indicati potrebbero venire da racola = raganella (strumento "musicale" con ruota dentata e parte girevole, molto rumoroso), che ho però trovato però solo in Veneto (v. link), non in Ticino (nel LSI trovo solo ragia/règia).

Radar -> Autovelox in Italia, per quelli stradali: ® s. m. invar. dispositivo in grado di rilevare la velocità di un'auto in corsa e di registrarne fotograficamente il passaggio (Garzanti online). Detto anche velocimetro, dice Wikipedia, da cui apprendo che ci sono vari tipi di autovelox, tra cui gli autovelox radar, meno diffusi ma più facili da camuffare. Una volta tanto è l'italiano d'Italia, e non quello ticinese, a ricorrere a un marchio registrato (dell'azienda fiorentina Sodi Scientifica)! Si chiama "tutor" anche in Svizzera, come in Italia (-> Autostrade.it), il nuovo tipo di radar che consente di calcolare la velocità media raggiunta dai singoli veicoli su un tratto di diversi chilometri. L'Ufficio federale delle strade (USTRA) ha avviato i primi test a metà settembre 2010 sull'autstrada A2 a Basilea Campagna e sulla A9 nel canton Vaud. Le prime multe fioccano sulla A2 dal 13 gennaio 2011 (-> comunicato USTRA).

Radicale (agg. e sost.) - Membro o simpatizzante del Partito liberale radicale svizzero (PLR), uno dei due grandi partiti storici nati nell'Ottocento. Niente a che fare dunque con il libertarismo alla Marco Pannella. In Ticino c'è un Partito liberale radicale, l'aggettivo è "liberale-radicale" o, correntemente, "liberale", il sostantivo plurale "i liberali radicali" o "i liberali". La denominazione Partito radicale o "i radicali" quando si parla del PLR svizzero viene da una traduzione pari pari dal francese: nei cantoni romandi esiste infatti (a Ginevra e Vaud anche dopo la fusione a livello nazionale di inizio 2009) un Parti radical separato dal Parti libéral, in origine più "borghese" (v. a questa voce) e conservatore, e il partito nazionale era chiamato Parti radical-démocratique (PRD) prima della fusione con il Partito liberale. In tedesco l'aggettivo è invece "freisinnig" e il sostantivo plurale "die Freisinnige", chiamandosi il partito Freisinnig-Demokratische Partei.

Raggio d'uscita (militare) -> Limite di presidio, in Italia (così perlomeno si chiamava un tempo). Perimetro, fissato dal comandante, attorno alla caserma o agli accantonamenti da cui il soldato non è autorizzato ad uscire. Tedesco: Ausgangsrayon, franc. rayon de sortie -> 43 Settore comunitario e raggio d’uscita del del Regolamento di servizio dell’esercito svizzero. Se non ricordo male ai miei tempi si chiamava raggio di accantonamento.

Ramina  -> Rete metallica di recinzione. Il termine dialettale indica in particolare quella al confine tra Svizzera e Italia, da cui lo spregiativo mangiaramina (in dialetto: maiaramina) un tempo usato per designare gli italiani, soprattutto quelli che abitano vicino al confine, qualche volta anche gli abitanti di Chiasso, oggi i clandestini che tentano di entrare in Svizzera illegalmente. Oltre ramina, oltreramina (-> risultati Google) = in Italia. Buco nella ramina = squarcio nella rete metallica di confine utilizzato per il passaggio clandestino o il contrabbando. I dizionari danno ramina ma con altri sensi -> Treccani, Garzanti. Nell'uso ticinese odierno ramina è qualsiasi rete metallica usata principalmente per la recinzione (pollai, orti, giardini, ecc.) -> immagini.

Rango  -> I dizionari non lo danno per "posto", "posizione" in classifica, salvo lo Zingarelli 2010, che lo indica come elvetismo: "(elvet.) Posto occupato in una graduatoria: il Lugano si è classificato al secondo rango."
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Ranzare -> Mancare, sbagliare, perdere. Dialettale (ranzà), colloquiale. Anche ratare (ratà). Ranzare il bus = perdere l'autobus.

Rascana ->  Essiccatoio all'aperto per la segale. La rascana è una struttura di legno su cui venivano posti un tempo i covoni di segale dopo la mietitura nelle valli alpine, affinché il sole ne completasse meglio la maturazione: una sorta di scala a pioli in formato gigante, costituita da due pertiche verticali infisse nel terreno con una serie di buchi in cui erano infilate stanghe trasversali. Numerose nell'Ottocento vicino ai villaggi. "Croci e rascane" è il titolo di un libro di Piero Bianconi pubblicato la prima volta nel 1943 e riedito nel 1980 (Ed. Dadò, Locarno). Il termine rascana è stato accostato etimologicamente al francese "raccard" (o rascard, o râcard), in uso in Vallese, che però indica un edificio di legno posto su supporti di pietra a forma di "funghi", tipico della popolazione walser, detto Stadel in tedesco (edificio chiamato Torba in Vallemaggia, v. a questa voce).

 

Rascana

  

Ratare -> Mancare, sbagliare, perdere. Dialettale (rantà), colloquiale. V. anche Ranzare. Ratare il bus = perdere l'autobus, ratare il bersaglio = mancarlo.

Recensire -> Spesso usato per "censire": è una errata traduzione dal francese recenser che si trova spesso sulla stampa ticinese e anche in testi di intellettuali che hanno studiato nella Svizzera francese.

Réchaud -> Scaldavivande. Francese.

Reclamazione -> Reclamo. Vitale e Savoia ("Svizzionario p. 50) la danno come "voce dotta in italiano", persino bella (faccino che ride!), il De Mauro come burocratica, lo Zingarelli come rara, mentre il Garzanti, il Treccani e il Sabatini-Coletti online non la danno affatto. In ogni caso non è un ticinesismo perché si trova in parecchie pagine web italiane: test Google.

Referendista - Promotore o sostenitore di un referendum popolare (v.). Il vocabolario Treccani dà referendarista. Non dà per contro come sostantivo in questo senso referendario, che ho invece sentito e letto in occasione dei 4 referendum su cui si è votato in Italia nel giugno 2011 -> Risultati Google. V. anche Iniziativista.

Referendum (popolare) - In Svizzera referendum ha un significato molto più specifico rispetto all'Italia. Esso permette al popolo di esprimersi sulle decisioni del Parlamento nel giro di pochi mesi. Faccio seguire quanto specifica il Glossario del Parlamento. "La legge distingue tra referendum facoltativo e referendum obbligatorio. Referendum facoltativo: Su domanda di 50’000 aventi diritto di voto o di 8 Cantoni sono sottoposti al voto del Popolo i seguenti atti legislativi: leggi federali; leggi federali dichiarate urgenti e con durata di validità superiore a un anno; decreti federali, per quanto previsto dalla Costituzione o dalla legge; trattati internazionali di durata indeterminata e indenunciabili, prevedenti l’adesione a un’organizzazione internazionale o implicanti un’unificazione multilaterale del diritto. La raccolta delle firme deve avvenire entro 100 giorni  a decorrere dalla pubblicazione nel Foglio federale. ( -> Art. 141 Referendum facoltativo. Ted. Fakultatives Referendum) . Referendum obbligatorio: Sottostanno obbligatoriamente al voto del Popolo e dei Cantoni: le modifiche della Costituzione federale; l’adesione a organizzazioni di sicurezza collettiva o a comunità sopranazionali; le leggi federali dichiarate urgenti, prive di base costituzionale e con una durata di validità superiore a un anno; tali leggi devono essere sottoposte a votazione popolare entro un anno dalla loro adozione da parte dell’Assemblea federale. Sottostanno obbligatoriamente al voto del Popolo (la maggioranza dei Cantoni non è necessaria): le iniziative popolari per la revisione totale della Costituzione federale; le iniziative popolari per la revisione parziale della Costituzione federale presentate in forma di proposta generica e respinte dall’Assemblea federale; il principio di una revisione totale della Costituzione federale in caso di disaccordo fra le due Camere." ( ->  Art. 140 Referendum obbligatorio. Ted. Obligatorisches Referendum). V. anche Referendum amministrativo e Referendum propositivo.

Referendum amministrativo - Traduzione poco riuscita del tedesco Behördenreferendum (anche in francese: réferendum administratif). Si tratta di una forma di referendum vigente in alcuni cantoni della Svizzera tedesca, per esempio Zurigo e Argovia: una minoranza qualificata del parlamento (per esempio un quarto o un terzo dei membri) può esigere che una decisione della maggioranza normalmente contestabile soltanto con un referendum popolare facoltativo sia invece sottoposta obbligatoriamente al popolo. Il 22.9.2004 il Consiglio nazionale ha respinto (voti: 122-44) una iniziativa parlamentare dell'UDC per l'introduzione del referendum amministrativo in materia finanziaria a livello federale (l'UDC prevedeva di fissare a un terzo dei membri delle camere la minoranza qualificata per lanciare il referendum). Durante i dibattimenti era stato proposto di tradurre "referendum parlamentare" invece di "amministrativo".

Referendum cantonale - Referendum (facoltativo) lanciato dai cantoni. Oltre al referendum popolare la Costituzione federale ( > Art. 141 Referendum facoltativo) prevede che un testo legislativo federale possa essere sottoposto al popolo se ne fanno richiesta almeno otto cantoni. Un referendum cantonale è stato lanciato, con successo, per la prima volta nella storia svizzera nel 2003, contro un pacchetto di sgravi fiscali votato dal Parlamento federale. Ted. Kantonsreferendum (-> de.wikipedia), fr. Référendum cantonal.

Referendum propositivo - Forma di referendum preconizzata a livello federale da una iniziativa popolare promossa dalla sinistra e respinta dal popolo svizzero il 24 settembre 2000 con il 65,8% dei voti e il no di tutti i cantoni. Il referendum propositivo, o referendum costruttivo (ted. konstruktives Referendum, franc. référendum constructif) avrebbe permesso ai cittadini di correggere con un controprogetto un elemento contestato di una legge approvata dal parlamento, invece di doverla accettare o respingere nella sua interezza, come avviene con il normale referendum. Il referendum propositivo è già stato introdotto in qualche cantone, come Berna (dove è chiamato progetto popolare: ted. Volksvorschlag, fr. projet populaire) e Nidvaldo. In Italia con referendum propositivo si intende un istituto democratico simile all'iniziativa popolare in Svizzera e a istituti analoghi vigenti in Germania e negli USA. In questa forma è già stato introdotto in Valle d'aosta e nella provincia autonoma di Bolzano.


Referendum straordinario dell'autorità (o referendum obbligatorio straordinario) (canton GR) - Peculiarità grigionese in vigore dal 2004 al 2013, introdotta nella riveduta  Costituzione cantonale accolta dal Popolo nel 2003: il Gran Consiglio può di sua iniziativa sottoporre a votazione popolare oggetti che sono soggetti solo a referendum facoltativo o che rientrano nella sua competenza esclusiva (Art. 16 Referendum obbligatorio, cp 6). Il parlamento cantonale non ha mai fatto uso di questo strumento e a fine 2009 ne ha auspicato la soppressione, seguito dal popolo il 3 marzo 2013. Tedesco: ausserordentliches Behördenreferendum, ausserordentliches obligatorisches Referendum (> Link documentazione relativa alla consultazione, 2.9.2011).

Referenza -> 1) Usato in italiano ticinese nel senso di "rimando" = "in uno scritto, parola o segno di richiamo che invita il lettore a consultare un'altra parte del testo, o anche un'altra opera; rinvio" (Garzanti online). Note e rimandi, dunque, non note e referenze, dal franc. références. In italiano referenze significa infatti: "informazione sulle capacità e sulla condotta di una persona; anche, la persona che fornisce tali informazioni: dare, presentare referenze; avere referenze altolocate" (Garzanti online). 2) Su un estratto conto bancario ho trovato anche referenza in luogo di riferimento.

Refrigerante -> Frigorifero (elettrodomestico da cucina). In disuso anche nell'italiano ticinese rispetto a frigorifero o frigo. I dizionari non lo danno in questo senso, ma il Garzanti online sembra ammetterlo:  "apparecchio, parte di apparecchio o fluido che serve per refrigerare; frigorifero."

Rega - Guardia aerea svizzera di soccorso. Nome in tedesco: Schweizerische Rettungsflugwacht; francese: Garde aerienne suisse de sauvetage, da cui la sigla. "Ogni persona privata può chiedere soccorso alla Rega. Di giorno, gli elicotteri di salvataggio decollano cinque minuti dopo l‘entrata dell’allarme per portare la medicina direttamente sul posto d’un incidente. Ogni minuto infatti conta e può fare la differenza fra la vita e la morte." "La Rega adopera 13 elicotteri e 3 aeroambulanze. La flotta è composta di 5 Eurocopter EC 145, stazionati alle quattro basi di pianura Basilea, Zurigo, Berna e Losanna e 8 Agusta A 109 K2 alle sei basi di montagna Erstfeld, Locarno, Samedan, San Gallo, Untervaz e Wilderswil. Tre elicotteri servono come macchine di riserva per quelle in fase di revisione oppure servono per la formazione di volo. La flotta dei jet comprende tre aerei del tipo Canadair CL 604 „Challenger“." (dal sito web: Rega.ch, stato 2008).

Regia federale - "Termine svizzero con cui si indicano le aziende pubbliche federali o le aziende a partecipazione statale", scrivono Vitale e Savoia nello "Svizzionario" (p. 14). Regia in questo senso non è tuttavia un elvetismo: "monopolio o privativa dello stato in ordine allo svolgimento di una determinata attività di natura finanziaria, come la riscossione dei tributi, o economica e imprenditoriale, come la produzione e il commercio di determinati beni | l’organismo o l’ente che svolge tale attività", dice il De Mauro, notando che si tratta di termine obsoleto;  Il Garzanti online lo dà come raro per "monopolio, privativa: la regia dei tabacchi". Oggi anche in Svizzera si parla generalmente di "ex regie federali" per indicare La Posta (-> Wikipedia), Swisscom (telecomunicazioni -> Wikipedia) e FFS (Ferrovie federali -> Wikipedia), divenute imprese autonome pur rimanendo del tutto o per la maggior parte (Swisscom) nelle mani della Confederazione. Swisscom e FFS sono diventate una società anonima (v.), la Posta una "società anonima di diritto speciale" (dal 26.6.2013), assumendo il nome di "Posta Svizzera SA" (-> comunicato; Legge sull'organizzazione della Posta, Art. 2 Ragione sociale, natura giuridica). Rimane ancora la Regia federale degli alcol (RFA), ted. Eidgenössische Alkoholverwaltung (EAV) -> sito web: Eav.admin.ch.

Reka - Cassa svizzera di viaggio. Questa cooperativa senza scopo di lucro, importante operatore e intermediario turistico, emette gli assegni Reka, o cheques Reka, vere e proprie banconote di piccolo formato, acquistabili con sconti fino al 20% presso il proprio datore di lavoro se è associato all'iniziativa. Con questi assegni, molto popolari (li usano 2 milioni di persone) si possono pagare i biglietti dei trasporti pubblici e i conti di un certo numero di alberghi e ristoranti, come pure i soggiorni in un gran numero di abitazioni di vacanza a prezzo di favore in Svizzera e all'estero,
gestite dalla stessa Reka. Agli assegni si è aggiunta la Reka-Card, una sorta di carta di credito secondo gli stessi principi. Sito web: Reka.ch.

                                                                     Assegni Reka

 

Relegare -> Far retrocedere (in ambito sportivo), imporre la retrocessione. Essere relegato = retrocedere, subire la retrocessione. Una squadra ormai relegata = ormai retrocessa. V. Retrocessione.

Relegazione -> Retrocessione, in ambito sportivo. Nei dizionari: Relegazione = allontanamento, esilio │ (est.) Isolamento, segregazione (Zingarelli 2010). In Ticino relegazione è usato come sinonimo di retrocessione: "relegazione in serie B", "lotta per la relegazione". Il termine è calcato sul francese relégation, che in ambito sportivo significa "descente d'une équipe dans une catégorie inférieure" (Dictionnaire.reverso.net), e sul tedesco Relegation, che nel significato di Abstieg = retrocessione sembra essere utilizzato solo o particolarmente in Svizzera ->  Wissen.de:"Sport; schweiz. Abstieg in eine niedrigere Spielklasse.

Rendere attenti -> Far notare, far presente, traducono Vitale e Savoia ("Svizzionario" p. 50). Ma non è solo ticinese, come mostra un test Google.

Reparto comune (di un ospedale) - Camera con più letti, cui dà diritto l'assicurazione malattia di base; non è prevista la libera scelta del medico.  Reparto semiprivato: con una assicurazione complementare il paziente ha diritto in caso di degenza ospedaliera al rimborso di una camera a due letti e alla libera scelta del medico. Reparto privato : con una assicurazione complementare il paziende ha diritto al rimborso di una camera singola e alla libera scelta del medico.

Repubblica dell'iperbole - Il canton Ticino, terra di esagerazioni, con particolare riferimento ai discorsi dei politici e agli articoli dei giornalisti (iperbole: figura retorica che consiste nell'esagerare, per eccesso o per difetto, un concetto oltre i limiti del verosimile). L'espressione fu coniata dallo scrittore Francesco Chiesa (Dizionario storico della Svizzera, Wikipedia) nelle sue lettere giovanili "dalla Repubblica dell'iperbole" (1899, ripubblicate nel 1976 (Ed. Dadò) con il titolo "Lettere iperboliche". L'iperbole non è nata però in Ticino con la repubblica, era già una caratteristica locale ai tempi dei baliaggi confederati, con lodi ditirambiche dei notabili indigeni ad ogni balivo che partiva e arrivava. Si veda in proposito le maliziose cronache dell'inglese Helen Maria Williams sui "bardi" luganesi e bellinzonesi in "A Tour of Switzerland, 1798 (tradotto in Viaggiatori del Settecento nella Svizzera italiana, 1989) -> testo originale inglese. In proposito v. anche alla voce Luganese. Esempi di uso recente di Repubblica dell'iperbole -> risultati Google.

Resciare - Vomitare. Giovanile, dialettale: rèsc = v. vomitare, sost. vomito, più regionale e colorito del più comune "trà sü" (sost. trassü). Far venire da resciare = far vomitare, disgustare. Inserito nel 1999 in Italysoft.com - Vocabolario della lingua dei giovani italiani; v. anche Resciare - L'espresso | Slangopedia.

Residenza governativa  -> Sede del governo.

Resiliazione -> Disdetta, risoluzione (di un contratto), rescissione. Calco, per fortuna non frequente, sul francese résiliation. I dizionari consultati non lo danno ma si trova anche su pagine web italiane (Risultati Google).

Rete di cure integrate - V. Managed care.

Reticente -> Quasi sempre usato per "riluttante" o "restio" sulla stampa ticinese. Lo trovo però in questo senso anche su pagine web italiane, compreso reticente a parlare! Reticente "si dice di persona che tace con intenzione qualcosa che sa e che dovrebbe dire; più genericamente, di chi non è esplicito e franco nelle sue dichiarazioni", indica il Garzanti online, che però lo ammette anche per "riluttante". Il De Mauro lo dà invece solo per "riluttante a parlare". Idem lo Zingarelli 2010. In francese, da cui deriva l'uso ticinese, réticent ha lo stesso significato ma può anche voler dire riluttante: "qui fait preuve de peu de zèle".

Reticenza -> Riluttanza, ritrosia. Spesso al plurale. Usato anche in Italia: "numerose reticenze". V. Reticente.

Riale -> Ruscello, rivo. Di solito ruscello che scende a valle lungo le pendici di una montagna; sui giornali l'ho però trovato anche per indicare ruscelli in pianura. Dialetto (anche lombardo e piemontese): riaa e simili. Nei toponomi dell'alto Ticino è mantenuto il dialettale Ri,  in quelli italiani della confinante Val Formazza ho trovato Rio. Lo Zingarelli dà riale come voce morta = rigagnolo, fossatello, il De Mauro come parola poco usata ("basso uso")  = "piccolo rivo, ruscelletto", il Garzanti lo ignora. Lo usa anche Montale: "Cola il pigro sereno nel riale/ che l'accidia sorrade (= sfiora, rasenta, ndr)" (Google libri).

Riattazione  -> Riattamento, ristrutturazione. In Ticino è termine quasi esclusivo rispetto ai due citati. Non è però, o non è più, un ticinesismo. In Italia è raro ma non assente, come mostra un test Google.

Ricezione  -> Reception: ufficio di un albergo in cui si ricevono i clienti all'arrivo. Il De Mauro online lo dà come "basso uso" per reception e "obsoleto" per accoglienza. Il Garzanti online dà solo reception o réception.

Ricezionista -> Receptionist, addetto ai servizi di una reception, chi riceve i clienti in arrivo in un albergo. I miei dizionari non danno ricezionista. Con Google lo trovo il più delle volte abbinato a centralinista, più raramente nel senso ticinese, ma persino in bocca a un toscano: "sono ricezionista, nell'ambito alberghiero, con esperienza pluriennale. Sono toscano, ma valuto offerte di lavoro anche da altre regioni. Se contattato, offro dettagliato curriculum." (da Cerco-lavoro.vivastreet.alice.it)

Richiamo -> Sollecito = "burocr., richiesta, fatta spec. per iscritto, per l’adempimento di un obbligo già scaduto, come il pagamento di un debito o la definizione di una pratica amministrativa: s. di pagamento, inviare, mandare un s." (De Mauro). In tedesco: Mahnung, tradotto nei testi legali elvetici anche con intimazione, diffida di pagamento (fr. rappel, sommation).

Ricusa -> Ricusazione = "(dir.) nel processo penale, l'atto con cui una parte richiede la sostituzione di un giudice, quando ritiene che sussistano una o più circostanze, previste dalla legge, per cui questi non può svolgere le sue funzioni", spiega il Garzanti, che alla voce ricusa dà soltanto "s. f. (lett.) rifiuto, ripulsa: un'ostinata ricusa". Il termine ricusazione si usa in Italia anche nel diritto civile, leggo in Wikipedia, e perlomeno in Svizzera può riguardare anche procuratori e periti giudiziari. L'uso ticinese di ricusa in ambito giudiziario (e anche extragiudiziario, dove mi pare che per analogia si dovrebbe pure usare ricusazione) è forse una forma di ipercorrettismo. Esempi: "Realini, istanza di ricusa bis per il pp Arturo Garzoni" (titolo su Ticinonline); "Accolta la ricusa di due periti giudiziari" (titolo del CdT, 28.1.2011, p. 14); "la Fondazione ... ha chiesto la ricusa del vicepresidente Edy Salmina" (Presserat.ch).

Ridotto nazionale (storico) - Denominazione della strategia militare elvetica adottata dal generale Henri Guisan durante la Seconda guerra mondiale. Consisteva nel ritirare le truppe nella regione alpina per organizzarvi la resistenza armata in caso di invasione tedesca, lasciando sguarnito l'Altipiano. Si usa ancora dire oggi mentalità da (o del) ridotto nazionale o anche "mentalità del riccio" (animale che si rinchiude a palla per proteggersi dal mondo esterno) per indicare persone o partiti ostili ad ogni apertura verso l'esterno. L'"anacronistico padiglione" dell'esercito all'esposizione nazionale di Losanna del 1964 "era dominato da un enorme riccio in cemento armato (...) residuato della mentalità del 'ridotto nazionale'", scrive Paul Hugger nel suo libro La Svizzera: vita e cultura popolare.  Più info in: Dizionario storico della Svizzera. Ted. Schweizer Reduit, franc. Réduit national.

Righettiano - Simpatizzante dell'ala radicale del PLR (v.) ticinese, che faceva capo un tempo ad Argante Righetti, consigliere di Stato (v.) tra il 1964 e il 1979. Negli scorsi decenni i parlava di ala righettiana e ala masoniana (v. masoniano) del PLR. "Non siamo diventati né socialisti, né righettiani né altro! Siamo sempre e ancora leghisti fino al midollo!"("Il Mattino della domenica", 10.2.2002).

Rigore -> V. Caso di rigore.

Rileva -> Cambio (della guardia), sostituzione, rimpiazzo, ricambio. Si impara in servizio militare e si ripete pensando che sia italiano. Dal francese relève, con i significati sopra indicati. 

Rimarcare -> Notare, rilevare, correggono Vitale e Savoia nello "Svizzionario" (p. 50). Ma non è certo voce ticinese: "fare delle osservazioni, degli appunti; notare, rilevare: non c'è nulla da rimarcare al riguardo; rimarcare un errore, una contraddizione" (Garzanti online); "1 rilevare, sottolineare, spec. con intento critico e polemico: r. un grave errore, non ho nulla da r. 2 mettere in evidenza: ha rimarcato in tutti i modi la sua indifferenza" (De Mauro online). Lo stesso vale per rimarchevole: "che è degno di essere notato, rimarcato; importante: un fatto rimarchevole  (Garzanti online).

Rimettere la chiesa in mezzo al villaggio -> Rimettere le cose al loro posto, come devono essere, nel loro giusto contesto, o anche puntualizzare, mettere i puntini sulle i ( = precisare, chiarire con estrema puntualità) . Traduzione pari pari del francese "remettre l'église au milieu du village".

Rinunciare a -> Rifiutare di, non volere. Una delle espressioni un po' politically correct un po' furbesche (con "separarsi da" = licenziare; collaboratori = dipendenti) in uso nell'economia e anche nell'amministrazione statale svizzere: "la ditta X ha rinunciato a concedere un aumento di salario ...". Tedesco: verzichten, francese: renoncer.

Rinvenire su una decisione -> Tornare su una decisione. "Se fossero effettivamente esistiti validi motivi per rinvenire sulla decisione presa, la revoca avrebbe d’altronde dovuto rimanere circoscritta al posteggio..." (Sentenze.ti.ch).

Ripercuotere -> Scaricare su, accollare a, quando è traduzione del francese répercuter nel senso di "trasferire un onere" (in tedesco "abwälzen"): "la Migros ripercuoterà sui clienti l'aumento del prezzo del latte pagato al produttore". I dizionari non lo danno in questo senso transitivo ma la traduzione impropria, frequente nell'italiano svizzero, si trova anche in testi italiani.

Ripetibili o spese ripetibili (diritto) -> Spese di patrocinio. "Le ripetibili consistono nelle spese di patrocinio. Nel caso di una difesa d’ufficio, esse consistono nella remunerazione del patrocinatore d’ufficio e sono fissate nel medesimo modo" (Regolamento Tribunale federale). "Le ripetibili consistono nella partecipazione all’onorario e alle spese sopportate nell’interesse del cliente." (Regolamento ticinese). In francese: indemnités alloués, dépens; in tedesco: Entschädigungen, Parteientschädigungen. "Spese ripetibili" e "non ripetibili" si dice anche in Italia (Altalex.com), l'aggettivo sostantivato sembra essere solo ticinese.

RIPOL - "Sistema di ricerca informatizzato di polizia" della Confederazione, comprendente le banche dati sulle inchieste riguardanti persone, veicoli e cose, come pure sui casi penali irrisolti. RIPOL è sigla francese di "Recherches informatisées de police". Di più alla pagina TERMINI GIUDIZIARI.

Riprendere -> Spesso usato in Ticino per: acquistare, rilevare (un negozio, un'impresa, un debito), subentrare (in un commercio, in una ditta), adottare, adeguarsi a, conformarsi a, uniformarsi a, fare proprio, applicare, adottare (il diritto europeo ecc.). Traduzione a orecchio del francese "reprendre". V. anche Ripresa.

Ripresa -> Atto di rilevare, rilevamento (di un'impresa, di una attività commerciale), adeguamento, applicazione, adozione (di norme legali ecc.). Traduzione  affrettata a orecchio del francese "reprise" (in tedesco: Uebernahme). "Ripresa dell'acquis comunitario" = adeguamento (del diritto svizzero) al diritto comunitario, applicazione, adozione del diritto dell'Unione europea; in Italia si parla di "recepimento" delle direttive europee (-> risultati Google), parola che però non si trova nei dizionari e nei forum è giudicata molto burocratica, euro-burocratese. In Ticino è anche chiamato ripresa "il bonificare la macchina usata all'acquisto di una nuova" (Lurati, pr. 175); lo "Svizzionario" traduce: permuta. Anche in questo senso sul calco del francese reprise (p. 51). Permuta = contratto che ha per oggetto il trasferimento da un contraente all’altro della proprietà di beni o di altri diritti sugli stessi: p. di appartamenti, fare una p., ottenere un’auto in p. (De Mauro).

Riservazione  -> Prenotazione. Riservazione è spesso indicato come ticinesismo. Si trova però in qualche dizionario: "Riservazióne s. f. [der. di riservare, sull’esempio dell’ingl. reservation e del fr. réservation], non com. – Prenotazione, spec. nel linguaggio turistico e alberghiero: chiedere la r. di una stanza d’albergo, di due posti in aereo", trovo sul Treccani. La parola è riportata anche dal De Mauro o dallo Zingarelli 2010, mentre è ancora ignorata dal Garzanti. Probabilmente sta arrivando anche in Italia sul calco dell'inglese, mentre in Ticino è in uso da tempo sul calco francese. Basta una piccola ricerca con Google per constatarlo: test Google. Riservare per prenotare si dice anche in Italia: "destinare esclusivamente a sé o ad altri: mi ha riservato il posto migliore | prenotare: r. una camera con vista, due posti a teatro" (De Mauro).

Risp. -> Abbreviazione di rispettivamente (v.), sul calco del ted. bzw o resp.

Rispettivamente   -> E, o, -. Avverbio frequentissimo e usato per lo più a sproposito nell'italiano ticinese (e anche nel francese romando: respectivement, ma con meno frequenza), sul calco del tedesco "beziehungsweise", o "respektive", che vuol dire sì "rispettivamente" ma più spesso semplicemente "o", "oppure", "cioè", "più precisamente", "o meglio". In buon italiano, rispettivamente =  "relativamente a ciascuno degli elementi nominati in precedenza: i biglietti per il primo e il secondo ordine di posti costano rispettivamente ventimila e quindicimila lire" (Garzanti online).  Alcuni esempi ticinesi tratti dai primi risultati di un test Google: "Art. 24 Inventario, conto patrimoniale, rispettivamente bilancio e conto economico" (articolo di ordinanza federale); "Gli alloggi sociali del Comune e, rispettivamente, della Fondazione" (regolamento del Comune di Mendrisio per gli alloggi sociali); "Sentito il farmacista cantonale e l'UICM, rispettivamente l'UFSP, si decide..." (dal sito web del Cantone Ticino). In molte frasi in cui è usato dai ticinesi (come la seconda qui sopra riportata), rispettivamente potrebbe essere benissimo omesso. L'avverbio è particolarmente caro a politici e funzionari pubblici, alcuni dei quali lo piazzano in una frase su due. Per quanto riguarda l'uso corretto, una collega italiana mi fa notare che "rispettivamente" in Italia non viene messo in fondo alla frase, come tendevo a fare io, ma in posizione intermedia, dopo il verbo, come nell'esempio sopra riportato dal Garzanti e nel seguente, indicato dal Treccani online: "il governo e la Chiesa erano rappresentati rispettivamente dal prefetto e dal vescovo" . Non dunque "... dal prefetto e dal vescovo rispettivamente" e neppure "... dal prefetto e rispettivamente dal vescovo". L'osservazione della collega trova conferma in un test Google.

Ritornare  -> Non è solo ticinese per "restituire": "(region.) restituire, ricambiare: ritornare il denaro prestato" (Garzanti). Francese: retourner.

Riva -> Prato o porzione di prato in forte pendenza, pendio in generale. Dialettale, non so se ristretto alla Leventina, al Sopraceneri o a tutto il Ticino. Come termine regionale per "terreno in forte pendenza" lo danno tuttavia anche i dizionari (si veda soprattutto il Battaglia) citando frasi di Cesare Pavese, piemontese della provincia di Cuneo. Ne è pieno il suo romanzo La luna e i falò. I due esempi che seguono sono dello scrittore bedrettese Giovanni Orelli: "Andavi anche tu a balletto? - Sì, su quella riva del diavolo. Con un gerlo sul gobbo. - " (in AA. VV. "Pane e coltello", Dadò, Locarno, 2a ed. 1981, p. 137); "...avevo una palla. Mi passò giù per i prati, per una riva lontano dalle case. E non andai a riprenderla perché avevo paura dell'aquila." (ibid., p. 142).

Rivella - Bibita molto popolare in Svizzera, a base di siero di latte. Prodotta dall'omonima impresa di Rothrist (canton Argovia), fondata nel 1952, che definisce la sua invenzione "as Swiss as the famous Matterhorn" ("altrettanto svizzera del famoso Cervino") -> Rivella.ch. Il nome Rivella è stato ispirato dal villaggio ticinese di Riva San Vitale. Più info: Wikipedia; Kulinarischeserbe.ch -> Rivella ®
Storia | Produzione | Consumo | Importanza economica | Fonti.

Rivisto -> Riveduto. Il participio passato "rivisto" mi pare nettamente prevalere nell'uso ticinese, anche nel senso di correggere, modificare: "la rivista legge" (-> risultati Google), ecc. Lo trovo tuttavia anche su pagine web italiane. Trascrivo al riguardo quando spiega il dizionario Treccani online: "rivisto" si usa soprattutto in senso proprio (vedere di nuovo): nessuno l’ha più rivisto; ci siamo rivisti dopo molto tempo. "Riveduto" è invece preferito nelle accezioni di controllare, esaminare con attenzione uno scritto per correggere, modificare, riscontrare: r. un discorso, una relazione, un contratto; r. i conti. La distinzione "non è però rigorosa, specie nell’uso letter., dove forse prevale, anche nel senso proprio, riveduto, in quanto rivisto suona come forma più pop.)".

Robidog
-> Contenitore di escrementi canini. Distributore e contenitore, di colore verde, di minisacchetti della spazzatura (anch'essi con la scritta Robidog) entro i quali raccogliere la cacca fatta per strada dal proprio cane -> Che cos'è il Robidog. Usato come nome comune, ma è un marchio registrato dell'impresa Robidog di Thun, nel canton Berna. La sua fama sembra aver superato i confini nazionali, lo trovo anche su pagine web italiane. Sito web: Robidog.ch.

Roggia -> Rigagnolo, ruscello nel suo corso naturale o incanalato artificialmente. Trovo spesso in testi ticinesi "roggia" come traduzione italiana dei dialettali róngia, róija, ruja (j francese) e simili. I dizionari danno tuttavia un significato meno esteso rispetto al senso dialettale: "in Lombardia, termine con cui si designano piccoli canali o fosse d'irrigazione" (Garzanti); "sett., canale di modesta portata derivato da un corso d’acqua, usato per l’irrigazione, l’alimentazione di mulini e di piccole centrali elettriche" (De Mauro). Per il significato dialettale, perlomeno nell'alto Ticino, v. Róija nel mio Dizionario dell'Alta Leventina. In quest'ultimo senso va inteso per esempio il passaggio di Plinio Martini nel romanzo  "Il fondo del sacco": "Ma intanto che venivo dalla roggia dove lui mi aveva mandato a lavare il paiolo...". Il Grande dizionario Battaglia dà una definizione simile a quelle sopra indicate dagli altri vocabolari ma alcuni esempi antichi (rozza per roggia) riportati mostrano un significato simile a quelli ticinesi: "una rozza, cioè un rivolo d'acqua corrente (...) entra nel Tesino (Guicciardini); "corre una rozza d'acqua o vuoi dire rio" (Filarete).

Rolladen  -> Persiana avvolgibile, serranda avvolgibile - o semplicemente avvolgibile (m.), tapparella. Il Garzanti riporta "persiana avvolgibile, fatta di stecche senza telaio, di legno o materiale plastico, che scorrono fra guide laterali e si avvolgono su un rullo; tapparella" e avvolgibile = s. m. tipo di serranda o persiana a stecche parallele articolate, che si alza avvolgendosi intorno a un rullo.
Il Treccani dà: "Persiana o serranda a. (anche s. m., l’avvolgibile), tipo di serranda che si usa, invece delle persiane, come schermo per la luce: è formata di liste parallele di legno o metalliche o di plastica, articolate tra loro, che possono avvolgersi intorno a un rullo, per lo più racchiuso in un vano sovrastante la finestra". Avvolgibili, al plurale, mi pare il termine più ricorrente su internet. Vitale e Savoia ("Lo svizzionario", p. 51) propongono "tapparella scorrevole". "Tapparelle avvolgibili", dice dal canto suo Edilcass.it. Su Wikipedia il tedesco Rollladen (nuova grafia) ha per corrispettivo italiano serranda: "La serranda è una chiusura avvolgibile utilizzata nei negozi, per la chiusura delle vetrine, nei garage e nelle abitazioni civili per la chiusura delle finestre, in quest'ultimo caso viene solitamente chiamata tapparella o avvolgibile".  Da notare che il Treccani dà tapparèlla s. f. [der. di tappare] come "sinonimo regionale (di irradiazione milanese) di persiana avvolgibile (v. avvolgibile)". Secondo me la tapparella è leggermente diversa dal rolladen: la prima ha lamelle più leggere e mobili, eventualmente regolabili per fare più o meno luce, mentre il secondo ha stecche più rigide e compatte, non regolabili. Ma forse è solo una distinzione mia. Rolladen, usato nell'italiano svizzero di solito al plurale maschile sul calco dialettale (i rolladen) ma a volte anche femminile (le rolladen), è termine generico in tedesco, scritto oggi Rollladen o Roll-Laden secondo le nuove regole ortografiche. Non so se originariamente fosse nome di marchio della ditta Rolladen AG di Basilea, fondata nel 1931 (-> Rolladenag.ch) e se sia arrivato a sud delle Alpi tramite i prodotti di quest'ultima. Nella Svizzera tedesca sono detti anche Storen, sul calco del francese store.

Roma per toma
-> Una cosa per l'altra, fischi per fiaschi, nell'espressione capire Roma per toma, che non è affatto un ticinesismo come qualche ipercorretto pensa, per via della parola "toma": la dà anche il Grande dizionario Battaglia (v. anche Risultati Google). Il Garzanti online dà prendere Roma per toma, fraintendere completamente, insieme a promettere Roma e toma, promettere mari e monti, grandi cose, espressioni mai usate in Ticino. L'etimo di questo "toma" rimane incerto secondo i dizionari (v. anche etimo.it), ma per il ticinese è chiaramente toma = capitombolo, il che dà alla frase un senso burlesco apparentemente ignoto in Italia, dove si scrive anche Roma per Toma (nome proprio). Toma è peraltro parola non solo ticinese ma anche milanese (-> "Tòmma" in Cherubini, 1843), anzi settentrionale (De Mauro). Anticamente era anche termine italiano (Garzanti), come il verbo tomare (= cadere rovinosamente, precipitare, discendere), usato dallo stesso Dante: "ma 'nfino al centro pria convien ch'i' tomi" (Inferno, 16,63).

Romandia
-> Svizzera francese, detta spesso anche Svizzera romanda (franc. Romandie, Suisse romande; Suisse française non è praticamente mai utilizzato dagli svizzeri francofoni).

Romando - Della Svizzera francese, chiamata Svizzera romanda nella Confederazione. V. Romandia.

Ronco -> Terrazzamento: terreno dissodato, reso pianeggiante, a terrazze, con il trasporto di terra contenuta da muriccioli di sostegno. Le definizioni possono tuttavia variare localmente. Per approfondire la questione leggi l'interessante lavoro inedito di Claudio Filipponi Toponimi e vigna.
Alcuni villaggi ticinesi hanno mantenuto questo nome (Ronco in Val Bedretto, Ronco di Quinto, Ronco sopra Ascona). È voce soprattutto lombarda (-> Monti, Cherubini, Gambini, in italiano Carlo Cattaneo), ma la trovo anche come toscana, con significato non molto diverso, sul De Mauro: "tosc., terreno in cui la vegetazione ad alto fusto è stata abbattuta e riarsa per prepararlo a una nuova coltivazione; tale sistema di coltivazione". Idem sul Grande dizionario Battaglia, che dà anche "terrazzamento" con un esempio di Cattaneo e lo fa derivare da roncare = tagliare i rami con la ronca; estirpare erbe infestanti; sarchiare (Garzanti online).

Ronco vignato -> Terrazzamento coltivato a vite: "Il Tribunale ha constatato che il mappale è costituito da un ronco vignato accessibile unicamente tramite una scalinata" (Sentenze.ti.ch). In un servizio della TSI sulla Valtellina (8.7.2008) ho sentito parlare di "terrazzamenti vitati", espressione confermata da un test Google.

Rosa dei venti - Corrente costituita dall'ala liberale (destra economica) del Partito liberale radicale ticinese (PLRT). Così chiamata inizialmente dai media per il numero di deputati e sindaci presenti (v. "La Regione" 28.3.2009); un nome forse poco apprezzato dai liberali con un minimo di memoria storica: Rosa dei venti era in Italia nei primi anni '70 del '900 una misteriosa organizzazione segreta neofascista e golpista ... (-> wikipedia). Da notare che in Ticino si pronuncia vénti sia 20 sia vènti. La corrente si è così data il nome IdeaLiberale (aprile 2009). Definita "'corrente' lib-lug" (= liberal-luganese, essendo forte soprattutto a Lugano) dal quotidiano "La Regione" (22.4.2009, p. 3). Sito web: Idealiberale.ch.

Rosta
-> Argine, diga, sbarramento. Si trova, con rostare (= costruire un argine, ecc.), in vecchi documenti a carattere locale. Parola dialettale in uso anche in alta Italia, dal longobardo *hrausta o *rosta = cancello in legno ("Dizionario etimologico dei dialetti italiani" di Manlio Cortellazzo). In it., voce arcaica, rosta = insieme di frasche disposte a ventaglio che fanno da riparo | (estens.) ammasso di frasche; ostacolo d'arbusti o sterpi (Garzanti online).

Rösti
- Tipico piatto della Svizzera tedesca, i rösti (pron "röshti") si preparano "con patate grattugiate e mescolate con burro o olio, o in alternativa grattugiate e poi fritte leggermente in olio. Con le patate grattugiate si formano dei tondi dal diametro di 5-20 cm e alti 1-2 cm; spesso la forma del rösti è data semplicemente dalla padella usata per friggere" (Wikipedia, che dà "il" rösti).


Rösti


Röstigraben (pron. röshtigràben) - "Fossato dei rösti". Locuzione scherzosa del tedesco elvetico spesso usata anche nella Svizzera italiana e francese per indicare la barriera di incomprensione - vera o presunta - tra svizzeri tedeschi e romandi, spesso dopo votazioni federali in cui la Svizzera tedesca vota in un modo e quella francese o latina in un altro (temi sociali, rapporti con l'Unione europea). L'espressione sembra risalire alla Prima Guerra mondiale, quando la Svizzera tedesca parteggiava per gli Imperi centrali (Germania, Austria, Impero ottomano) e la Svizzera latina per l'Intesa (Francia, Regno Unito, Russia). Essa prende lo spunto geografico dal Saanegraben nel canton Friburgo, il profondo solco creato dal fiume Saane o Sarine, che funge per un lungo tratto da confine linguistico. Usati in italiano anche barriera di rösti (v.), muro di rösti, cortina di rösti. Per maggiori informazioni v. la voce Röstigraben su fr.wikipedia e de.wikipedia. Qualcuno ha proposto ironicamente di recente Polentaberg (montagna di polenta), Polentagraben (fossato della polenta) o Spaghettigraben (fossato degli spaghetti) per indicare lo stessa incomprensione tra Svizzera tedesca e italiana. È stato pure evocato un Bratwurstgraben per indicare una presunta emarginazione della Svizzera orientale dal resto della Svizzeratedesca - il Bratwurst (v.) per eccellenza è quello sangallese - come pure un Läckerligraben per sottolineare una analoga emarginazione di Basilea (il Läckerli è un biscotto specialità di Basilea). Più recente addirittura Cenerigraben (v.) per sottolineare la contrapposizione inter-ticinese tra Sopraceneri e Sottoceneri.

Rotonda (tipo di strada) -> Rotatoria (-> Wikipedia che dà però anche rotonda come sinonimo, insieme a rondò). Pensavo che rotonda fosse un ticinesismo, ma se mai lo è stato non lo è più a quanto mi indica un breve test Google immagini. Lo trovo sul recente sito Dizionario-italiano.org, ma nel senso di "Piazzale, spiazzo di forma circolare". Il Garzanti online lo dà solo per "edificio o costruzione di forma più o meno circolare", il De Mauro come termine specialistico sinonimo di isola rotazionale. Questa tuttavia, dice il Garzanti, è la "zona rialzata che si trova al centro di un incrocio stradale multiplo e intorno alla quale i veicoli devono girare", non la carreggiata stessa. In Italia mi sembra correntemente usato rotatoria, confermato dal De Mauro anche in questo senso, mentre il Garzanti lo dà solo per "circolazione di un veicolo intorno a un'isola rotazionale"; il segnale stradale che prescrive tale circolazione". C'è infine il forse un po' antiquato rondò: piazzale con al centro un'aiuola o uno spartitraffico di forma circolare (Garzanti online). Nella Svizzera romanda è detta giratoire, termine più usato di rond-point (DSR), nella Svizzera tedesca si dice Kreisel (colloquiale in Germania -> Kreisverkehr).

RSI - Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (nel logo figura solo Radiotelevisione svizzera): società regionale per la Svizzera italiana dell'ente radiotelevisivo parastatale elvetico SRG SSR. Nuova sigla e denominazione valida dal 1° marzo 2009, in sostituzione di RTSI. Costo dell'operazione cambiamento del logo: 1-1,5 milioni di franchi, a quanto pare. In precedenza la sigla RSI indicava soltanto la Radio svizzera di lingua italiana, già Radio della Svizzera italiana -> Wikipedia. Sito web: Rsi.ch. La RSI raggruppa i seguenti canali radio e TV:


RTS
- Radio Télévision Suisse (= Radio Televisione Svizzera). Dal 1° gennaio 2010 nuovo nome della radiotelevisione della Svizzera romanda, appartenente al gruppo parastatale SSR SRG
. Sotto la sigla RTS sono confluite la Radio della Svizzera Romanda (RSR) e la Televisione della Svizzera Romanda (TSR). Sito web: Rts.ch.

RTSI - Radiotelevisione svizzera di lingua italiana. Dal 1.3.2009 ha cambiato sigla -> RSI (v.).

Rubik (modello, progetto, accordo, sistema) - Modello d'accordo fiscale basato su un'imposta liberatoria alla fonte, in modo da evitare lo scambio automatico di informazioni con altri paesi e garantire la salvaguardia del segreto bancario. Ideato da Alfredo Gysi (*Lugano, 1948), Ceo della Banca della Svizzera Italiana (BSI) dal 1994 a fine 2011, poi presidente del CdA, e presidente dell’Associazione banche estere in Svizzera (ABES) dal 1999 (-> comunicato BSI), il modello fa riferimento al noto cubo di Rubik, puzzle a incastro tridimensionale, ed è stato adottato dall'Associazione svizzera dei banchieri (ASB) , che lo ha presentato ufficialmente il 17 settembre 2009 a Zurigo in occasione dell'annuale Giornata dei banchieri. Esso è stato successivamente applicato agli accordi fiscali firmati dalla Svizzera con Germania, Regno Unito e Austria. Più info sul modello alla pagina FISCO. Rubik è molto usato dalla stampa ticinese e italiana, spesso anche senza apposizioni ("Il fronte anti Rubik si incrina", titolo del CdT, 2.5.2012), mentre si trova poco - mi pare - su quella svizzerotedesca. Qualcuno ha già inventato l'espressione "passare il Rubikone" (non saprei dire a chi spetti la battuta, v. per esempio Disappuntidigiovannilongu.blogspot.com!

Rùbrica -> Rubrìca. Ho trovato indicata la pronuncia rùbrica come fosse un ticinesismo su un articolo di giornale, come pure sullo "Svizzionario" cui probabilmente l'articolo si ispirava, ma certamente non lo è: è infatti riportata come forma da evitare su quasi tutti i dizionari (il Devoto Oli la definisce invece "meno corretta").

Rugare
-> Infastidire, seccare. Lo danno anche i dizionari, come settentrionale (Zingarelli), dial. volg. (Garzanti online), "basso uso" (De Mauro online). Spesso in Ticino nell'esortazione negativa: "non rugare!", "non rugare le balle!" (o "le palle").

RUN  - Sigla di Réseau Urbain Neuchâtelois. È chiamata RUN la strategia di sviluppo del cantone di Neuchâtel, mirante "a raggruppare le sue forze all'interno e a rafforzare la sua influenza all'esterno". Su iniziativa delle città "essa ispira dal 2002 l'azione del governo cantonale". Pagina web: Lerun.ch/.

Ruscare -> Togliere la corteccia. Si trova in vecchi testi e documenti a carattere locale. Dal dialettale rüsca (celtico * rusca) = corteccia -> Google Libri. Lo usa anche lo scrittore Mauro_Corona, nel suo romanzo "Il canto delle manére" (Mondadori 2009) dedicato alla vita dei boscaioli, ma solo nel senso figurato di "lavorare duro" (p. 215).

Rustico
- Costruzione agricola, spesso ristrutturata a scopo abitativo, secondo la definizione di Petralli (p.229). Il termine passa per un ticinesismo, ma non lo è, o non lo è più, come dimostra il sito Rusticitoscani.com, o anche Rustici.com. In Italia per rustico si intende tuttavia, secondo i dizionari, una "costruzione o locale annesso a una villa o a una fattoria, adibito a deposito per gli attrezzi agricoli o ad abitazione per la famiglia contadina | estens., casa colonica, fattoria" (De Mauro, v. anche Treccani). In Ticino rustico è piuttosto una vecchia casa, stalla o "cascina" (v.), per lo più in zone di montagna. Per le basi legali in Ticino si veda sul sito del Cantone la pagina Rustici.

Rüt -> Spazzatura. Termine dialettale che capita di leggere sul "Mattino della domenica" leghista, a volte 'tradotto' in "rutto". Da notare che anche nella Svizzera tedesca si trovano spesso sui giornali i termini dialettali
Güsel o Ghüder (Berna) al posto di Abfall, Müll o Kehricht.

Rutto
-> Spazzatura. Scherzoso, colloquiale, dialettale (rüt, rüs in Leventina). Tolla del rutto = secchio della spazzatura. V. anche Tolla.

Ruzzare
-> Trafficare, affaccendarsi (simile a strusare, v.); spingere, urtare, smuovere. Dialettale, colloquiale. In italiano ruzzare = v. intr. [aus. avere] correre e saltare per gioco (detto spec. di animali e di bambini) (Garzanti).